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Una coxinha o un' arancina?


Mtchallenge ai tempi della quarantena causa Covid-19 si chiama Mtc Smart, perchè sfida e ricette si condividono nella pagina Facebook ma anche credo perchè dobbiamo tutti diventare ancora più intelligenti e fantasiosi in cucina, arrangiandoci con gli ingredienti che abbiamo a disposizione in casa.
Io sto vivendo questo periodo con un molta preoccupazione. Ho dei momenti di sconforto, che sfogo principalmente in cucina e a fare qualche passaggio a baseball in giardino con i ragazzi.
Per il resto sono in ufficio,facendo slalom pazzeschi per cercare di non entrare in contatto con i colleghi, passo più tempo a lavarmi le mani e disinfettare la tastiera del PC e il resto che a lavorare a momenti.. poi non mi ricordo mai se ho toccato questa o quella cosa con quale mano, ma allora la devo rilavare? disinfettare? che casino...!!
Ma soprattutto, quando finirà? Per come la vedo io sarà molto lunga e non torneremo alla normalità in tempi brevi (mesi) ma ci vorrà di più. E  dobbiamo ritenerci fortunati a non essere contagiati o malati in un letto di ospedale, o peggio, intubati ad un respiratore.
Con tutta questa allegria, meno male che ci sono le ragazze di Mtchallenge che mi distraggono con le loro ricette e racconti pazzeschi di cucina.
Alessandra poi addirittura ci regala ogni settimana delle chicche di sapienza legate al cibo, alla sua storia e alle sue origini attraverso dei video pubblicati dall'Accademia 1953 di Singapore, dove vive ormai da diversi anni. Come sei lontana, Ale! In questi giorni di lockdown, mi sembra che i chilometri che ci dividono non sono più 8 mila e rotti ma almeno il doppio, forse perchè siamo tutti "rinchiusi" ognuno nelle proprie case e chissà quando si potrà ritornare a viaggare e allora questa forzatura mi fa sentire ancora di più la lontananza. Mi consolo però vedendoti in video, un appuntamento che aspetto sempre con grande trepidazione.

Se non si puà viaggiare fisicamente, almeno virtualmente non ci sono limiti.
Questa volta l'MTChallenge Smart ci propone di rivistare una ricetta estera di pollo e farla italiana, adattandola e modificandola non solo con la fantasia ma anche e soprattutto con quello che abbiamo in casa.

Sono andata in Brasile, dove ho trovato questa ricetta delle Choxinhas (piccole cosce) crocchette ripiene di pollo impanate e fritte dalla forma appunto di una coscia di pollo. E' un popolare street food brasiliano, ma quello che mi ha divertito di più è conoscere la storia di come sono nate.
In pratica, tutto è iniziato da un capriccio del piccolo erede al trono della famiglia reale brasiliana che pretendeva di mangiare cosce di pollo anche quando non erano disponibili. Se fosse nato in casa mia, due smatafloni di mia mamma avrebbero risolto in breve tempo l' "empasse", ma ovviamente il piccolo reale non si poteva deludere e così lo chef di corte si inventò questa ricetta, costituita da pollo tagliuzzato, insaporito e modellato a forma di coscia di pollo, impanato e fritto.  Un successone.

Io ho pensato di farlo diventare un'arancina siciliana, altro street food famosissimo ma di casa nostra, della bellissima Sicilia (Katia just for you! :)) . Sono partita dalla marinatura del pollo, l'ho bollito per ottenere il brodo ed in ultimo l'ho affumicato (volevo dargli un sapore extra, un twist) in onore di Greta che ci insegnò la tecnica dell'affumicatura in una sfida di un paio di anni fa. Volevo dargli ancora sapore e una certa cremosità e l'ho unito, invece che al cream cheese previsto dalla ricetta originale (ovvove!!) ad una vellutata fatta col brodo di pollo ottenuto (per la ricetta ho sempre attinto all'immenso archivio Mtchallenge) - che mi è servito anche per cuocere il riso - per avvolgere il pollo (anche qui la sfida delle arancine siciliane di Mtchallenge si è rivelata preziosa!).
Tutto qui, semplice e divertente. Spero di non essere andata fuori tema.
Le coxinhas erano gustose e saporite, morbide e tutto 'sto ambaradan ha permesso al pollo di non risultare stopposo o asciutto.
L'unica cosa che non ho fatto è la vignetta. Mi succede spesso, quando sono un pò giù o in un periodo non facile, di avere come un blocco. Non mi vengono idee, non mi viene da ridere e quindi non c'è verso di fare una vignetta delle mie, insomma. Perdonatemi, se mi verrà in futuro lo aggiungerò qui.




250 g di petto di pollo
Per la marinata
1 notte di tempo
2 foglie alloro
2 spicchi aglio schiacciati
2 foglie di basilico
qualche grano di pepe nero
1 rametto di rosmarino -
noce moscata grattugiata
2 cucchiai olio d'oliva extravergine
il succo e la scrza di mezzo limone
Per il brodo
tutta la marinata
1 cipolla piccola
(non avevo nè carote, nè sedani ..ebbene sì)
1 litro d'acqua circa 
(il pollo deve essere coperto almeno di un paio di centimetri)
sale grosso a fine cottura
Per l'affumicatura del pollo metodo a freddo
le bucce dell'aglio 
le foglie d'alloro asciugate e un rametto
il rametto di rosmarino asciugato
i grani di pepe asciugati
la scorza di limone idem
un cucchiaio di riso

Per la vellutata
metà del brodo ottenuto
50 g di burro
50 di farina 
la cipolla usata nel brodo
Parmigiano grattugiato q.b.
sale, pepe e noce moscata
Per il riso
150 g di riso circa
olio evo
l'altra metà del brodo ottenuto
burro e Parmigiano per mantecare
Per la panatura
pangrattato
Per la lega
100 g di farina
200 g di acqua 
(o anche brodo se ve ne è rimasto)
Per friggere
Olio di arachidi
Strutto


La sera preparate la marinata unendo il petto di pollo a fette e tutti gli ingredienti in una ciotola di vetro, coprite con pellicola e lasciate in frigo 1 notte.

Brodo: Il giorno dopo mettete tutto in una pentola (fuorchè il basilico che l'ho tritato e aggiunto al pollo alla fine), aggiungete l'acqua e fate sobbollire a fiamma bassa per mezz'ora. Salate a fine cottura e fate raffreddare.
Filtrate il brodo e asciugate gli ingredienti.
Per l'affumicatura asciugate anche il pollo tamponandolo con carta assorbente e mettetelo in un  cestello per la cottura a vapore.
Sul fondo di una pentola che lo possa contenere mettete un cestino fatto con due fogli di alluminio, all'interno mettete tutti gli ingredienti per l'affumicatura e accendete la pentola a fuoco vivace. (io ho agginto anche qualche altro ramo di rosmarino senza foglie o aghi) Quando si vede il filo di fumo coprite col coperchio in modo che la pentola si riempa di fumo.

Ora con uno scatto felino inserite velocemente il cestello col pollo dentro la pentola. Richiudete e spegnete il fuoco. Lasciate così per una mezz'ora.

Nel frattempo preparate la vellutata rosolando la cipolla (presa dal brodo) tritata col burro, unite la farina e fate un roux, aggiungete il brodo e fate cuocere per ottenere una vellutata piuttosto densa e compatta. Regolate di sale, pepe e noce moscata, unite il Parmgiano alla fine e fate raffreddare.

Preparate anche il riso come fosse un risotto: tostatelo qualche minuto in pentola con un filo d'olio evo, aggiungete il brodo man mano che viene assorbito dal riso, fino a fine cottura (non deve essere al dente) mantecate con burro e Parmigiano.
Fate raffreddare completamente.

Ora tritate il pollo al coltello, aggiungete la vellutata e se occorre regolate di sale, pepe e noce moscata.
Preparate tutto l'occorrente per fare le vostre coxinhas-arancine: mettete in un piatto grande un bello strato di pangrattato, in una ciotola capiente mescolate la farina e l'acqua fino ad ottenere una pastella (la lega), mettete il riso in una ciotola e la mistura di pollo in un'altra.




Con le mani bagnate prendete una quantità di riso che vi riempi il palmo della mano, aggiungete la mistura di pollo dandogli una forma allungata come una coscia di pollo, coprite con altro riso e pressate aggiustando la forma. Bagnate la coxinha nella lega di acqua e farina e impanate nel pangrattato. Appoggiate su un piatto coperto con carta forno. Continuate allo stesso modo fino alla fine degli ingredienti.



Fate riposare in frigo le coxinhas mentre in una pentola non troppo grande ma dai bordi alti scaldate l'olio e lo strutto a fiamma vivace. Quando saranno a temperatura (verificate con lo stecchino immerso se fa le bollicine attorno è ok) friggete le coxinhas massimo una/due alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell'olio. 

Friggete fino a doratura (qualche minuto) fate asciugare su carta assorbente e servite ben calde su foglie di insalata.
Sono buonissime così, non serve la salsa perchè la vellutata dentro il pollo con la cottura si ammorbidisce e fa da salsa al pollo. Tutto in uno, pratico e veloce. Proprio uno street food!!
 



Dijon beef and mushroom per il Club del 27!

 





































Oggi tutti noi del Club del 27 pubblichiamo la nostra ricetta in memoria di Barbara Pivetta, scomparsa pochi giorni fa.
Non conoscevo personalmente Barbara, era un membro del nostro Club a cui si era unita recentemente con entusiasmo, allegria e voglia di imparare.
Chi la conosce bene la descrive come una persona entusiasta e vivace, piena di vita. Lascia un marito e due figli.
Questo, se possibile, rende ancor più triste la notizia della sua scomparsa.
Una preghiera per lei, che riposi in pace.

Questo mese abbiamo scelto il libro Wonder Pot di Better Home and Garden, un libro che raccoglie 150 ricette di piatti unici tanto facili da preparare quanto gustosi, che possono risolvere l’annoso problema di cosa mettere in tavola per cena.  
Ne abbiamo selezionate alcune, col pesce, vegetariane, con la carne o con la pasta ma tutte rigorosamente da leccarsi i baffi.
Trovate un elenco completo qui.
La mitica Mai Esteve ha ideato e disegnato questo meraviglioso banner:
 

Io ho scelto uno stufato di manzo con senape e funghi, la carne dopo essere stata rosolata sul fuoco, viene cotta con vino e brodo per un’ora e mezza in forno.
Risultato: una carne che diventa burro, saporita e tenerissima. Da replicare presto!

 DIJION BEEF AND MUSHROOM







PREP: 30 minuti | In forno: 1 ora e 30 minutes a 180°C | x 4 persone
2 - 3 cucchiai di olio vegetale
450 g di funghi freschi tipo champignon, puliti e tagliati in quattro
1 cipolla tritata
3 spicchi di aglio tritati
680-700 g di lombata di manzo tagliata in pezzetti da 3 cm circa
½ cucchiaino di sale fino
¼ cucchiaino di pepe nero (
Insaporite col vostro buon senso)
160 ml di brodo di carne
160 ml di vino bianco secco
3 cucchiai di senape tipo Dijon
1 cucchiaio di timo fresco spezzettato o 1 cucchiaino di timo secco
2 cucchiai di burro morbido
2 cucchiai di farina

1 foglia di alloro (aggiunta mia)
Per accompagnare: pane tostato all’aglio o pasta (opzionale) io ho accompagnato con dei grissini di semola all'olio evo fatti in casa

1. Preriscaldare il forno a 180°C. In una casseruola che possa andare in forno, scaldate un cucchiaio di olio a fuoco medio – alto, aggiungete I funghi, la cipolla e l’aglio, fate cuocere mescolando per circa 6 minuti o fino a che non saranno teneri e cominceranno a brunire, poi togliete il tutto dalla pentola.
Cospargete la carne con sale e pepe e nella stessa pentola fate scaldare un altro cucchiaio di olio sempre a fiamma medio – alta, rosolare una prima metà di carne poi trasferitela in una ciotola e proseguite con l’altra metà, aggiungendo altro olio se necessario. Rimettete tutta la carne e i funghi nella pentola, aggiuntete il brodo, il vino e la senape con il timo secco (se usate questo). Portate a bollore, mescolando per amalgamare.
Trasferite in forno, con coperchio per un’ora.
In una piccola ciotola amalgamate il burro e la farina e aggiungetela alla carne assieme al timo fresco (se lo usate), proseguite la cottura sempre pentola coperta per altri 30 minuti o fino a che la carne non sarà tenera e la salsa sarà leggermente addensata. Servite con pane tostato all’aglio o pasta e se lo desiderate, foglioline di timo fresco.

TIP: Per un facile contorno, servite una verdure come fagiolini al vapore o un’insalata.



A-Pollo fritto 13 con senape homemade e coleslaw

  "Fritti non foste a riempir le panze dei bruti
ma per docere come panar le morbide carni de' pennuti
che sì dorate a tutti son piaciuti.."

Ora potete definitivamente buttare via la chiave :-) ma prima cucinatevi un pollo fritto come ci ha insegnato Silvia Zanetti, vincitrice della sfida sui Macarons: sarà amore istantaneo e ne diventerete dipendenti a vita :-)
Pensare che la frittura è sempre stata un mio limite, lo riconosco. Il motivo principale presumo è perchè non friggo mai, in casa dei miei non si friggeva mai e perciò non ho mai imparato bene come destreggiarmi con l'olio bollente.
Questo mese è la quarta volta che friggo, fra krapfen e pollo. Forse ho preso un pò di dimestichezza anche se la strada è ancora lunga e la materia.. bollente! :-)
Il pollo fritto è la ricetta della sfida n. 63 dell'MTChallenge.
Mai mangiato finora, ci credete? è così! Almeno non un pollo fritto come si deve, quello che si prepara solo con passaggi ben precisi, con attenzione e cura e rispettando i tempi di marinatura. Insomma, non basta buttare un pezzo di pollo nell'olio bollente!. 
Come diceva sempre il Colonnello Sanders, iconico fondatore dell'altrettanto iconica e famosissima catena di fast food: il Kentucky Fried Chicken, "la preparazione è tutto", ergo niente scorciatoie per ottenere un pollo fritto comme-il-faut,o come il suo finger lickin' good . (Parentesi pubblicitaria conclusa :-)
Niente panico però: Silvia ci spiega per filo e per segno tutti i procedimenti per non fallire!
Marinatura: è importantissima per mantenere la carne morbida dopo la cottura, il liquido classico per marinare il pollo è il latticello (buttermilk) ed è consigliabile una marinatura che duri da un minimo di 4 ore ad una notte intera. Altre astuzie per una marinatura del pollo perfetta le spiega Eleonora in questo bellissimo post.
Panatura: per il pollo ne esistono di tre tipi: con farina, con farina, uovo e pangrattato e in pastella. Tre metodi da cui si ottengono tre tipi di croccantezza diversi. La panatura con solo farina regala al pollo una crosticina sottile, friabile e molto croccante, quella con farina,uovo e pangrattato una crosta sempre molto croccante e asciutta, ed essendo più spessa il gusto ci guadagna. La terza in pastella si riserva per il pezzi di pollo senza osso, come i nuggets più  spessa e morbida piuttosto che croccante.
Sempre Eleonora ci racconta tanti segreti per una panatura croccante nel suo articolo qui.
Cottura: forse il passaggio più delicato di tutti. Occorre scegliere un grasso adatto per friggere, che abbia un punto di fumo elevato e controllare bene la temperatura durante tutto il tempo di cottura, a tal scopo meglio cuocere due/tre pezzi alla volta per non farla  abbassare troppo. Per i meno esperti un termometro da cucina risulterà molto utile in questa fase. A me sono stati utilissimi due post: quello sulla frittura scritto da Greta e sugli oli del Dott. Myers, vi consiglio caldamente di leggerli e stamparli!
 La sfida si concentra su due tipi di panature quella con sola farina e quella con farina, uovo e pangrattato.
Una da riproporre tal quale alla ricetta data da Silvia e una dove sbizzarrire la propria creatività.
Io ho scelto di rifare uguale la versione con sola farina,e sbizzarrirmi con uova e pangrattato, per la quale ho scelto di provare un mix di spezie ed erbe, proprio come fanno al KFC, ho scelto in base al mio gusto e a quello che potevo reperire senza impazzire, alla fine ne ho contate 13.. poi mi è venuto in mente A-Pollo 13 e lì è stata la fine :-)))) la Silvia vestita da Colonnello Sanders immortala il momento del lancio :-D






Per la versione tal quale con panatura con sola farina, la prima cosa da preparare è il latticello per la marinatura. Facilissimo con le fruste elettriche, facilissimo e senza sforzo alcuno con la planetaria :-))
Montate con le fruste 1 litro di panna fresca fino a quando non vedrete che la parte grassa si addenserà e si separerà da quela liquida, il latticello appunto.Il burro ottenuto va sciacquato, asciugato e messo in un contenitore in frigo.

Raccogliete il latticello in una ciotola capiente (ne otterrete circa 500 ml) e poi:
POLLO FRITTO -Panatura con farina
per 4 persone
8 sovracosce di pollo con pelle e ossa (totale 1 kg circa)
200 g di farina
1,5 lt di olio per friggere
sale e pepe

Mettete il pollo a marinare nel latticello, coprite e fate riposare in frigo per almeno 4 ore oppure tutta la notte.
Trascorso questo tempo toglietelo dal liquido e fatelo scolare su una gratella per almeno mezz'ora.
 In una pentola di alluminio a fondo spesso portate l'olio a temperatura, circa 175-180°. In una ciotola capiente mettete la farina, il sale e il pepe.
Accendete il forno e portatelo a 120°C 
Infarinate il pollo pressandolo bene oppure mettete la farina, sale e pepe in un sacchetto alimentare capiente e inserite due o tre pezzi alla volta. Chiudete e scossate energicamente fino a che ogni parte sia ben infarinata. (Io poi ho messo poi il pollo in un colino per scossare via l'eccesso di farina).
Cuocete due/tre pezzi alla volta nell'olio bollente per circa 6/8 minuti, controllando sempre la temperatura.
Scolateli, asciugateli nella carta assorbente e teneteli al caldo in forno.

Pollo fritto - Panatura con farina, uovo e pangrattato ovvero..
A-Pollo fritto 13
Dove 13 sta per tredicie erbe e spezie, scelte, dosate e mischiate seguendo il mio gusto. E il pollo diventa.. SPAZIALE! :-D
Mentre le preparavo mi rendevo conto che stavo un pò azzardando: se il mix fosse risultato giusto, equilibrato, saporito ecc., vittoria-evviva-pat-pat sulla spalla, altrimenti pollo nel rusco e, come dice l'Alessandra Gennaro, nomina del palato di merda del mese.

E' andata bene, nè è risultato un mix molto speziato, che ha insaporito bene il pollo senza coprirne il sapore. Ho scelto di aromatizzare con questo mix sia il liquido per la marinata (dopo vi dico qual è) sia l'uovo della panatura, ma di lasciare il pangrattato "semplice" per non alterarne il gusto con la frittura. In buona sostanza il sapore dato dal mix è rimasto "dentro" al pollo e il pangrattato è servito da sigillante. 
La marinatura l'ho voluta fare in uno spicy pickle juice, una salamoia speziata con il mix ma senza aggiunta di sale, che indurirebbe la carne.


 Per 4 persone
8 sovracosce di pollo con pelle e ossa (1 kg circa)
per il mix 13
2-3 foglioline di salvia 
1 rametto rosmarino
qualche filo di erba cipollina
qualche grano di pepe rosa
qualche grano pepe nero
1/2 cucchiaino di dragoncello
1/2 cucchiaino di curcuma in polvere
un pizzico di zenzero in polvere
1/cucchiaino di senape in plovere
un pizzico di paprika dolce
un pizzico peperoncino frantumato
2-3 chiodi di garofano
un rametto di prezzemolo
 Per la panatura
4 uova medie
200 g di farina
200 g di pangrattato
mezzo cucchiaio di mix 13
Per la marinatura
SPICY PICKLE JUICE
250 ml di acqua
250 ml di aceto di mele
10 g di zucchero 
mezzo cucchiaio di mix 13

Per la senape
100 gr semi senape bianca
120 ml vino bianco secco
80 ml aceto di vino bianco
50 ml di olio evo
1 cucchiaio di zucchero
curcuma in polvere 1/2 cucchiaino (per colorare) 

Preparate la senape come prima cosa perchè ha il riposo più lungo.
In una ciotola o pentolino di acciaio unite tutti gli ingredienti fuorchè l'olio. Coprite e lasciate riposare 2-3 giorni.
Versate la mistura nel mixer e frullate qualche minuto. Col mixer ancora in funzione aggiungete l'olio a filo.  L'aspetto rimane un pò granuloso e non liscio come quella che si compra ma è una "rusticità" che a me piace molto, poi volete mettere la soddisfazione? :-) 

Seconda preparazione da mettere avanti è la Coleslaw, perchè anche questa se riposa in frigo da qualche ora a una notte è meglio.
E' il classico contorno di accompagnamento per pollo fritto, in sostanza è un'insalata di cavolo cappuccio crudo, carote e cipolla. Originaria dei Paesi Bassi -il nome deriva dall'olandese "koolsla"che significa "insalata di cavolo", in Inghilterra era conosciuta come "coldslaw" probabilmente per l'assonanza fra kool e cold e per il fatto che questa viene servita fredda. I primi coloni olandesi sbarcati in in America portarono questa specialità con loro e col tempo divenne un tipico contorno americano.  La prima ricetta risale alla fine del 18° secolo ed era composta da cavolo crudo affettato in strisce sottili e condito con burro, acqua e aceto. La maionese venne introdotta solo verso la metà del 19° e oggi molte sono le varianti di questa insalata, che riguardano principalmente il condimento.
Quella che vi propongo io oggi è quella che viene servita nei fast food del Kentucky Fried Chicken, gli ingredienti sono gli stessi anche se loro non lo ammetteranno mai :-) 











COLESLAW
Insalata di cavolo cappuccio
500 g di cavolo cappuccio
1 carota media
1/2 cipolla piccola 
60 ml di latte
60 ml di latticello (vedi sopra)
115 g di maionese (home made qui)*
60 g di zucchero
25 ml di aceto di vino bianco
25 ml di succo di limone
1/2 cucchiaino di sale fino
pepe nero macinato q.b.
dragoncello


Tagliate a pezzettini il cavolo cappuccio, la carota e la cipolla.
In una ciotola unite lo zucchero, il sale, il pepe, il dragoncello e mescolando con una frusta cominciate ad unire il latte e il latticello, la maionese, l'aceto e il succo di limone fino a che non otterrete una salsina liscia ed omogenea. Aggiungere le verdure e mescolare bene per amalgamarle al condimento. Coprite con pellicola trasparente e fate riposare in frigo almeno un paio d'ore prima di servire.


Per il mix di spezie ed erbe lavate e tagliuzzate al coltello rosmarino, salvia e prezzemolo.
In un mortaio polverizzate i chiodi di garofano, il pepe nero e quello rosa. Unite le erbe aromatiche, il trito del mortaio e le altre spezie già in polvere. Mescolate bene. 
Passiamo alla marinatura.
Per lo Spicy Pickle Juice:  in un pentolino unite l'acqua, l'aceto e lo zucchero. Fate scaldare quel tanto che serve a scioglierlo bene poi unite un cucchiaino di mix di spezie, magari aggiungete qualche grano di pepe intero e spegnete la fiamma. Fate raffreddare completamente. Niente sale, perchè tende ad asciugare la carne e si perderebbe tutta l'efficacia della marinatura.
Immergete il pollo nella marinata, coprite e tenete in frigo da un minimo di 4 ore a tutta la notte.
Scolate il pollo dalla marinata e lasciatelo sgocciolare su una gratella per mezz'ora.
Procedete con la panatura: in una ciotola sbattete le uova con un cucchiaino del mix 13 e mescolate bene. Prendete due ciotole capienti o due piatti e mettete la farina in uno e il pangrattato con sale e pepe nell'altro.
Infarinate il pezzi di pollo, scuoteteli per eliminare la farina in eccesso (io ho usato un colino) ed immergeteli nelle uova sbattute poi nel pangrattato premendo leggermente. Volendo potete ripetere il passaggio nell'uovo e di nuovo nel pangrattato, per una panatura più spessa.
Portate l'olio a temperatura, circa 180°C. Cuocete 3/4 pezzi alla volta poi trasferiteli su carta assorbente e teneteli al caldo in forno pre-riscaldato a 120°C fino al momento di servire.



































Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge n.63 dedicato al pollo fritto:
 IL BANNER NON SONO RIUSCITA A METTERLO PERCHE' MI DA ERRORE!

Z di Zagabria -Croazia- ultima tappa dell'Abbecedario Mondiale!


Ciao a tutti!
Oggi inauguro l'ultima tappa dello straordinario viaggio gastronomico virtuale intorno al mondo dell'Abbecedario Culinario Mondiale, un progetto ideato da Eloisa di Trattoria Muvara!



Siamo giunti alla Z, in questo caso è la Z di Zagabria, capitale della Croazia, splendida nazione piena di fascino, storia e cultura. Ci fermeremo qui da oggi fino al 3 aprile!

Entrata a far parte dell'Unione Europea solo recentemente -dal 2013- in passato fu parte del Regno d'Ungheria, successivamente dell'Impero Asburgico ed infine del Regno di Jugoslavia, fino a quando, nel 1991, ottenne l'indipendenza.
fonte:Wikipedia
Zagabria è il nome della capitale ed anche della regione sviluppatasi intorno ad essa, anche se Zagabria non ne fa parte perchè costituisce una regione a sè stante.
Zagabria è sede dei principali organi dello Stato (Parlamento, Governo, Corte Suprema) nonchè di tutti i ministeri.E' una città meravigliosa, piena di vita, di cultura, di storia. Il suo passato ne ha delineato i contorni attuali e ne ha fatto una capitale multiculturale, dove il passato e il presente si mischiano e si rincorrono, fondendosi in armonia e rendendo unica e meravigliosa questa città.

Sorge sulle rive del fiume Sava, ed è divisa in due parti: la città bassa -dove si trovano numerosi musei e teatri- e la città alta -che accoglie il centro storico. Queste due parti sono unite da una funiculare.
Città alta - Immagine da qui

Tra i principali monumenti e luoghi d'interesse della capitale croata troviamo la Cattedrale dell'Assunzione, costruita in epoca medievale che ha attraversato, come tutti gli edifici che si rispettino :-) numerosi crolli, distruzioni e ricostruzioni. La versione attuale risale all'ultima ricostruzione avvenuta nel 1880.

Immagine da qui

la piazza centrale della città, piazza Ban Jelačić, è intitolata al governatore che nel diciannovesimo secolo guidò le truppe croate contro l'Ungheria. 
 
il mercato Dolac, situato a pochi passi da Piazza Jelačić, è il fulcro del commercio di Zagabria fin dal 1930. Aperto tutti i giorni, gli agricoltori ed artigiani si riuniscono qui per vendere i loro prodotti sotto i caratteristici ombrelloni a strisce rosse e bianche.
Immagine da qui


la chiesa di San Marco, dall'inconfondibile tetto con le tegole che creano l'immagine dello stemma del Regno Asburgico di Croazia e della città di Zagabria
Immagine da qui


Il museo Mimara ospita un'enorme collezione d'arte (oltre tremila opere d'arte dal Medioevo al XX° secolo provenienti dall'Europa e dal Medio ed Estremo Oriente) donata da Ante Topić Mimara, collezionista e filantropo croato, morto a Zagabria nel 1987. Qui si possono ammirare alcune delle opere di Raffaello, Caravggio, Rembrandt, Manet, Degas, Renoir, Goya per citare i più famosi.

Immagine da qui


Insomma, Zagabria è un meraviglioso insieme di meraviglie architettoniche e paesaggistiche e qui, come dicevo ad inizio post, si possono trovare un pò di tutte le culture degli stati a cui è stata assoggettata; Austria, Ungheria, Jugoslavia, Trieste.. Naturalmente queste influenze hanno riguardato anche le ricette tipiche della cucina locale.
Un esempio ne sono i Cevapčići, piccole polpettine allungate di carne insaporite con cipolla e paprika. Molto diffusi nella penisola balcanica e nel nord est italiano nelle provincie di Udine, Trieste e Gorizia serviti con la salsa avjar, una prelibatezza fatta con peperoni rossi.
Il nome deriva dal persiano kebab, unito al diminutivo delle lingue slave -čići, da cui ćevapćići o ćevapi in alcune zone della Serbia. 
Le ricette che vi propongo me le ha gentilmente passate la mia amica Mari del blog Lasagnapazza, lei è una cara amica e un vero talento in cucina, vive a Trieste ma ha origini Piemontesi, Pugliesi e Liguri, ha sposato un Salentino e, come Zagabria, ha assorbito influenze di varie culture e popoli, il risultato è uno straordinaria sensibilità e un innato talento in cucina. Mari prepara spesso questi deliziosi cevapcici accompagnati con la salsa avjar.
Io li ho immaginati come un'allegra famigliola, eterogenea e pasticciona.
Così vi invito a conoscere i Cevapčići.. meet the Cevapcici! :)


Ćevapčići

Ćevapčići con salsa Avjar


Ricetta di Mari - Lasagnapazza
Per i  Ćevapčići
250 g macinato di manzo
250 g macinato di maiale
1 spicchio d'aglio
2 cucchiaini di paprika dolce
sale e pepe
farina


Tritate l'aglio finemente e mescolatelo alla carne, aggiungete la paprika, un pizzico di sale e una macinata di pepe nero.
Formate delle polpettine dello spessore e della lunghezza di un dito e passatele leggermente nella farina.
Fate riposare i cavapcici in frigo per mezz'ora poi cuoceteli su una griglia, su una piastra o una padella antiaderente.
Serviteli con qualche anello di cipolla tagliato finemente o con questa meravigliosa...

Salsa Ajvar


2 peperoni rossi dolci
1 peperoncino rosso piccante (facoltativo)
1 melanzana
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai d'olio di girasole
sale

Lavate le verdure e ponetele intere su una teglia da forno.
Cuocete a 200°C per circa 20 minuti girandole ogni tanto.
Spellate i peperoni, togliete i semi e tagliateli a striscioline,
Scavate la polpa della melanzana, tritatela bene al coltello e mettetela in un tegame assieme ai peperoni, aggiungete l'olio e il sale. Fate cuocere coperto a fiamma bassa per 2 ore circa.


Allora vi aspetto con le vostre ricette croate!!
Immagine da qui

Le vostre ricette:


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