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Cioccolatilni B-52 per l'MTC di Giulia!

 
Cara Giulia,
che bella sfida hai proposto! Originale, innovativa, stimolante e perfettamente in linea con la rivoluzione che stiamo apportando all'Mtchallenge, quindi sei sempre sul pezzo, non c'è niente da far.e!
Mi hai dato l'assist per mettermi alla prova su un terreno, ti confesso, veramente sconosciuto.
Io non uso tanto l'alcool in cucina, a parte sfumare qualche arrosto con il vino. Io bevo e basta :)
Quando hai proposto di reinterpretare un cocktail, la prima idea è stata quella di metterlo dentro ad un cioccolatino, poi ho messo in pratica l'idea di Greta di usare il B-52. Apriti cielo! Il B-52 era uno dei miei cocktail preferiti di quando ero giovane e girovagavo con la mia combriccola per i bar della città. Questo cocktail lo associo a un sacco di bei ricordi nonchè alla spensieratezza di quegli anni, dove l'unico pensiero era limonare dietro ad una colonna col ragazzotto di turno. Anyway :))..
Per chi non lo sapesse, il B-52 è un "vecchio" cocktail moooolto anni '80 formato da tre liquori presenti in parti uguali: 1/3 di liquore al caffè, 1/3 di crema di whiskey e 1/3 di Grand Marnier che hanno densità diverse e pertanto rimangono distinti senza mischiarsi, formando tre strati ben distinti, visibili dal bicchiere. Il nome B-52 viene dal bombardiere della Boeing, usato nella guerra in Vietnam per sganciare le bombe al napalm, da qui forse la versione infiammabile.
in
immagine da qui
 Sicuramente ai tempi ero attratta dalla fiamma finale -che il barman accendeva con maestria e con quel mezzo sorrisetto di chi la sa lunga e si compiace di poter stupire con questi trucchetti una ragazzetta come me che lo guardava con lo stesso sguardo che poteva avere un bambino che guarda per la prima volta dei fuochi d'artificio- ma anche il suo sapore forte ma dolce mi ha subito conquistata.
Crescendo i gusti sono cambiati, ora prediligo i cocktail amari come il Negroni (toh!! :)) o molto "secchi" tipo Hemingway o Manhattan.
Comunque, tornando al B-52, l'idea era di mantenere i 3 strati anche all'interno del cioccolatino, creando tre creme distinte con almeno due dei tre liquori ed usare il peperoncino per ricreare "il fuoco" dato dalla fiamma che caratterizza questo cocktail. Per la forma non poteva che essere a sfera, come una bomba!
Quindi ho fatto così:

Per il guscio esterno:
doppio strato di cioccolato fondente al 90% con in mezzo  peperoncino frantumato al mortaio
Per il ripieno:
l'ho diviso in 3 strati per mantenere i tre strati del cocktail:
cremoso al caffè e vaniglia (al posto del liquore al caffè)
ganache di cicoolato bianco e crema di whiskey
cioccolato fondente chantilly al Grand Marnier (procedimento di Bressanini) con scorza d'arancia grattugiata per esaltare ancor di più questo aroma.
i miei appunti da bombarola :))

Ho seguito quindi la strada della destrutteurazione "eretica" , creando  tre creme dalle consistenze diverse, mantenendo le due parti alcoliche della crema di whiskey e del Grand Marnier e utilizzando il caffè per un cremoso al posto del liquore al caffè.
Spero di non aver fatto delle minch..ate! :)) A me sono piaciuti oltre ogni aspettativa, mi hanno ricordato molto il cocktail, e quella nota piccante è stata fantastica. Ma aspetto le tue considerazioni, sii spietata! :))

Per la tua vignetta ho "destrutturato" il Negroni, nel vero senso della parola :))) banale lo so, un gioco di parole che mi era venuto subito in mente e che ho visto poi non è venuto in mente solo a me :))) .. al posto del cocktail pre-dinner ti ho messo vicino due bei ragazzotti, con giusto nervoso del Colonnetta.. mentre Olivia se la ride sotto i baffi :))


Ed ecco qui le mie bombette di B-52!




attrezzatura occorrente:
un termometro per alimenti
uno stampo per cioccolatini sferici (io avevo quello con 18 cavità, quindi mi sarebbero venuti 9 cioccolatini senonchè Lorenzo me ne ha fatti cadere alcuni, quindi ne ho fatti solo 6, sigh)


Per i gusci temperate il cioccolato fondente (io ho usato il metodo per inseminazione, come spiegato da Annarita del Bosco di Alici per la sfida n. 45 dell'Mtchallenge dedicata ai baci) e fatelo colare sullo stampo, riempendo tutte le cavità. Capovolgetelo e fate colare l'eccesso che potete raccogliere mettendo un foglio di carta da forno sotto.
Cospargete con il peperoncino frantumato pestato un poco al mortaio.
Ripetete l'operazione colando nuovamente il ciocolato nelle cavità e togliendo l'eccesso.
Mettete in frigo.

Preparate il cremoso cuocendo a bagnomaria 1 tuorlo, 15 g di zucchero, una punta di vaniglia in polvere e 50 g di caffè ristretto. Mescolate fino a a che il composto si sarà addensato. Togliete dal bagnomaria, fate intiepidire un poco e aggiungete 1/2 foglio di colla di pesce precedentemente ammollato e ben strizzato. Mescolate per farlo sciogliere e aggiungete 40 g di panna montata.
Mettete in frigo.
Preparate la ganache sciogliendo a bagnomaria 50 g di cioccolato bianco, scaldate 50 g di crema di whiskey e aggiungetela al cioccolato unendo anche un cucchiaio di panna fresca. Riponete in frigo.
Preparate il cioccolato chantilly (metodo Bressanini): sciogliete a bagnomaria o a fuoco bassissimo in un pentolino di alluminio dal fondo spesso 100 g di cioccolato fondente. Aggiungete tanto Grand Marnier quanto ne risulta da questa operazione: grammi di grassi del cioccolato x 100/34.
Quanti grammi di grasso ha la vostra tavoletta di cioccolato lo potete leggere nell'etichetta sul retro e con questa operazione otterrete una percentuale di grassi del 34% rispetto all'acqua.
Io avevo del cioccolato fondente con 47 g di grassi, pertanto 47x100/34= 138,23 ed ho quindi aggiunto 138 g di liquore.
Aggiungete il liquore tutto in una volta e mescolate un paio di minuti per emulsionarlo bene, unite anche la scorza grattugiata di mezza arancia non trattata. 
Ponete la ciotola a raffredare dentro un'altra più grande con dei cubetti di ghiaccio e poca acqua. Frullate con un frullino elettrico per qualche minuto, fino a che non diventerà soffice e spumoso, come una mousse, tipo così:


 Mettete in frigo.
Preparate tre piccoli sac à poche dove mettere le tre creme.
Sformate i gusci ribaltando lo stampo sbattendolo sul piano di lavoro. Si staccheranno con facilità.
Riempite ciascun guscio iniziando col cremoso al caffè, poi mettendo la ganache alla crema di whiskey e completate con il cioccolato chantilly al Grand Marnier.
notare i gusci mancanti...




 Con un poco di cioccolato al 90% fuso sul perimetro delle semisfere potrete chiudere i cioccolatini sigillandoli.
Tenete in frigo fino al momento di servire.
Per fare l'effetto "bomba" ho fatto delle piccole miccie con il cioccolato bianco e le ho inserite prima di sigillare le due metà sfere.



 Con questa ricetta partecipo all'Mtchallenge #69 di Giulia Robert, dedicato alla cucina alcolica!






Baci croccanti al cioccolato bianco, riso soffiato home made e mirtilli rossi


Mtc n. 45 - La vincitrice, la bravissima Annarita del Bosco di Alici ci ha regalato non solo la ricetta dei cioccolatini più famosi, amati e golosi del mondo, ma ci ha svelato in un post magistrale, tutti i procedimenti per un temperaggio perfetto.
Finalmente... i Baci!!! Quelli veri, quelli golosi, con cioccolato dentro e fuori, quelli che tutti noi conosciamo e che ci hanno accompagnato in tanti momenti della nostra vita, quando avevamo bisogno di una coccola, di una piccola trasgressione a lunghi periodi di dieta, quando aspettavamo San Valentino per avere una buona scusa per scofanarcene alcuni tubi :-) In principio erano i Cazzotti, ma presto alla Perugina capirono che non era proprio il nome più adatto e così nacquero i Baci. Geni del marketing!
Annarita concorda:

Sfida stupenda, e più che mai appropriata in questo mese di Febbraio, il mese dedicato all'Amore, quello con la A maiuscola, quello che dovrebbe guidare ogni nostra azione e ogni pensiero, quello che si dà senza volerlo per forza ricevere.
Ed io ho subito pensato ai miei bambini, gli amori di mamma. "La cosa più bella di un cioccolatino è il sorriso che regala ai bambini". Questo il mio messaggio nel cartiglio, che dedico ai miei bimbi e a tutti i bimbi del mondo.
E pensando quello che a loro piace ho subito trovato il primo ingrediente base per questa mia versione dei Baci: il riso soffiato. Ma non comperato, fatto in casa.  E, so che mi potete capire, da che l'ho avuto in mente non mi son data pace.
DOVEVO trovare il modo di far scoppiare come pop corn anche i chicchi di riso.
Con un po’ di ricerca in rete ho capito che il procedimento è proprio similare a quello dei chicchi di mais, che sostanzialmente per scoppiare hanno bisogno di tre cose: umidità iterna al chicco, amido interno al chicco e un rivestimento esterno duro e resistente per contenere la pressione. Normalmente il chicco di riso internamente non ha l’umidità necessaria, occorre quindi dargliela attraverso la cottura in acqua o al vapore e poi si può farli scoppiare in olio bollente, al forno, al microonde o con una semplice macchinetta da pop corn come ho fatto io, avendo già in casa questa macchinetta  che utilizza aria calda senza aggiunta di grassi :-)
Per un’insalata, pure pubblicata sul nostro libro delle Insalate da Tiffany, avevo utilizzato una tecnica simile utilizzando della pasta corta tipo ditalini, stracotti, asciugati e poi fritti.
Durante il procedimento di "soffiatura" ho salato il riso con sale dolce di Cervia che ha equilibrato la dolcezza della ganache al cioccolato bianco che ho scelto come ripieno, poi ho voluto come cupoletta al posto delle nocciole, dei mirtilli rossi per dare una nota asprigna, fatti rinvenire nel liquore amartto prima e  caramellandoli esternamente poi,  per riprodurre il croccante della nocciola.
Il tutto coperto con un bello strato di fondente al 70%.

Baci croccanti al cioccolato bianco, riso soffiato e mirtilli rossi caramellati

Per il riso soffiato
100 g di riso Arborio
sale dolce di Cervia
acqua
Per circa 20 baci
50 g mirtilli rossi disidratati
1 bicchierino di liquore amaretto
zucchero semolato q.b. per il caramello
200 g di cioccolato bianco di buona qualità
80 g di panna fresca
400 g di cioccolato fondente di buona qualità al 70%
riso soffiato 

Un paio di giorni prima preparate il riso soffiato, 
Per la cottura del riso potete utilizzare la classica bollitura (ma sempre sciacquando bene il riso prima della cottura) oppure come ho fatto io, la cottura per assorbimento (Annalena docet): mettete il riso in una bacinella e copritelo con acqua fredda, "sprimacciatelo" con la punta delle dita fino a che l'acqua non sia diventata bianca. Scolate e ripetete l'operazione altre 4-5 volte fino a che l'acqua non risulterà limpida.
Mettete il riso sciacquato in una pentola e coprite con abbondante acqua. Lasciate riposare il riso dai 20 ai 40 minuti. Scolare e sciacquare bene di nuovo il riso, mettetelo in una pentola d'acciaio col fondo spesso e coprite con acqua a temperatura ambiente fino a che superi il riso di circa 2 cm. Portare a bollore poi coprite con un coperchio pensante, avvolgetelo in un canovaccio per trattenere il più possibile il vapore all'interno, abbassate la fiamma e cuocete per 10-12 minuti.
Una volta cotto stendete il riso su una teglia foderata con carta forno e lasciate asciugare all'aria per 2 giorni oppure in forno a 85 gradi per un paio d'ore.
Il riso deve risultare secco e asciutto.
A questo punto bisogna farlo scoppiare, io avevo già in casa la macchinetta per fare i pop corn e mi è bastato inserire una manciata di riso alla volta con un pizzico di sale dolce di Cervia e azionare la macchina per circa mezzo minuto per ottenere un riso soffiato croccante e leggermente salato. 
Altra strada potrebbe essere quella della frittura: tuffate una manciata di riso alla volta in olio bollente per pochi secondi, scolatelo velocemente con una ramina e fatelo asciugare su carta assorbente.

Una terza via potrebbe essere al forno o al microonde ma non le ho provate, se qualcuno di voi si avventura fatemi sapere!

Dopo aver ottenuto il riso soffiato home made si passa al cioccolatino vero e proprio.
Ammollate i mirtilli rossi in una ciotolina con del liquore amaretto, lasciateli ammorbidire mezz'ora poi scolateli, tamponateli con carta da cucina e lasciateli asciugare distanziati su un canovaccio.

Tritate il cioccolato bianco al coltello, in un pentolino scaldate la panna e quando notate i primi bollori  togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato bianco tritato.
Mescolate fino a che non si sarà sciolto completamente e fate raffreddare.
Trasferite la ganache in una ciotola, unite il riso soffiato e tenete da parte al fresco.

Preparate un caramello biondo versando in un padellino dal fondo spesso uno strato di zucchero semolato.
Appena comincia a sciogliersi prendete due o tre mirtilli rossi, stringeteli assieme a mò di pallina e rotolateli nel caramello. Attenzione perchè è bollente!! Trasferite su carta forno, date una forma tondeggiante e lasciate asciugare. Ripetete col resto degli ingredienti, aggiungendo zucchero al caramello man mano che vi servirà.


Riprendete la ganache al cioccolato e riso soffiato che nel frattempo si sarà compattata, formate delle palline della grandezza di una noce e ponete in cima una pallina di mirtilli rossi caramellati.

Tenete al fresco e cominciate con la procedura di temperaggio del cioccolato.
Le varie tecniche sono spiegate meravigliosamente da Annarita nel suo post QUI.
Io ho utilizzato l'inseminazione, che prevede di sciogliere 3/4 del cioccolato previsto portandolo a 45°C ed aggiungere il restante quarto tritato. Mescolate bene fino al completo sciogliemento e per sicurezza filtrate attraverso il colino per evitare eventuali piccoli grumi di cioccolato rimasti.

Una volta ottenuto il vostro cioccolato fuso e temperato, tuffatevi ogni pallina con l'aiuto di una forchetta (se ne avete una di plastica ancora meglio, potrete togliere i rebbi centrali in modo da far colare il cioccolato in eccesso con maggior facilità).

Ricoprite ogni pallina e ponetela ad asciugare su un foglio di carta forno.
Tenete al fresco fino alla completa solidificazione.



Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di Febbraio, dedicato ai Baci:










Babà con con uvette, bagna all'arancia e salsa al caramello e cioccolato


Ancora babà, ancora MTChallenge n.39.
La ricetta di Antonietta è di una tale bellezza che il richiamo per una seconda versione è stato irresitibile.
Diciamo pure che questo impasto sarà da me rifatto più e più volte, finchè la mia golosità non sarà appagata.. e cioè: MAI! :-)
Dopo i babà monoporzione, volevo assolutamente proporre il babà nello stampo classico, rigorosamente con buco al centro. Risultato: una cupola soffice, meravigliosa, che sembra essere nata unicamente per accogliere la bagna, elemento caratteristico e imprescindibile di questa ricetta.
Questa versione l'ho voluta alcolica, come il vero babà deve essere, e la mia scelta è stata il Marsala, che non manco di usare ogni volta che posso, vino profumatissimo che regala un'aroma speciale a qualsiasi cosa venga aggiunto.
Qui infatti l'ho usato -in quantità moderate- ovunque: sia per ammorbidire le uvette, sia nella bagna e nella salsa al caramello.
Accanto al Marsala ho ricreato un classico degli abbinamenti in pasticceria, che amo molto: arancia e cioccolato.
Antonietta, la Campania e Napoli ci hanno regalato un mese pieno di babà e il mio grazie lo sintetizzo così :-)
un'eruzione del  Vesuvio del tutto in linea con la sfida del mese ;-)) e Napoli non sarà mai più la stessa!!








Babà con con uvette, bagna all'arancia e salsa al caramello e cioccolato
Ingredienti (per uno stampo diam. 22 con foro)
280 g farina bio Manitoba
50 g di lievito madre rinfrescato
3 uova grandi cat A
100 g di burro
90 g di latte intero
25 g di zucchero
80 g di uvette
10 g di lievito di birra
1 bicchierino di Marsala
Per la bagna
2 arance bio +  acqua q.b.(tot.350 ml)
200 g zucchero
1/2 bicchierino di Marsala
Per la salsa al caramello e cioccolato
100 g di zucchero
2 cucchiai d'acqua
50 g di panna fresca
100 g di cioccolato fondente al 70%
25 g di burro
1/2 bicchierino di Marsala

In una ciotola setacciate 120 g di farina e fate la fontana. Al centro ponete 50 g di lievito madre rinfrescato, 1 uovo, lo zucchero e 30 g di latte tiepido. Impastare bene e formare una palla. Copritela e riponetela in luogo riparato (io l'ho messa come sempre faccio per i lievitati, dentro al forno spento). Lasciate lievitare al raddoppio (io circa 3 ore).
2° impasto 
In una ciotola mettere in ammollo le uvette con il marsala e un po' d'acqua tiepida.
In una ciotolina mescolare il lievito di birra e un poco di acqua calda a circa 60-70° (inattiverà il lievito). Otterrete una cremina, che terrete da parte.
In una ciotola capiente setacciare la restante farina (160 g), unire il primo impasto e un uovo. Amalgamare ed impastare fino ad assorbimento, poi unire il secondo uovo. Impastare almeno 10 minuti aggiungendo gradatamente il latte. Aggiungere le uvette ammollate e ben strizzate ed unire anche il burro a filo molto lentamente impastando continuamente,aspettando che l'impasto assorba il burro inserito prima di metterne altro. Alla fine unire la cremina di lievito di birra. Impastare per farlo assorbire poi trasferire l'impasto su un piano di lavoro (preferibilmente pietre naturali o materiali plastici rigidi). Continuare ad impastare sbattendo e impastando energicamente la massa (io ho di nuovo usato il metodo stretch and fold)
Impastare per almeno 15-20 minuti, inizialmente l'impasto sarà appiccicoso ma poi continuando ad impastarlo diventerà sempre più lavorabile. Dovrete ottenere un impasto elastico, liscio e ben omogeneo che non si attacca alle mani.
Dividere l'impasto in 6 pezzi, staccateli come strozzandoli fra pollice e indice e date a ciascun pezzo un giro di pieghe tipo 2 poi arrotondate mettendo il pezzo di impasto sotto il palmo della mano e facendo movimenti rotatori. Mettete ciascuna pallina nello stampo da babà precedentemente imburrato.








Lasciate lievitare in luogo riparato (io sempre dentro al forno spento) fino a che l'impasto non sia triplicato.


Pre-riscaldate il forno a 200° C modalità statica.
Infornate ed abbassate a 180°C.
Cuocete per circa mezz'ora.
Sfornate e lasciate intiepidire.
Togliete il babà dallo stampo.







Mentre l'impasto lievita preparate la bagna:
Spremete le arancie e filtratene il succo attraverso un colino, misurate il succo e aggiungete pari quantità di acqua. Mettete il tutto in un pentolino con lo zucchero e il marsala.
Portate ad ebollizione e cuocete per circa 10 minuti.
Spegnete e fate raffreddare.

Preparate la salsa al caramello
In una ciotola grattugiare il cioccolato e tenete da parte.
In un pentolino dal fondo spesso o antiaderente mettete lo zucchero e l'acqua. Accendete la fiamma media e fate sciogliere senza mescolare. Nel frattempo scaldate la panna fin quasi all'ebollizione. Quando lo zucchero sarà sciolto e il caramello inizierà a sobbollire, unite la panna (attenzione perchè sprigionerà vapore e si alzerà il livello) e mescolando unite anche il marsala. Spegnete e versate sopra al cioccolato, mescolando bene fino a che non si sarà completamente sciolto, in ultimo unire il burro, lasciatelo sciogliere e fate intiepidire (si addenserà, io avevo fretta e l'ho versato sul babà che era ancora un po' caldo, e non tanto denso).

Irrorate il babà ancora tiepido con la bagna, ripetete l'operazione più volte, raccogliendo la bagna che si deposita sul fondo fino a che l'impasto non ne sia ben inzuppato.
Cospargete la superficie con la salsa al caramello e cioccolato e decorate con qualche fettina di arancia.



Con questa ricetta partecipo all'MTC n.39 di Antonietta dedicato al babà:



gli sfidanti














Totally chocolate chip cookies.. aspettando Federica

Questo post è un richiamo per il pulcino più dolce del web, Federica di Note di Cioccolato.
Perché è un po’ che manca dal blog, è un po’ che non leggiamo della Talpa, di lei e delle meravigliose ricette a cui ci ha abituato. Insomma, ci manca un BEL PO’!
Tempo fa ho provato i suoi Totally chocolate chip cookies, volevo una ricetta speciale per dei biscotti speciali che sarebbero stati venduti alla festa delle elementari di Mattia, per raccogliere fondi per la scuola e le attività didattiche dei bimbi.
Inutile dirvi che sono andati a ruba, fortuna che me ne sono tenuti un po’ a casa!
E se il cioccolato rappresenta una coccola per un momento difficile, te ne mando una camionata cara Fede assieme ad un abbraccio speciale, e alla speranza di leggerti presto!


Totally chocolate chip cookies
ricetta vista su Note di Cioccolato e tratta da qui

125 g di cioccolato fondente minimo 70% cacao
125 g di  kamut (io farina 00)
25 g di cacao amaro in polvere
70 g zucchero canna
50 g di zucchero bianco semolato
110 g di burro morbido
1 uovo freddo di frigo
1 cucchiaino di bicarbonato
mezzo cucchiaino sale
peperoncino in polvere q.b. -facoltativo-(io non l'ho messo)
175 g di gocce di cioccolato fondente

Fondere il cioccolato a bagno maria e far intiepidire, setacciare farina e cacao, sale  e bicarbonato.

Montare a crema il burro morbido con gli zuccheri, aggiungere il cioccolato fuso, aggiungere l'uovo e dopo chè è stato ben incorporato, anche il mix di farina.
Mescolare bene e per ultimo aggiungere le gocce di cioccolato.
L'impasto risulterà morbido. Con un cucchiaino disporre dei mucchietti SENZA appiattirli o schiacciarli! cuocere a 170°C statico per 15 minuti, sfornate (al tocco sono morbidi) e aspettate 5 minuti poi trasferire su gratella e far raffreddare completamente.
GNAMMMM!






Torta morbida al gianduia

Buon lunedì a tutti! Spero proprio che non siate di quelli che iniziano le diete il lunedì..
Quando ho visto questa meravigliosa torta sul blog di Nora sono corsa in bagno, ho preso la bilancia e l'ho messa in cantina. Poi ho preso i fogli della dieta e li ho buttat ehm archiviati con cura ed infine sono uscita a comperare nocciole e cioccolata.
Questi sono gli ingredienti principali della torta e già vi danno la dimensione della sua bontà, per il conto delle calorie vi suggerisco o di non farlo o di farlo verso marzo-aprile quando come me vi comincerete a chiedere come fare a rientrare nel bikini dell'anno scorso :-)
Ma ora siamo in gennaio e se anche voi pensate di fare uno strappetto, vi consiglio di provare questa delizia.

Il fudge con nocciole - Regali fatti in casa, parte III

Questo fudge è stato un regalino virtuale della mitica Alessandra Gennaro di Menù Turistico di qualche settimana fa. Nel suopost riportava la fonte della ricetta: la mitica Nigella Lawson, che penso non abbia bisogno di alcuna presentazione.
Per me invece questo fudge è, e sempre sarà, “il fudge dell’Ale”. 
Primo perché è leggendo il suo post che mi è venuta voglia di assaggiare il latte condensato, uno dei 3-dico-3 ingredienti della ricetta, lo ammetto: non lo avevo mai comprato, ora in compenso mi devo disintossicare J e capisco cosa vuol dire attaccarsi al tubetto come se non ci fosse un domani..
Poi perchè le sue note personali, ovvero le preziosissime dritte di chi cucina veramente e quotidianamente, con tutte le prove, le soddisfazioni, le varianti, gli imprevisti ecc..  sono così dettagliate ed esaustive che un'attimo prima ti fanno pensare "questa prima o poi la faccio" e un'attimo dopo hai già cliccato su "stampa" e raccolto gli ingredienti. 
Meglio, molto meglio di tanti manuali e libri di cucina.
Per tutto quanto sopra a questo punto le si perdonano i suoi quasi quotidiani attacchi tentatori con porca.. ehm, golosissime ricette sempre e rigorosamente da lei  testate, spesso regalate a quei fortunelli dei suoi colleghi d'ufficio assieme a tutti i "te possino" di chi invece non ha la fortuna di dividere la scrivania con lei.
Una delle ultime ricette è proprio questo fudge, o meglio, la base di questo fudge perchè le nocciole ce le ho messe io, come variante (comunque proposta anche da lei fra quelle possibili).
In realtà nel fudge secondo me ci si può mettere ciò che si vuole, a proprio gusto, variando anche il tipo di cioccolato. Che bello! ci sono unmilionesettecentomilaepiù varianti per ottenere dei fianchi cellulitici e tondeggianti.. yuppiii! J
Ad ogni modo, è una ricetta veloce, dal successo assicurato, ipercalorica, dà dipendenza e assuefazione, nel senso che cominci a mangiare il primo quadretto, il secondo, il terzo e poi perdi il conto e ricominci.. che volere di più??
Come ho già detto.. non si “sfudgge” al fudge!
E siccome a Natale siamo tutti più buoni, e i fianchi cellulitici non li voglio avere solo io :-) , vi propongo la ricetta, da regalare e da regalarsi..

Dolcetti cocco e cioccolato e...RIECCOMI!



Ciao a tutti!!!!
Come state?
Eccomi di nuovo qui dopo le vacanze e la totale assenza dal  mio e (ahimè) anche dai vostri blog…
Tre settimane e più completamente senza PC: un record per me!  Ho veramente staccato la famosa spina, mi sono riposata e rilassata.. ci voleva!
Oggi finalmente riallaccio i contatti e proprio in questo giorno molto speciale perché.. BurroeZucchero compie 1 anno!! WOW!
Vi evito considerazioni varie su “come passa in fretta il tempo”, “incredibile sembra ieri” ecc. ecc.. ma una cosa ve la dico: GRAZIE A TUTTI VOI!
A tutti voi che passate di qui
A tutti voi che leggete i miei post
A tutti voi che provate le mie ricette
A tutti voi che lasciate un commento
A tutti voi che mi fate sentire il vostro affetto..

GRAZIE!

Per ringraziarvi in modo tangibile sto pensando a qualcosa da sviluppare in questo mese di Settembre, che vede non solo il compleanno del blog ma anche il mio (il 26), e sono 41!
A presto quindi con nuove news, vi lascio intanto qualche foto del “nostro” meraviglioso Salento e una ricetta per dei dolcetti deliziosi, facili, superveloci, senza glutine e vegetariani!
Più di così...
Ne ho viste molte in giro per il web, ma devo dire che questa vista su Cucina Naturale  le batte tutte per bontà, velocità di esecuzione e risultato finale. Provare per credere..

Crostata di albicocche e cioccolato - Apricots and chocolate shortbread tart

For English version see the bottom of this post
Avete un abbinamento di ingredienti che adorate?
Chessò: fragole e panna, burro e marmellata, formaggio e miele..
Insomma, due ingredienti che da soli sono buoni, ma che insieme sono...strepitosi!!!!!
Vi ricordate il topino Remi, del film Rataouille quando assaggia insieme un pezzetto di formaggio e una fragola? Beh, l'idea è quella..


Per partecipare al contest di Poppy, "Duo" dovevo scoprire il mio "Duo", i due ingredienti che mi avrebbero regalato una faccia come quella di Remi (vedi foto) e la stessa libidinosa soddisfazione gastronomica..
Dopo qualche riflessione ho pensato che il cioccolato e la frutta mi avrebbero regalato tutto ciò..
Ma come metterli insieme? Ma su una base di frolla, ovviamente..

Parmigiano solidale e Torta al cioccolato.. sana e golosa

Cari amici, fra le tante iniziative di solidarietà nate per aiutare le persone colpite dal terremoto in Emilia Romagna, quelle che mi hanno colpito molto sono stati gli innumerevoli aiuti per salvare le forme di Parmigiano Reggiano, danneggiate dalla caduta degli scaffali durante le scosse.
Il tam tam fra social network (Facebook), su Internet, TV e stampa è stato enorme e spero proprio questa risposta così positiva ed entusiasta aiuti concretamente le aziende colpite dal sisma a ripartire.
Io qui vi segnalo il sito del Consorzio del Parmigiano Reggiano per chi volesse contribuire acquistando del formaggio che, terremotato o no, è uno straordinario prodotto simbolo della nostra Regione e dell'Italia intera che il mondo ci invidia. Modestamente.

Crostata al cioccolato

La ricetta di oggi è completamente diversa dall'ultima postata, come sempre in me convivono  due correnti opposte: una super salutista e una... meno. Per ora ci convivo, ed il risultato sono e saranno ricette molto light e salutari ed altre molto, molto meno.
Una piccola scusa per fare questo dolce è stata che avevo il frigo invaso dalla cioccolata delle uova di Pasqua.
Una seconda scusa è che volevo proporre una ricetta per una merenda a Mattia, il figlio più grande di Eleonora di Burro e Miele. La storia dietro la nascita di questo contest mi ha colpita, e spero che a Mattia piacerà.
Non sono riuscita a preparare la bevanda per accompagnare il dolce, il frullato di latte e fragole che volevo, così anche se non parteciperà per vincere, almeno questa torta spero piaccia a Mattia e lo faccia contento come ha fatto contenti il mio Mattia e suo fratello Lorenzo.

Nota: per il ripieno volevo usare la panna fresca ma non l'avevo.
Ho trovato in dispensa una confezione di panna light da cucina e ho usato quella.
Risultato molto soddisfacente: il ripieno è rimasto morbido anche dopo la cottura e anche nei giorni successivi e ho tagliato un pò di grassi..
Niente vi vieta di usare la panna fresca, ovviamente.

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