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Soufflé tricolore con salsa al pomodoro piccante


Questa ricetta è nata per "colpa" della Gennaro :-) e della mia innata propensione all'acquisto.
Il mercato orientale di Genova è un posto che per una "manibucate" come me non va bene, non va assolutamente bene :-)) 
Prova ne è che il titolare del banchetto delle spezie dopo il mio passaggio si è fiondato in agenzia viaggi e attualmente è ai Caraibi, e non si sa per quanto ancora.. :-))
Scherzi a parte, un fondo di verità c'è, a parte l'esborso: ho fatto incetta di "polverine magiche" e molto, molto colorate che mi hanno dato l'idea per questo soufflé tricolore e un mix piccante che ho utilizzato per la salsa. Polveri innocue, ovviamente: pomodoro, spinaci e curcuma che hanno colorato i tre strati di questo soufflé. Per la base, ho fatto praticamente un puré di patate :-) seguendo ovviamente la ricetta di Fabiana, che ha proposto la ricetta del soufflé dello Chef Cyril Lignac per questa sfida n.37 dell'MTChallenge.
La salsa non poteva che essere piccante: adoro i gusti forti eppoi sono ancora sotto l'influsso di CorradoT e delle sue elucubrazioni sugli ingredienti afrodisiaci :-). Ma il tocco speciale me l'ha dato Fabiana. Ricordate il suo post su Blumenthal ai tempi della sfida del chili? Ci fu un passaggio che mi colpì moltissimo e mi riproposi di provarlo alla prima occasione: utilizzare i rametti dei pomodori in infusione per estrarne tutto il sapore e l'aroma. Io non li ho usati in infusione, ma come ingrdiente del brodo che ho utilizzato per la salsa.Che fantasia, eh? :-)
Comunque, ho ottenuto il risultato che cercavo: una salsa di carattere che esaltasse ma non coprisse i sapori dei tre strati, aromatizzati con le polveri e con la base neutra di patate.
Altro esperimento è stata la cottura: ho voluto provare la cottura senza forno, come proposto da un altro grande chef francese : Thierry Marx di cui potete vedere il procedimento qui.
Io ho fatto una piccola variazione ed ho costruito una piccola "camera calda" coprendo interamente la padella dove ho fatto cuocere i soufflé con alluminio. Risulato: tecnica sicuramente interessante ma (per me) da perfezionare ancora (in fondo alcune considerazioni).

Soufflé di gamberi al cognac con parmigiano e salsa Sangria

Fabiana ha vinto l'MTC sullo strudel. E chi ne dubitava dopo aver visto il suo strucolo tatuato? La nostra Signora di Tagli e Intagli padroneggia con i coltelli meglio di un lanciatore da circo, ha un talento in cucina che fra gabbie, buche e cotture alternative ci lascia tutti i mesi a bocca aperta. Questo mese ci ha voluto regalare un viaggio in Francia su una nuvola di bontà. Col suo soufflé ci ha regalato un "magic moment" che parte dal primo assaggio e non finisce se non dopo aver grattato fino all'ultima soffice briciola.
Mi sono sentita leggera come una piuma, nonostante le millanta calorie che contiene questo leggerissimo composto e mi è partito il film di Fabiana in rotta verso la Francia.. :-)

 
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