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Rainbow orzo salad per il Club del 27!





Rieccoci al consueto appuntamento con il Club del 27!
Nonostante il tempo dica che siamo a novembre, il calendario segna fine maggio il che vuol dire che manca poco alla prova costume!
spaventate?
terrorizzate?
demoralizzate?
Su col morale, vi dimostreremo che l'equazione cibi light=tristezza è sbagliata!
Questo mese al Club del 27 vi proponiamo una carrellata di ricette leggere, gustose, colorate e originali.. e la prova costume non sarà più un incubo!
Io il mio costume l'ho  comprato, colorato e vivace come piace a me! :-) vediamo di entrarci dentro :))


Obiettivo sirena :-) come rappresentanto nel meraviglioso banner di Mai Esteve!


Ho rifatto la Rainbow orzo salad, un tripudio di gusto e di colori e si prepara in pochissimo tempo.


 Per 4 persone

150 g di orzo pasta
(sarebbero i risoni, io ho usato il farro ma anche l'orzo va bene)
3/4 peperoni (meglio di diverso colore)
2 cipolle medie rosse
10/15 pomodorini tipo Pachino
200 g di formaggio feta
5/6 foglie fresche di basilico
sale, pepe e olio evo q.b.

Accendete il forno a 180°C, lavate i peperoni, togliete i semi e tagliateli in falde. Sbucciate le cipolle e tagliatele in spicchi. Disponete la verdura su una teglia foderata di carta forno e irrorate con olio evo.
Cuocete per circa 25/30  minuti aggiungendo i pomodorini lavati, asciugati e tagliati a metà per gli ultimi 5/10 minuti.
Nel frattempo cuocete l'orzo/farro in abbondante acqua salata. Raffreddate scolando l'orzo sotto un getto di acqua fredda e continuate a scolare bene. Trasferite in una ciotola capiente, aggiungete le verdure (i peperoni tagliateli a pezzetti) condite con altro olio, la feta sbriciolata e il basilico fresco.
Si mantiene in frigorifero per un paio di giorni.




Gemelle diverse, due tortillas per l'Mtc



Tutto ha una fine, le cose belle come le cose brutte. In entrambi i casi, bisogna saperle lasciare andare.
Per le brutte, non c’è problema :-) ma per le belle… ah! (sospiro) per le belle, quando sono così belle che il solo pensiero di non averle più è così straziante che non il cervello non può formularlo. Così difficile che bisogna trovare un modo per farle restare :)
Allora si trova il modo di trasformarle, cambiarle, modificarle. Così, restano.
Cambiano nome, fattezze, immagine, ma nel profondo sono sempre loro, le cose belle.
E’ un po’ quello che sta succedendo all’Mtchallenge: un ciclo sta per finire, i motivi li ha spiegati Alessandra chiaramente.
Ma l’Mtchallenge è così bello, una delle cose più belle che sia mai capitata a molti di noi, che menomale che Ale ha trovato un modo per non farlo finire o almeno, lo farà finire per come lo conosciamo, ma solo per dare il via ad un nuovo inizio.
Insomma, tutta stà pippa per dirvi che questa è l’ultima sfida dell’Mtchallenge “vecchio”, quella che chiuderà il cerchio.
E sono contenta, commossa ed entusiasta allo stesso tempo (come faccio, boh :-P)  che sia la sfida della Mai. Di #quelgrangeniodellamai, che ha proposto la tortilla di patate, quella stessa tortilla che aprì le danze nel lontano 2010 con la sfida n.1 .


E' come un cerchio che si chiude, ed è buffo che anche la padella, uno uno degli elementi imprescindibili della ricetta della sfida, sia poi un cerchio. 
Un cerchio che si chiude e racchiude l'uovo fritto, che fu la ricetta/non-ricetta della sfida #zero dell'MTChallenge. Perchè tutto torna, come le ballerine e la minigonna. Il futuro che impara dal passato.
Ecco, sono partita da questo per le mie due proposte di tortilla, una classica seguendo la ricetta tradizionale proposta da Mai  a cui ho aggiunto Parmigiano e noce moscata, due ingredienti classici che adoro e che sono molto usati nella cucina bolognese, e l’altra reinterpretata da me, per la quale ho mantenuto sempre e solo i 5 ingredienti, sempre in padella ma dove l'uovo è finito al centro e fritto, mentre la patata e la cipolla si sono mescolati per racchiuderlo.

Ma iniziamo con la classica



TORTILLA DI PATATE TRADIZIONALE
di Mai Esteve - Il colore della curcuma
per una padella di 20 cm di diametro
600 g di patate
1 cipolla dorata piccola
5 uova
sale
olio
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato (aggiunta mia)
una generosa grattata di noce moscata (aggiunta mia)

Pelate e tagliate a tocchetti irregolari le patate, fatele rosolare in una padella con un pò d'olio evo, aggiungete poi la cipolla tagliata finemente e fate rosolare bene tutto mescolando spesso, regolate di sale e spegnete.
In una ciotola sbattete le uova, aggiuntete sale, il Parmigiano e la noce moscata grattugiata. Mescolate bene ed unite le patate e cipolla saltate. Mescolate ancora per amalgamare il tutto.
Fate cuocere in padella ben unta d'olio a fuoco basso, la tortilla non si deve attaccare nè bruciare. Fate cuocere qualche minuto poi girate la tortilla, Mai consiglia l'uso di un piatto bagnato dello stesso diametro della padella. Basta rovesciarci sopra la tortilla e farla scivolare di nuovo dentro la padella per ultimarne la cottura.
Attenzione a non cuocerla troppo, dentro dovrebbe rimanere morbida o, come dice Mai, "bavosa" :-)
Spegnete e servite.

LA TORTILLA DIVERSA


Per una padella da 20 cm diametro
600 g di patate già lessate
olio evo
sale fino
pepe nero
1 cipolla dorata piccola
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 pezzetto di radice di curcuma fresca bio
3 uova + 1 uovo

Schiacciate le patate lessate ed amalgamatele alla cipolla tritata finemente.
Aggiungete le tre uova, regolate di sale e pepe, aggiuntete la curcuma in polvere e mescolate bene.
In una padella scaldate un poco d'olio ponete al centro un cerchio di alluminio e versate il composto tutto attorno.

Fate cuocere da entrambi i lati, facendo attenzione al momento di girarla: togliete il cerchio di metallo e fatela scivolare delicatamente su un piatto bagnato. Appoggiatevi sopra la padella capovolta e con un gesto deciso ribaltate il tutto. Rompete l'uovo nel centro del buco e portate a cottura. L'ideale sarebbe che l'uovo fritto centrale sia cotto ma ancora morbido.
In ultimo, grattugiatevi sopra la curcuma fresca e servite subito.


Con queste ricette partecipo all'Mtchallenge #72 di Mai!


Sartù bianco di pollo al curry con polpettine di melanzana




Marina ha vinto la sfida MTChallenge sulle terrine e col testimone in mano è corsa a Napoli, proponendo un classico della cucina partenopea: il Sartù
Il sartù è un timballo della tradizione napoletana che risale al XVIII secolo.
Anche se il riso arrivò a Napoli dalla Spagna già dal XIV era considerato cibo povero e poco gustoso, tanto da essere rinominato "sciaquapanza" e consumato in casi di malattie gastriche o intestinali.
Quando alla corte dei Borbone arrivarono i cuochi francesi (i Monsù) e crearono il sartù aggiungendo al riso ogni bendidio, il riso passò dalle tavole nobili a quelle borghesi e diventò un piatto della tradizone popolare, amato da tutti.
Dell'iniziale diffidenza dei napoletani verso il riso e di come poi il sartù naque e conquistò tutti ne parla Annalena Bortoli in questo bellissimo articolo che vi consiglio di leggere. Tutto il resto è noia :))
Per la realizzazione del sartù invece, leggete questo post magistrale, la nostra Mademoiselle Marina ci svela tutti i segreti per un sartù perfetto e ci insegna, come una maestra fa con i suoi scolari, tutti i passaggi e le accortezze da seguire per ottenere un sartù meravigliosamente croccante fuori e morbido dentro... grazie Maestra!! :))))
 L'idea iniziale era di riempire il mio sartù con ingredienti tipici di Bologna, la mia città, alla faccia dell'originalità :)) poi ho cambiato idea.
Sono andata verso oriente e nel sartù ho messo del pollo al curry con bambù e scalogni, cotto nel latte di cocco. Le polpettine come da regolamento le ho fatte di melanzana condendo poi il tutto con una salsa realizzata con il fondo di cottura del pollo insaporito dalla salsa di soia.
 Ho usato uno stampo da budino, con delle belle scanalature che mi hanno fatto subito pensare ad un riso bicolore, che ho cercato di ottenere unendo della curcuma in polvera ad una metà del riso.
Ed ecco il mio
SARTU' BIANCO DI POLLO AL CURRY CON POLPETTINE DI MELANZANA

Per il riso
500 g riso arborio
3 uova grandi
100 g di mandorle
1 cm di zenzero fresco
sale grosso
acqua bollente
1 cucchiaino di curcuma in polvere
Per il ripieno
200 g di coscia di pollo disossata
150 g di bambu
1 bicchiere di aceto di mele
200 ml di latte di cocco
3 scalogni
1 cucchiaio raso di curry in polvere
olio evo
sale pepe nero
Per le polpette
1 melanzana media
100 g di parmigiano
100 g di pan grattato
sale e pepe
prezzemolo qb
1 uovo
Per la salsa di accompagnamento
20 g di burro
20 g di farina
il fondo di cottura del pollo
2-3 cucchiai di salsa di soia

In un tegame dal fondo spesso fate scaldare dell'olio evo con lo zenzero grattugiato. Unite il riso e le mandorle tritate grossolanamente e fate tostare il tutto per qualche minuto.
Aggiungete il sale grosso in fase di rosolatura e portate a 3/4 delle cottura aggiungendo poco a poco acqua bollente.
Mantecate a fiamma spenta con il parmigiano e un paio di cucchiai di olio evo.
Dividete il riso ottenuto in due parti ed in una aggiungete un cucchiaio raso di curcuma in polvere. Fatelo intiepidire ed unite le uova precedentemente sbattute. Tenete da parte.



Preparate le polpettine di melanzane
Lavate la melanzana e praticate qualche taglio nella buccia. Fatela cuocere in forno avvolta da alluminio (180°C per una mezz'ora sono sufficienti, controllate però con una forchetta: se affonda bene è cotta) Lasciate intiepidire e tagliatela a metà. Scavate la polpa e mettetela in una ciotola. Frullatela con un frullatore ad immersione, regolate di sale e pepe, unite il prezzemolo, l'uovo, il parmigiano e tanto pan grattato da ottenere un composto lavorabile e compatto.
Formate delle piccole polpettine, rotolatele nel pangrattato e rosolatele in padella dove avrete scaldato un generoso giro di olio evo.

Preparate il pollo al curry
Teagliate il pollo in cubetti o striscioline ed infarinatelo bene.
Rosolatelo in olio evo,  aggiungete gli scalogni affettati e il bambù precedentemente sbollentato nell'aceto e acqua per qualche minuto, e fate rosolare bene. Regolate di sale e pepe ed aggiungete il curry e il latte di cocco.
Coprite e fate cuocere 10-15 minuti.
Scolate il pollo ricavandone il liquido di cottura che servirà per la salsa.
Mettete il pollo (con scalogni e bambù) in una ciotola e fatelo raffreddare.
In una padella fate sciogliere il burro, fatelo schiumare e quando la schiuma diminiuisce aggiungete la farina tutta in una volta. Mescolate e pian piano aggiungete il fondo di cottura del pollo.
Cuocete per 10 minuti circa mescolando sempre e aggiungendo a piacere qualche cucchiaio di salsa di soia.

Imburrate bene uno stampo tronco conico o da budino, cospargetelo bene di pangrattato.
Foderate fondo e pareti con il riso, di uno spessore di circa 1 cm.
Io ho giocato con la forma dello stampo da budino, riempiendo le scanalature alternando riso giallo e riso bianco.
Mettete un pò di pollo al curry, qualche polpettina e coprite con uno strato di riso, ripetete con altro ripieno e altre polpettine. Chiudete con il riso.
Cuocete a forno statico a 180°C per circa 50 minuti (regolatevi col vortro forno)



Servite con la salsa preparata e tenuta in caldo.




























Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di Aprile dedicato al Sartù


Home is where your burger is.. My Emilia-Romagna Burger


Finalmente la vittoria dell'Arianna Mazzetta del blog Saparunda's Kitchen!! e con un piatto di linguine che resusciterebbe un morto.
La Mazzetta, da abile Chef, per questa sfida MTChallenge n. 49  ha proposto una ricetta facile solo in apparenza: in vero American Hamburger, quello fatto in casa con pane fresco, salse preparate al momento, condimenti e contorno, tutto rigorosamente fresco e home made.
Finalmente una sfida che ci riporta negli Stati Uniti, seguendo il profumo del piatto più famoso, più amato ma  anche (e spesso a torto) più bistrattato.
Questo mese abbiamo quindi la possibilità di dimostrare che la cucina a stelle e strisce non solo ha radici profonde, antiche e merita più rispetto, ma anche e soprattutto che l'hamburger, quello fatto bene, ha bisogno di cura ed attenzione, abilità e conoscenze culinarie di livello.
Da un pò di tempo è di moda l' "hamburger gourmet", col quale si sono cimentati i migliori Chef (un nome per tutti: Bottura) e che, rispetto al più popolare panino di Mc Donald's, è composto da ingredienti di qualità, del territorio, spesso IGP o di qualche consorzio Slow Food.
Ciò mi ha dato l'aggancio per proporre la mia verisone "emilianoromagnola", un hamburger che avesse i profumi e i sapori degli ingredienti della mia regione, con la benedizione della Mazzetta :-)).
Home is where your burger is.. 


Nel mio hamburger ho messo:

- per il panino ho seguito la ricetta di Arianna ma ho utilizzato solo strutto e in maggiori quantità :-) ed ho insaporito la superficie con della salamoia bolognese (mix aromatico composto da sale, rosmarino, salvia, pepe nero), come la nostra crescente.
-per l'hamburger ho scelto i tagli di carne che uso per il ragù bolognese : scanello, pancetta e gambuccio di prosciutto: considerato che lo scanello è un taglio piuttosto magro, e che il "patty" perfetto deve avere almeno il 30-40% di grassi, l'ho bilanciato con della pancetta e del gambuccio, che oltre ai grassi gli hanno conferito un extra-sapore meraviglioso.
-il condimento sono delle foglie rucola e degli scalogni sott'olio affettati (tipici  Romagnoli)
-la salsa è una barbecue all'aceto balsamico, ribattezzata BologneseBalsamicBarbeQue Sauce
-completa il tutto immancabile la presenza del Parmigiano Reggiano, sotto forma di disco.
-contorno: le patate fritte metodo Bertuzzi, cotte partendo dall' olio freddo, una vera rivelazione!!

Ed ecco qui il mio:

EMILIA-ROMAGNA BURGER
con patatine fritte da olio freddo
per 4 persone

Crescenta Bun
per 4 panini
250 g farina (metà 00 e metà Manitoba)
100 g di strutto
5 g di sale fino
7 g di lievito di birra
100 g di latte tiepido
olio evo e salamoia bolognese per la superficie
Scalogno sott'olio fatto in casa (da mio marito)
ricetta praticamente identica QUI dalla mitca Sabri
50 g di rucola
Disco di Parmigiano Reggiano e pepe nero
100 g di Parmigiano Reggiano finemente grattugiato
Pepe nero al mulinello
Salsa BologneseBalsamicBarbeQue al balsamico
100 ml di aceto balsamico
1 cucchiaio di miele
1 noce moscata
2 chiodi di garofano
200 g di passata di pomodoro
2 cucchiai di salsa Worchester
2 cucchiai di senape
1 cucchiaino di paprika forte
sale fino

Polpetta "patty" di carne (circa 160 g a persona)
400 g di scanello di manzo macinato
120 g di pancetta macinata
120 g di gambuccio di prosciutto macinato
Patatine fritte da olio freddo
1 kg di patatine fritte
1,5 litri d'olio per friggere
10 spicchi d'aglio
erbe aromatiche (io: alloro, rosmarino e salvia)


Note:
Polpetta: fatevi aiutare dal macellaio per la scelta delle carni migliori e fatevela macinare al momento. Trasportate la carne subito a casa, cercando di mantenere la temperatura di frigo. Potete preparare e modellare le polpette in anticipo e anche congelarle all'occorrenza. 
Scalogno sott'olio: è un sott'olio cotto precedentemente però nell'aceto, quindi assomiglia come contrasto un poco al classico cetriolino che mettono nel ancor più classico hamburger. Potete però sostituirlo anche con dello scalogno affettato sottilmente e rosolato brevemente in padella con un filo d'olio d'oliva.

Per i buns ho seguito la ricetta di Arianna, ho usato solo strutto aumentandolo come scritto sopra, per il resto tutto uguale, leggete il procedimento QUI.


Per le patatine fritte da olio freddo, ricetta di Nigella Lawson raccontata dalla mitica Bertuzzi, QUI

Per la salsa BBBQ (che potrete fare anche uno-due giorni prima):
in un pentolino unire l'aceto, il miele la noce moscata e i chiodi di garofano, far ridurre a fuoco medio della metà poi spegnete e tenete da parte.
In un pentolino fate cuocere a fuoco bassissimo lo scalogno tagliato sottile con olio evo fino a che non sarà morbido, unite la passata e tutti gli altri ingredienti e fate cuocere per 10-15 minuti.
Aggiungete alla salsa la riduzione di aceto balsamico, filtrandola con un colino.
Cuocete ancora per un paio di minuti poi fate raffreddare e tenete in frigo in un recipiente ermetico o in un barattolo.

Per la polpetta: mescolate i tre macinati e formate le polpette con l'aiuto di un coppa pasta, senza salare. Riponete in frigo fino al momento della cottura.
Scaldate bene la piastra, la padella o una bistecchiera, deve essere molto calda, salate la polpetta e fatela cuocere per circa 4-5 minuti, girandola ogni minuto. L'interno deve rimanere rosato e succoso, non schiacciatela durante la cottura altrimenti i succhi della carne escono rendendola dura e secca.

Affettate gli scalogni sott'olio, lavate ed asciugate la rucola.

Per i dischi di Parmigiano, scaldate a fuoco vivace una padella antiaderente, quando è ben calda ponete al centro un coppapasta di metallo e cospargete l'interno con il Parmigiano grattugiato, aggiungete una macinata di pepe nero e fatelo sciogliere. Spostatevi dal fuoco e fate intiepidire un poco, si staccherà facilmente sia dalla padella che dal coppa pasta. Ripetete l'operazione per gli altri dischi.

Tagliate i buns a metà e grigliate brevemente sulla piastra.

Componete gli hamburger:

Mettete il bun, adagiatevi la polpetta, spalmatevi sopra una generosa dose di salsa BBBQ, coprite con la rucola, appoggiatevi sopra il disco di Parmigiano poi gli scalogni affettati, Chiudete con l'altra metà del bun. Servite subito!!

Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di Giugno, dedicato all'American Hamburger!


Torta salata con agretti, pimientos choriceros e ricotta fatta in casa


Ringrazio ogni giorno di aver incontrato l'MTC perchè al di là della sfida in sè, le persone che lo compongono sono veramente persone speciali, oltre che cuoche di grandissimo talento e generosità.
Dalla Community alla Redazione, l'amicizia, il sostegno, l'empatia che caratterizza questo gruppo è qualcosa di veramente raro e di cui far tesoro.
L'emblema di tutto questo, lasciatemelo dire, è quell'uragano di simpatia e vitalità della Flavia, meglio nota come Elisa Baker del blog Cuocicucidici, vincitrice a mani basse dell'MTC più goloso della storia, con i suoi meravigliosi Baci degli Sposi.
Data la sua serietà, competenza e passione per la cucina, ha voluto dedicare questa sfida ad una preparazione base: la pasta brisée. Ma non una a caso, quella perfetta e meravigliosa del Maestro Michel Roux senior. Noterete che la ricetta del Maestro prevede l'uso dell'uovo, che normalmente non si utilizza nella pasta brisée.
Pertanto per questa preparazione abbiamo chiesto aiuto alle nostre amiche galline, "sacrificando" un loro prezioso uovo (e futuro pennuto) per la nostra brisèe :-D e per l'occasione ho mandato Flavia dal parrucchiere per farsi un bel frisé :-))
Nella mia brisée ho sostituito parte della farina 00 con farina integrale, per dare un pò di gusto rustico che facesse contrasto col gusto delicato della ricotta fatta in casa. Ogni tanto entro i questi tunnel dei formaggi home made ed è difficile uscirne :-) 
La ricotta in realtà si fa col siero di latte residuo da altre preparazioni di formaggi (da qui il nome "ri-cotta") dove il siero viene riscaldato e cagliato. Io sono partita invece dal latte, a cui ho aggiunto una parte di panna  una consistenza più morbida e un gusto più ricco..
Io ho deciso di fare di testa mia, e studiando un pò ho messo a punto la ricetta qui sotto. Viene un formaggio con un sapore meraviglioso, fresco, morbido e utilizzabile in mille modi, sia in ricette salate che dolci.
A tanta delicatezza ho abbinato dei meravigliosi e saporiti pimientos choriceros, dei peperoni essiccati, tipici spagnoli, che mi regalò Mai Esteve in occasione dell'ultimo raduno in Masonshire ad Ottobre. Aspettavo il momento giusto per utilizzarli in una ricetta speciale. 
Flavia ha da poco raccontato in un post uno di questi meravigliosi raduni, dove oltre a lavorare in modo indefesso :-) ehm.. si condividono momenti di puro divertimento e felicità oltre a mangiate memorabili.
E proprio in ricordo di quelle giornate, ho voluto mettere nel ripieno degli ingredienti speciali. 
In onore della primavera che sta arrivando, ho completato con degli agretti insaporiti con timo fresco scorza di limone. 

Et voilà:
 Torta salata con agretti, pimientos choriceros e ricotta fatta in casa

Per la pasta brisée
170 g farina 00
  80 g farina integrale
150 g di burro 
1 uovo
1 cucchiaino di sale fino
1 pizzico di zucchero
1 cucchiaio di latte freddo

Per la ricotta (ne otterrete circa 350-370 g)
1 litro di latte intero di alta qualità
125 ml di panna fresca
30 ml di succo di limone filtrato
1/2 cucchiaino di sale fino

Per il ripieno
350 g di ricotta (vedi sopra)
1 uovo
50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato + 1 cucchiaio
4 pimientos choriceros (o in alternativa, dei peperoni rossi essiccati)
300 g di agretti (da pulire) + tanta santa pazienza
2-3 rametti di timo fresco
scorza grattugiata di mezzo limone
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale e pepe nero q.b.

Da fare in anticipo:
La ricotta: In una casseruola capiente unite il latte, la panna, il sale e il limone. Mescolate bene e con l'aiuto di un termometro portate a 88 ° C mescolando di tanto in tanto.
Quando il latte arriverà verso i 73-76° C comincerete a notare la formazione di piccoli fiocchi di latte che aumenteranno e diventeranno sempre più densi man mano che la temperatura crescerà, galleggiando in superficie e sotto rimarrà il siero.Arrivati agli 88 °C spegnete e spostate la pentola.
Con una ramina, portate delicatamente i fiocchi verso il centro della pentola poi lasciate riposare per circa 15 minuti. Trasferite la ricotta sopra ad un colino a maglie fitte (eventualmente rivestito con garza) posto sopra ad una ciotola e lasciate colare il siero completamente. Noterete che la ricotta si addenserà man mano che si raffredda. Trasferitela poi in uno stampo apposito, di quelli forati e riponete in frigo qualche ora o meglio tutta la notte perchè perda tutto il siero. 
Se non avete lo stampo apposito, potete lasciare la ricotta a scolare dentro il colino sempre appoggiato sulla ciotola.


I pimentos (o peperoni secchi): Riempite una piccola casseruola con dell'acqua, aggiungete due dita di aceto bianco e una manciata di sale grosso. Portate ad ebollizione. Spegnete e tuffatevi i pimientos, coprite e lasciate in
ammollo per un paio d'ore o anche mezza giornata. Quando saranno morbidi togliete i gambi,
tagliateli a metà e togliete i semi e filamenti. Con un coltellino affilato e un pò di attenzione grattate via la polpa staccandola dalla buccia (che non si utilizza). Raccogliete tutta la polpa in una ciotolina e tenete da parte.

Gli agretti: Recitate una preghiera zen, armatevi di una santa, santissima pazienza e pulite gli agretti, togliendo l'estremità con le radici e sciacquandoli molto bene sotto il getto di acqua fredda. In una
pentola portate l'acqua ad ebollizione, salate e tuffatevi gli agretti puliti, cuocendoli per circa 5-10 minuti. Scolateli e fateli raffreddare, immergendoli in una ciotola di acqua ghiacciata.Scolateli ancora e fateli rosolare in padella per qualche minuto con un filo d'olio, l'aglio e le foglioline di timo fresco. Spegnete, togliete l'aglio e cospargete con la scorza grattugiata del limone.


Preparate la brisée setacciando le farine sul piano di lavoro, aggiungete il sale e lo zucchero. Formate una fontana al centro e inserite il burro leggermente ammorbidito tagliato a cubetti e l'uovo. Cominciate ad impastare aggiungendo gradatamente la farina. Quando l'impasto comincierà a formarsi aggiungete il latte freddo e continuate ad impastare.
Per amalgamare al meglio il burro nella farina si una un metodo chiamato fraisage che consiste nell'impastare piccole quantità di impasto schiacciandolo verso l'esterno utlizzando la base del palmo della mano (non il palmo stesso perchè riscalderebbe troppo) come a strofinarlo verso il piano di lavoro. 

Fate riposare la pasta in frigo avvolta in pellicola o dentro ad un contenitore ermetico.

Stendete la pasta nella teglia precedentemente imburrata e infarinata, bucherellate il fondo con una forchetta. Coprietla con un foglio di carta forno, mettete dei pesi sopra (sfere di ceramica, fagioli secchi, riso..) e cuocete in bianco per circa 15-20 minuti 190°C forno statico. 
Rimuovete i pesi, abbassate la temperatura a 170°C  e rimettete in forno per altri 5-10 minuti affinchè si colori anche la base.
Sfornate e tenete da parte.
Preparate il ripieno mescolando la ricotta con l'uovo, aggiungete gli agretti tritati grossolanamente al coltello, aggiungete 30 g del Parmigiano previsto e amalgamate bene. Eventualmente regolate di sale e pepe.
Cospargete il fondo della brisée con i restanti 20 g di Parmigiano e versateci sopra il ripieno di ricotta, livellandolo. 
Cospargete la superficie con pezzetti di polpa di pimientos.
PRONTA PER IL FORNO!

Infornate a 180°C per circa 15-20 minuti. Cospargete la superficie con una spolverata leggera di Parmigiano e rimettete in forno altri 2 minuti.
Servite tiepido.



Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di marzo: 

gli sfidanti















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