Pagine

Visualizzazione post con etichetta Pesce. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pesce. Mostra tutti i post

Spaghettoni pane burro e "acciugata"


Dove sei mamma? Dove te ne sei andata?
Che ne è della mia mamma, quella che cucinava con allegria, con passione, che asciugava le lacrime dei miei piccoli dolori di bambina, che mi difendeva sempre e comunque, che era paziente, sorridente e che cantava i Pooh a squarciagola?
Quella che mi ha insegnato a fare le crostate, che sfornava le più buone lasagne di Bologna e provincia, che faceva finta di niente se spariva metà del ripieno mentre stendevi la sfoglia dei tortellini.
Ti sei a poco a poco trasformata in una persona che non riconosco più. Forse la vita non è andata proprio come te l'aspettavi -ma chi può dire di essere pienamente soddisfatto della propria?- e sei diventata astiosa, scontrosa, distante. 
Eppure sei tu che mi hai insegnato a vedere le cose belle della vita, che mi hai resa la donna che sono oggi, nel bene e nel male, pregi e difetti - e hai fatto un discreto lavoro, mi sembra..
Sei sempre tu che mi hai fatto scoprire sapori nuovi, apprezzare il cibo semplice, che mi hai insegnato ad assaggiare e annusare tutto, con curiosità.
Uno dei primi ricordi che mi legano a te è proprio il sapore del pane, burro e acciughe che ci preparavi in attesa che cuocesse la pasta (ecco poi perchè ero una bambina cicciottella :)
Sapori che sono impressi nella mia mente ancor prima che nel palato.
Tre ingredienti così diversi e lontani, ma che messi assieme  danno vita ad una delizia unica.
Anche noi siamo lontane, da tanto, troppo tempo. Ma i ricordi sono sempre lì, a tenermi unita a te in qualche modo, nella speranza che la mia mamma sia lì da qualche parte e che prima o poi tornerà fuori.
(p.s.: ho scritto tutto questo sapendo che non lo leggerai mai, perchè non sai accendere un pc e non hai internet nel cellulare. Forse lo volevo solo raccontare a me stessa. Psicoterapia del piffero.)

Per rivivere quei momenti felici, in cui tutto sembrava perfetto, caldo, accogliente e confortante,  ho voluto usare questi tre ingredienti: le acciughe, il burro e il pane per la pasta da proporre a Cristina, la Nostra Signora della Acciughe. La mitica Cristina di Poveri ma belli e buoni - Insalatamista (che poi un giorno mi spiegherai questo nome :)) vincitrice della sfida dei rolls.
Essendo Cristina una vera esperta di pesce, la sua sfida n. 67 è sulle paste col pesce. Ed essendo lei un'amante, una vera e profonda conoscitrice e "domatrice" di acciughe, ho pensato che la mia idea cadesse a fagiuolo :)


Ho voluto proporre un'"acciugata" come l'ha definita lei in una sua ricetta, usando sia alici fresche per dare consistenza al piatto e anche per mettere in mostra la mia abilità :) col pesce fresco, sia acciughe sott'olio per dare un twist di gusto e qualche goccia di colatura di alici, per il suo profumo e gusto intenso e poi perchè fa figo. Il lime ha dato una nota di freschezza al piatto, è stata un'idea dell'ultimo momento ma che mi è piaciuta molto.
Ah, non ultimo "acciugata" ci stava benissimo nel titolo al posto di "marmellata" :))
SPAGHETTONI PANE BURRO E "ACCIUGATA "

Ingedienti per 4 persone
350 gr di spaghettoni
600 g di acciughe fresche
6/7 filetti d'acciughe sott'olio
2 cucchiaini di colatura di alici
Pane grattugiato grossolanamente
1 spicchio d'aglio
1 noce di burro
scorza e succo di mezzo lime
un paio di mestoli di Fumetto di pesce fatto con
teste e lische delle alici
odori (sedano, carota,cipolla)
qualche grano di pepe nero schiacciato 
una noce di burro

Preparate il fumetto (potete farlo anche il giorno prima): in una casseruola fate rosolare a fuoco dolce le teste e le lische delle alici con una noce di burro. Aggiungete gli odori finemente tritati (1 costa di sedano, 1 carota e 1 cipolla piccola), il pepe e circa 1 litro di acqua fredda a coprire il tutto. Fate sobbollire per circa 40/50 minuti. Filtrate, fate raffreddare e riponete il fumetto in frigo fino al momento di servirvene. Se volete sapere tutto sui fumetti di pesce e bisque leggete il bellissimo articolo di Maria Pia Bruscia QUI.
Pulite e sfilettate bene le alici fresche come insegna Cristina in questo video realizzato per la Giornata Nazionale delle acciughe secondo il Calendario del Cibo Italiano.Togliete le teste, incidete la pancia estraendo le viscere, aprite l'alice e togliete la lisca centrale e in ultimo la pinna posteriore. Ponete via via le alici così pulite in una pirofila con acqua ghiacciata. Asciugate le alici tamponandole delicatamente con carta assorbente.
via la testa


incido la pancia

tolgo la lisca

voilà!

in acqua ghiacciata

tamponare bene

Mettete le acciughe in un contenitore e fatele marinare per un paio d'ore con un pò del fumetto preparato e il succo di mezzo lime.
In una pentola portate a bollore abbondante acqua POCO salata, (ho aggunto anche all'acqua di cottura un pò di fumetto)
In una padella larga dai bordi alti, preferibilmente in allumino e non antiaderente- fate sciogliere la noce di burro e fate rosolare lo spicchio d'aglio schiacciato. Aggiungete le acciughe sott'olio e farle sciogliere poi aggiungete  il fumetto, le acciughe fresche tagliate a pezzetti e la colatura di alici. 
Prima di aggiungere le acciughe, prendete un poco del burro fuso insaporito con l'aglio per tostare il pangrattato, regolate di sale e pepe nero macinato al momento, una volta pronto (deve diventare bello dorato) spegnete la fiamma ed aggiungete la scorza grattugiata di lime.
Riporto una nota di Cristina: volendo le acciughe fresche si potrebbero lasciare quasi spappolare per avere un effetto ancora più cremoso, in ogni caso l'importante è lasciare il sughetto  ben fluido in modo che la pasta lo assorba bene ma rimanga al contempo umida.
Coprite e fate cuocere 5 minuti, aggiungendo del fumetto se occorre, il sugo deve essere abbastanza liquido per consentire la mantecatura con la pasta. 

Mentre il condimento cuoce, buttate gli spaghetti e scolateli 4-5 minuti prima del tempo di cottura, devono essere piuttosto al dente e terminare la cottura in padella, mantecando nel sugo.
Scolate la pasta dalla pentola con delle pinze o un forchettone e mettetela direttamente nella padella col sugo. 
 Per una mantecatura corretta, seguite i consigli di Greta in questo bellissimo articolo.
Una volta pronti, impiattate e servite cospargendo all'ultimo col pangrattato precedentemente preparato.


Umilmente :) partecipo all'MTC n. 67 dedicato alle paste col pesce:


Brodetto di pesce con passatelli


Una delle cose che mi sono rimaste più impresse del corso di scrittura tenuto dalla mitica Alessandra Van Pelt Gennaro  durante l'ultimo Raduno MiTiCo, è stato il suo consiglio di avere sempre bene in mente a chi si vuole rivolgere il nostro scritto.
Volendo mettere in pratica un pò di questa teoria, ho deciso di provare a scrivere questo post come una lettera diretta ad Annamaria :) aspettando con trepidazione il suo giudizio e le correzioni con biro rossa della Van Pelt :))

Cara Annamaria,
innanzitutto, buon compleanno! E' stato per caso che, cercando in rete qualche tua foto, ho visto che sei nata oggi, e che oltretutto oggi compi i tuoi primi, splendidi, 50 anni :)!
Non ci conosciamo di persona, ma ho avuto modo di imparare molto di te leggendo i tuoi post e le tue meravigliose ricette.
Le storie che racconti, i dialoghi di A-gata e Pina sono tanto piacevoli quanto profondi, perchè nascondono fra le righe significati e messaggi importanti, che parlano della tua sensibilità, della tua fantasia e del tuo talento, gli stessi che ritrovo ogni volta nelle tue ricette. 
Contrariamente a te, io non scrivo molto di me nei miei post, anzi, per dirla tutta, non scrivo molto e basta.  Preferisco lasciar parlare i disegni o le ricette, e che ognuno ci legga quel che preferisce.
Oggi per te farò una piccola eccezione.
Perchè per questa sfida n.55 dell'MTChallenge hai proposto una ricetta per me particolare, perchè richiama ricordi ed emozioni della mia infanzia, e che, nel rielaborarla per questa sfida, ha proprio fatto la differenza in un determinato momento della mia vita.
Devi sapere che il brodetto di pesce è sempre stato il piatto forte della vigilia di Natale a casa mia, fin da piccola, anche se io odiavo il pesce e non ne volevo sapere di assaggiarlo.
Mia madre, con grande pazienza e perserveranza, continuava a propinarmelo ogni anno e crescendo, ho cominciato ad apprezzarlo.
Negli anni questo piatto è diventato parte integrante di una serie di consuetudini legate alle preparazione dei festeggiamenti per il Santo Natale a casa Carloni.
Si partiva puntuali l'8 dicembre con l'addobbo dell'albero e con l'altrettanto puntuale disputa fra i miei genitori per scegliere fra l'albero vero e l'albero finto: i primi anni sempre vinta da mio padre con il risultato che la casa si riempiva di un meraviglioso ed intenso profumo di pino. Gli anni successivi fu vinta ripetutamente (e senza possibilità di rimonta) da mia madre e dal suo animo ecologico e profondamente rompicoglioni :). Il profumo di pino sparì, ma non sentimmo più neanche i brontolii di mia madre, e non è poca cosa, credi a me.
Dopo qualche giorno di calma apparente, mia madre iniziava la stesura del menù natalizio: cominciava a scrivere freneticamente su decine di biglietti volanti ogni sorta di portata, rispolverava i ricettari delle sorelle Simili, estorceva a  mio padre, seduto con lampada in faccia, solenne giuramento che sarebbe andato lui, a far la fila dal pescivendolo Brunelli in via Drapperie il giorno dell'antivigilia, con tutto ciò che questo comportava. 
Infatti, davanti a questo negozio storico, nell'altrettanto storico centro di Bologna, la fila per prendere il pesce è sempre stata piuttosto lunga (è il migliore della città, senza dubbio) e sotto Natale ancor di più. E' capitato anche a me, quando ho avuto l'età per prendere l'autobus da sola, di essere scelta per la missione "pesce della Vigilia" ma non mi dispiaceva più di tanto perchè,  nelle mezz'ore passate ad aspettare il mio turno, potevo assistere ad una piccola magia di Natale: l' instaurarsi tra le persone in fila di un certo sentimento di complicità, di appartenenza ad un destino comune :) che rendeva anche piacevole tutto quel tempo speso in piedi al freddo. Ci si raccontava ricette: "e tu il brodetto come lo fai", e "no, da noi solo il baccalà" e "l'aglio non si tocca" ecc, si parlava del tempo, qualcuno prendeva perfino le ordinazioni dei caffè e si staccava dalla fila per portarlo a tutti, ogni tanto volava qualche improperio, rigorosamente in dialetto bolognese. Insomma, una piccola famiglia nata e disfatta nel tempo che ci voleva per arrivare al banco ed uscirne col sacchetto pieno di pesce. 
Il Natale in casa Carloni proseguiva poi con l'abbuffata del giorno di Natale a base di tortellini e bollito misto, con le lasagne di Santo Stefano sbafate con un occchio alla tv che trasmetteva il concerto di Vienna ed infine con la promessa che "l'anno prossimo stiamo più leggeri", ovviamente sempre puntualmente disattesa.
La ricetta che hai proposto, mi ha riportato a rivivere -anche se fuori stagione- quei ricordi e quelle atmosfere che,  anche se so che non torneranno più, rimarranno per sempre parte di me e mi scaldano il cuore nei momenti di difficoltà. 
Momenti come questo che sto vivendo, dove una persona cara sta soffrendo e le cui speranze di guarigione sono incerte quanto è incerta e imprevedibile la mente umana. 
Sabato scorso, come ogni sabato, sono passata a prenderla per pranzare da noi. Dopo aver mangiato,  ho provato a farle preparare qualcosa, lei che ha sempre cucinato volentieri ed è un'ottima cuoca.
Rimettere le mani in pasta, le ha regalato qualche momento di serenità e vederla impastare, mescolare, dosare gli ingredienti, con i gesti che neanche la malattia riesce a toglierti dalla testa perchè ormai sono parte di te, è stato un vero toccasana per tutti. Un momento che ha fatto la differenza sicuramente per lei, quel giorno, e un pò anche per tutti noi perchè ci ha dato la speranza che forse da lì si possa ripartire, dai gesti quotidiani imparati in una vita intera, per farle ritrovare se stessa.
Il gesto di quel giorno è stato per impastare dei passatelli, che ho pensato subito fossero perfetti da proporre con questa zuppa di pesce "alla Carloni".
Ho tolto il Parmigiano e li ho insaporiti con scorza di limone, un poco di fumetto e un buon olio extravergine di oliva, perchè si abbinassero meglio col pesce.
Nella zuppa, ho fatto un paio di varianti alla mia originale, ho tolto il pomodoro ed ho aggiunto qualche spezia in onore della tua città natale, Venezia, di cui le spezie rappresentarono la base della sua ricchezza. Gli spezieri veneziani mescolavano i gusti, studiavano le combinazioni delle varie spezie e divennero i più abili mercanti al mondo, inventando pure il packaging delle spezie, i famosi "sacchetti veneziani" che contenevano miscugli di aromi come pepe nero, zenzero, zafferano, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, coriandolo. Proveniendo da terre avvolte nel mito, le spezie rappresentano sempre qualche cosa di unico e particolare ("species" in latino significa speciale, ricco, di valore).  
Così, oltre al classico pepe nero, ho aggiunto un paio di chiodi di garofano e una noce moscata nel fumetto e  un pizzico di lemongrass nella cottura della zuppa, una spezia che non conoscevo che mi ha portato Alessandra da Singapore e che mi piace molto per la nota fresca e un pò pungente che dà ai piatti, senza coprire il sapore degli altri ingredienti.

Tutto qua, cara Annamaria. Ci volevi tu a farmi "vuotare il sacco" :) ed ispirarmi per fare questa zuppa di pesce che ci è piaciuta moltissimo.

Concludo con la mia solita vignetta: la prima immagine che ho avuto di te, quando ho saputo della tua vittoria, è stata in mezzo alla laguna di Venezia come una bellissima sirena che nuota ed incanta ogni creatura del mare... o del brodetto? :)


Grazie di tutto,
Franci 


BRODETTO DI PESCE
con passatelli
 per 4 persone
1,5 kg circa di pesce
1 scorfano
1 triglia
1 coda di rospo
6/7 moscardini
2 seppie
4/5 calamaretti
1/2 palombo
7/8 gamberi
1/4 di bicchiere aceto balsamico
1 scalogno
1 peperoncino secco
prezzemolo qb
un pizzico di lemongrass (citronella) in polvere
sale e pepe nero al mulinello
 
Per il fumetto
le carcasse dei pesci
1 carota, 1 costa di sedano
1 noce moscata
2 chiodi di garofano
1 foglia di alloro
pepe nero in grani
3 lt di acqua fredda e cubetti di ghiaccio
per i passatelli
300 g di pangrattato 
1 uovo grande
fumetto di pesce qb
scorza di 1/2 limone
sale e pepe nero al mulinello
olio d'oliva extra vergine qb
1 pizzico di noce moscata


Prima di ogni cosa studiamo la bellissima infografica di Dani Pensacuoca
 

Pulite e sciacquate tutto il pesce, tagliate a rondelle le seppie e i calamaretti, togliete il carapace ai gamberi, eviscerate, squamate e sfilettate lo scorfano, la triglia e la coda di rospo e con delle pinzette togliete le lische più sottili dai filetti, poi riponeteli in frigo, coperti con pellicola trasparente.


Preparate il fumetto: in una casseruola capiente scaldate un giro d'olio e rosolate le carcasse dei pesci (teste, lische, code), premendole sul fondo con un cucchiaio.
Aggiungete acqua fredda e qualche cubetto di ghiaccio e portate a bollore. Unite poi la carota, il sedano, e gli odori (alloro, qualche grano di pepe, i chiodi di garofano) e proseguite la cottura fino a che il liquido si sia ristretto di metà. Filtrate e tenete da parte al caldo.
Preparate i passatelli mettendo in una ciotola capiente il pangrattato e la scorza grattugiata di limone, fate un buco al centro e rompetevi l'uovo. Sbattete con una forchetta cominciando ad incorporare il pangrattato, aggiungendo un giro d'olio e un pò di fumetto fino ad ottenere un impasto abbastanza compatto, regolate di sale e pepe e aggiungete la noce moscata. Continuate ad amalgamare con le mani fino a quando il composto non starà insieme. Formate una palla, avvolgetela in pellicola trasparente e riponetela in frigo.

Preparate il brodetto: In un recipiente largo e basso scaldate qualche cucchiaio d'olio extravergine e fate rosolare lo scalogno tritato finemente e il peperoncino frantumato.
Aggiungete i moscardini, le seppie e i calamari, fate rosolare qualche minuto, sfumate con l'aceto balsamico e aggiungete un paio di mestoli di fumetto. Regolate di sale e pepe ed unite il lemongrass.
Cuocete per 5 minuti poi unite la coda di rospo e i gamberi, aggiungendo altro fumetto.
Dopo 10 minuti unite i filetti di triglia e scorfano tagliati a cubetti e i pezzi di palombo.
Proseguite la cottura per altri 5-10 minuti senza mai mescolare, potete al massimo scossare il recipiente.
Formate i passatelli mettendo l'impasto dentro uno schiacciapatate a fori larghi, schiacciate con forza e tagliate i passatelli che escono con un coltello.  Negli ultimi minuti di cottura uniteli al brodetto, aggiungendo un mestolo di fumetto se necessario. Coprite con un coperchio e portare a cottura, ci vorranno giusto due-tre minuti.
Spegnete il fuoco e completate con del prezzemolo fresco tritato al coltello.
Fate riposare un poco il brodetto prima di servirlo, e se ve ne avanza, il giorno dopo è ancora più buono.




 

Tonno agli agrumi e miele









Adoro le sfide mono tematiche: un solo ingrediente su cui sviluppare un’intera ricetta e il solito neurone solitario per ideare qualcosa di convincente, credibile e soprattutto buono.
Quando ho letto che Eleonora e Michael avevano proposto il miele per la sfida n.54 dell’MTChallenge penso di aver creato e disfatto nella mia testa decine di ricette in un paio di giorni.
Sì, lo so, ho un bel casino là dentro :-) In mia difesa posso dire che il miele, a meno che non lo usiate solo per dolcificare una tisana, pur essendo un ingrediente antichissimo, popolare e molto amato non è affatto facile da utilizzare in cucina: ha una struttura che rispetto agli altri zuccheri cambia il comportamento dell’impasto sia nella lavorazione che in cottura, occorre un ottimo palato per saperlo abbinare nelle ricette salate, ed in generale bisogna conoscerlo e capire come usarlo. Una sfida meravigliosa, come tutte quelle in cui c’è da imparare.
Ringrazio la Redazione dell’MTChallenge per i post tecnici che ci ha regalato in questi giorni, che hanno diradato non poco la nebbia che avvolge il neurone :-)) ed Ele&Mic per aver proposto questa sfida nella sfida. Dott Mayers, sei la new entry più gradita da tanto tempo a questa parte e non potevamo sperare di meglio. Ele: non potevi scegliere compagno migliore per affiancarti nelle tue avventure culinarie, insieme siete una delle coppie più belle del web (e anche più pericolose ehehehehe :-)
Spero Michael non se ne abbia a male se l’ho trasformato in ape, ma il collegamento fra Mayers e Maia  è stato istantaneo e irresistibile :-)

Questa ricetta è nata così: sono partita assaggiando un miele agli agrumi di cui mi sono subito innamorata.

E non so perché all’assaggio ho deciso che sarebbe stata una ricetta salata, di pesce per la precisione.
Mi piace molto il pesce e mi piace molto condirlo con delle emulsioni con limone, lime o altri agrumi.
Quando ho visto dal pescivendolo un bel trancio di tonno fresco ho pensato che avevo trovato come chiudere il cerchio.
Il tonno avrebbe marinato nel miele di agrumi, ne avrei rinforzato il meraviglioso profumo e sapore con un mix di succhi di agrumi, avrei aggiunto un buon olio extravergine e un poco di salsa di soia per dargli un twist di sapore.
Una panatura croccante insaporita con erbe e scorze grattugiate di agrumi avrebbe dato una bella nota finale al piatto.
Per concludere, visto che in cucina non si butta via niente, avrei ridotto la marinata, riutilizzandola come salsa di condimento del piatto finale.
 Tout simplement.. :-)


Tonno agli agrumi e miele 
Per 2 persone
400 g circa di tonno fresco in 2 fette
*
Per la marinata 
2 cucchiai di miele di agrumi
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di salsa di soia
il succo di 1/2 limone bio
il succo di 1/2 arancia bio
due fili di erba cipollina tagliuzzati
pepe nero in grani
*
Per la panatura  
200 g di pane grattugiato 
la scorza grattugiata di mezzo limone e mezza arancia bio
1 cucchiaio di mix di erbette tritate (salvia, timo, rosmarino) 
3  cucchiai di semi di sesamo
Sale e pepe q.b.


La sera prima preparate la marinata in cui il tonno dovrà insaporirsi per 1 notte.
Mettete il miele in una ciotolina di vetro leggermente unta (in modo che travasandolo non ne sprecherete -Ele&Mic docet) e scaldatelo a bagnomaria fino a che non diventerà fluido.
Unite il miele e tutti gli ingredienti della marinata in un sacchetto di plastica per alimenti o in una ciotola, aggiungete il tonno e ricopritelo bene in ogni lato. Ponetelo in frigo.
Il giorno dopo scolate il tonno dalla marinata, filtratela e fatela ridurre della metà a fuoco medio.  Tamponate leggermente il tonno con carta assorbente e passatelo nella panatura.
In una padella scaldate un paio di cucchiai di olio evo e fate rosolare il tonno per 3-4 minuti girandolo un paio di volte. L'interno dovrà restare rosato.
Mettete sul fondo del piatto da portata un paio di cucchiai di riduzione della marinata e appoggiatevi sopra il tonno. Guarnite con qualche filo di erba cipollina e servite.

Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge n. 54 di Eleonora Colagrosso Dufresne e Michael Meyers, dedicato al miele!
Ancora grazie di cuore ragazzi.

gli sfidanti

Crostoni di sgombro con salsa al rosmarino e pepe rosa

Questa ricetta l'ho vista su Cucina Moderna di qualche mese fa.
Un numero interamente dedicato al pesce, in particolare ad acciughe, aringhe, sgombri, sarde, e compagnia varia.
Subito mi è venuta in mente Sara, del blog l'Eleganza del Polpo, che partecipa alla raccolta "Un' acciuga al giorno" del blog Poverimabelliebuoni della durata di un anno esatto (!), impresa storica e veramente lodevole per impegno. 
Mi sono ripromessa di farle avere la rivista la prossima volta che ci vedremo, sicuramente lei saprà sfruttarla meglio di quanto possa fare io.. 
Intanto ho rifatto questa ricetta con lo sgombro, che non c'entra niente con le acciughe ma è comunque uno di quei pesci poco valutati, cosiddetti "poveri" ma dalle straordinarie proprietà salutari  per il ns organismo e dal gusto unico.
Qui ho apportato una sola variante, l'aggiunta del pepe rosa, che trovo stia molto bene con l'insieme.

Scaloppine di merluzzo con curcuma e limone e fagiolini croccanti

Questo mese bisso all'MTC. 
Mi è così piaciuta la tecnica di Elisa, che non potevo non rifarla.
In più, non ero pienamente soddisfatta della riuscita della mia salsina precedente, troppo asciutta. Perciò ho riprovato.
Questa volta volevo una scaloppina più leggera e fresca, e così ho scelto il merluzzo, per le sue carni compatte e sode, il limone che riesce a dare freschezza come pochi altri ingredienti e una spezia che consiglio vivamente a tutti di utilizzare spesso in cucina, per le sue proprietà benefiche: la curcuma.
Risultato: finalmente una salsina densa, cremosa e vellutata, delicatamente profumata di limone, e dal colore bello solare, proprio come volevo io. URRA'!

Pescatrice alla mediterranea



Oggi è venerdì e quindi… PESCE!! (non è obbligatorio, eh!)
Al supermercato con i bimbi la tappa obbligata è il banco del pesce, a loro piace mangiarlo ma anche e soprattutto sbirciare il banco , osservare i pesci …e possibilmente toccarli (eh NO!) !!
Guardano tutto: dai sacchetti di vongole lupino ai tranci di pesce spada, in bella mostra con tanto di testa di pesce con spadone,  e immancabilmente cominciano con le richieste:
Mattia 6 anni: “Mamma facciamo l’aragosta?”
Lorenzo 3 anni: “No, prendiamo il pesssiolone con  la spada”
Mattia: “no, allora facciamo il salmone”
Ho dei pargoli modesti e dai gusti semplici.
E arriva la risposta degna della manovra Monti: “Bimbi, prendiamo una bella coda di rospo”.. e loro: “Rossspo: che schifo!”  “non si dice che schifo, si dice non mi piace, eppoi non è un rospo, è UN PESCE ! (in più abbastanza economico)!
E così trascinati via dal banco del pesce verso le casse  con la nostra bella pescatrice (circa 600 gr) nel carrello,  li ho distratti dal “rospo” portandoli nella corsia dei giochi…

Cestini di sogliole al vapore con salsa agli agrumi e pinoli

Ciao a tutti!
Oggi sono tornata al lavoro.. L e da oggi inizierò anche a stare più attenta a tavola (non voglio chiamarla dieta), infatti è con grande tristezza che vi annuncio che l'ago della bilancia si è spostato un'altro pò a destra.. noooo!!! D'altronde per le feste non sono stata certo a guardare... è il minimo che mi potessi aspettare! sigh!
Devo cominciare a tagliare i grassi, i carboidrati, ecc,ecc,ecc...
Almeno ci provo!
Quindi, spinta dall'ago di cui sopra, e dall'invito di Camilla del blog Archcook (vedi sotto) a partecipare al suo contest "Cottura al vapore" ho ideato questa ricettina veramente super-leggera, in cui l'unico grasso inserito è un pò d'olio d'oliva, a crudo! Meglio di così..

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...