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Zuppa di zucca arrostita e ceci croccanti

Torna il Club del 27 per festeggiare l'autunno con il suo ortaggio simbolo: la zucca!

Ortaggio super-versatile, ottimo nelle preparazioni salate come in quelle dolci. Pochissime calorie e tante proprietà benefiche! 

Il Club del 27 propone oggi una miriade di ricette con la zucca, una più buona e originale dell'altra!

Quindi andate subito a sbirciare nella pagina di MTChallenge  dove troverete l'elenco completo!

Io ho rifatto la ricetta di Leila Capuzzo del blog Il Profumo dell'acqua la zuppa di zucca arrostita e ceci croccanti. Una vera delizia, la zucca dà il meglio di sè in forno, leggermente abbrustolita poi accomapganata con ceci croccanti e speziati è stata una bellissima scoperta!  grazie Leila!


Per 6 persone

1.5 kg di zucca 

1 cipolla rossa 

1 testa di aglio 

½ cucchiaino di cannella 

1 peperoncino rosso (facoltativo)

2 cucchiai di olio di oliva

1.5 l di brodo vegetale o acqua

sale e pepe

1 lattina di ceci scolati

2 cucchiaini di paprika anche affumicata

1 cucchiaino di cumino

1 pizzico di pepe di cayenna

sale e pepe

3 cucchiai di olio di oliva

1 vasetto di yogurt al cocco o al naturale  (io non l’ho messo)

6 cucchiai di prezzemolo tritato grossolanamente

 


                                                          

Preriscaldate il forno a 200 °C. Sbucciate e tagliate la zucca in cubetti (oppure anche a fette con la buccia che toglierete molto più facilmente una volta cotta). 

Sbucciate e tagliate la cipolla a metà. Irrorate le verdure con l’olio di oliva e mescolatele fino ad ungerle uniformemente. Tagliate la parte superiore dell’aglio in modo che gli spicchi siano leggermente esposti. Avvolgetelo in un foglio di carta forno o stagnola e mettetelo in una teglia da forno insieme alla zucca e alla cipolla rossa. 

Cuocete il tutto nel forno per 40 minuti, togliendo l’aglio dopo 30 minuti di cottura, fino a quando i bordi della zucca non cominciano a diventare dorati. Lasciate raffreddare per 10 minuti.

In una casseruola grande mettete la verdura arrostita, 4 spicchi della testa di aglio cotta, il peperoncino (se l’avete usato) e la cannella, aggiungete il brodo vegetale, un pizzico di sale e pepe e fate sobbollire dolcemente per 15 minuti.

Nel frattempo in una piccola teglia mettete i ceci con le spezie il sale e il pepe, condite con l’olio di oliva e mescolate bene. Fateli arrostire in forno per 15-20 minuti, a 180-200°C finché non sono dorati e croccanti.

Togliete la zuppa dal fuoco.

Utilizzando un frullatore o meglio ancora un mixer ad immersione frullatela finchè non diventa bella liscia (io l’ho lasciata volutamente “grossolana” perché mi piace di più, anche se esteticamente non è il massimo!).

Regolate di sale e pepe.

Servitela in ciotole individuali decorata con i ceci arrostiti, il prezzemolo e un poco di yogurt.

Questa zuppa è buonissima anche a temperatura ambiente e potete prepararla ancor più velocemente cuocendo la zucca e tutte le verdure in pentola invece che in forno. 



Spezzatino di manzo e zucca speziata su "piatto" di polenta saporita

Bla bla bla muble muble muble boh boh boh ...
Questo quello che mi passa per la testa in questo momento. Cioè: tutto e niente. Una gran confusione. Voglia di dire tante cose, di far capire a chi passerà di qui cos'è l'MTChallenge ma tradurre in parole le emozioni che dà questo gioco e tutte le persone che ne fanno parte è complicato. 
L'unica sfida al mondo che, anche se non si vince niente, riesce a tirare fuori il meglio da ciascun partecipante, come se in palio ci fosse il più ambito dei premi. 
In questo mondo reale e virtuale dove sono più i casi di opportunismo che di altruismo, e dove "sì, partecipo, ma cosa si vince?" o di "ho ottenuto la mia trecentesima collaborazione!" l'MTC è un'isola felice dove approdare e.. piantare le tende :-)
Un sfida che in realtà è più un gioco di condivisione, che ogni mese vede aumentare i partecipanti in gara, incuriositi dall'entusiasmo e dall'allegra baraonda di questo meraviglioso gruppo. E visto che l'allegria solitamente è contagiosa :-) ogni mese arrivano ben oltre un centinaio di ricette, una raccolta preziosa di saperi, tecniche e fantasia in cucina. 
In più, nel dicembre scorso, alcune di queste ricette sono state pubblicate nel primo libro dell'MTChallenge "L'Ora del PaTE'" (sfida n.17 di febbraio 2012): prima creatura di una collana intitolata "I Libri dell'MTChallenge" che ci auguriamo (ma visto il successo della prima uscita, sarà sicuramente così) lunghissima e piena di successo. Senza cadere nell'autocelebrazione, ma quando un progetto è valido, è anche giusto farlo conoscere. Ancor di più visto che questo libro sostiene il progetto "Cuore di bimbi" della Fondazione Onlus "Aiutare i bambini".

A parte questa piccola premessa, come introdurre la mia seconda versione dello spezzatino per la sfida di Gennaio 2014
Cosa raccontarvi di nuovo dopo gli oltre 100 stupendi spezzatini visti finora, che succulenti e invitanti come non mai, hanno invaso la blogosfera? E tutti targati MTC by Sorelle Calugi.
Una sfida che riporta indietro nel tempo, alla cucina di una volta, quando non si correva tutto il giorno come matti. Quando sì, si lavorava, e tanto, ma il tempo per fare le cose fatte bene si trovava sempre. 
Il tempo per cuocere piano piano la carne e renderla così tenera che si scioglie in bocca. 
Il tempo per permettere agli aromi e al condimento di unirsi ed esaltarsi a vicenda.
Il tempo per sedersi a tavola con calma e gustarsi queste bontà in tutta calma.
Per la mia seconda proposta ho voluto uno spezzatino corposo e saporito, bello scuro e dai sapori intensi. Per contro, ho scelto un complemento "da scarpetta" neutro come la polenta, ma non volevo risultasse troppo insipida e l'ho cotta con il fondo bruno anziché con l'acqua.  Infine, ne ho fatto un "piatto" per appoggiarci sopra lo spezzatino.

Mini tarte salate integrali con crema di zucca speziata e porri..e felice 2014!!



Un altro anno sta finendo, portandosi via gioie e dolori, risate, pianti, soddisfazioni e sconfitte.
Comunque sia andato il vostro anno, vi auguro un 2014 pieno di tutto ciò che vi rende felici.
Ma l'augurio più grande è che dentro di voi resti sempre il bambino di un tempo: vi aiuterà nei momenti più difficili.
Qui di seguito vi lascio una filastrocca intitolata "Filastrocca della cena" di Bruno Tognolini:  mi sembrava perfetta per accompagnarvi nei bagordi di questa sera, ma soprattutto per risvegliare il bimbo che è in voi, infatti sembra proprio scritta da un bambino con la sua fantasia meravigliosa e senza limiti.

Filastrocca della cena
La foresta incantata
Dove mi ero smarrita
Era solo insalata
E allora l'ho condita
Il Sole è un uovo sodo
Il piatto è una finestra
Le stelle sono in brodo
Il cielo è una minestra.

BUON ANNO A TUTTI!!



Mini tartes salate integrali con crema di zucca speziata e porri
Per 4 mini tartes
(4 mini teglie Ø 12 cm circa)
Per la base
80 g farina 0
80 g farina integrale
30 g di olio evo
acqua frizzante fredda q.b.
sale e pepe

per il ripieno
200 g di zucca a cubetti
2 patate medio-piccole
1 porro medio
50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
50 g di panna acida
un pizzico di curcuma
un pizzico di curry
sale e pepe
olio evo q.b.



Amalgamare le farine con un pizzico di sale e il pepe. Aggiungere l'olio e iniziare ad impastare, aggiungendo man mano l'acqua frizzante fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.
Lavorarlo qualche minuto poi riporlo in frigorifero.
Nel frattempo preparate il ripieno, scaldate un filo d'olio in un tegame, aggiungete la zucca e le patate a dadini, fate insaporire bene. Aggiungete il curry la curcuma e aggiustate di sale e pepe.
Coprite con acqua e lasciate cuocere mezz'ora, fino a che le verdure non siano morbide.
Trasferite il tutto nel bicchiere di un frullatore ad immersione, unite il parmigiano tenendone da parte un cucchiaio abbondante, la panna acida e metà del porro tagliato finemente.  Frullate il tutto, ottenendo una crema abbastanza densa. Lasciate raffreddare.

Dividete l'impasto in 4 parti e stendetele con il mattarello fino ad ottenere dei cerchi di diametro leggermente superiore a quello delle vostre piccole teglie. Coprite il fondo con carta forno e in ogni teglia mettete sopra un disco di pasta, premendo bene lungo la circonferenza e bucherellando il fondo con una forchetta.
Dividete la crema di zucca nelle quattro piccole teglie, cospargete con rondelline di porri e il parmigiano tenuto da parte. 

Cuocete in forno a 180°C per circa 20-25 minuti.
Sfornate e lasciate leggermente intiepidire. Se il porro scurisce troppo coprite con un foglio di alluminio verso metà cottura.
Si possono preparare in anticipo e conservare in frigo. Al momento di servire basterà riscaldarle qualche minuto in forno.
















Crema salata di marroni e zucca



Per questa sfida di Novembre dell'MTC,  la protagonista è la castagna e la cucina povera. Serena ci ha ben descritto l'atmosfera che si respira nei paesi di montagna, dove le cose sono fatte "come una volta" e la gente è di quella semplice e schietta, di quella che pur nella povertà  è sempre pronta a dare una mano e condividere il poco, con tutti.
Ma che cos'è realmente la povertà? Com'era la vita di quelle popolazioni che trovavano sostentamento solo in ciò che ricavavano dalla terra, dal bosco e in generale dalla natura? Me lo sono chiesta tante volte, ovviamente senza trovare le risposte e nemmeno una vaga idea di cosa significava realmente essere poveri. Penso alle popolazioni antiche, ma anche a quelle vissute in tempi più recenti, al dopoguerra, agli abitanti del Terzo Mondo, a tutte quelle persone che ancora oggi faticano a mettere insieme il pranzo con la cena. Che dipendono o da ciò che coltivano, o da ciò che riescono a comprare con i pochi soldi racimolati oppure dalla carità degli altri. Non voglio creare un quadretto da "piccola fiammiferaia", sia chiaro, piuttosto cercare veramente di immedesimarmi in una situazione di povertà per vedere se sarei in grado di portare in tavola qualcosa di ugualmente appetitoso, partendo da da poco più che niente. 
Missione fallita. Che ne so io della povertà, quella vera? niente. 
Come facevano quelle popolazioni a vivere di castagne e poco più? mi vien da dire che lo spirito di sopravvivenza prevale su ogni cosa, e ti fa realizzare cose impensate.

Io mi sono limitata ad andar "per bosco e per orto" e nel mese di Novembre ho trovato, oltre alle castagne, una bella zucca e dei finocchi.
Non vi sto a spiegare il perchè dei finocchi in questa ricetta, vi basti pensare agli effetti collaterali delle castagne e troverete la risposta! ;-)
E così è nata questa crema salata da spalmare su crostini, pane o crackers (era buonissima sui crackers integrali ai semi di lino, come nelle foto). 
Oppure da servire con verdura cruda, da affondarla dentro. In inglese si chiamerebbe "dip" (che  significa "immergere, inzuppare" e il sostantivo significa "intingolo, salsa"), ma a me piace più "crema" perché dà l'idea di qualcosa di morbido e sostanzioso. 
In questa crema ho messo insieme la castagna e la zucca, che nonostante siano due ingredienti che virano molto al dolce, insieme sono perfetti! 

L'aggiunta di qualche erba aromatica e dell'aceto e del vino hanno riequilibrato il tutto. Risultato: una crema saporita che però non ha perso la nota dolce e mi è piaciuta moltissimo!

Crema salata di marroni e zucca
dosi per un vasetto da 300 g
450 g di marroni 
260 g di zucca
1/2 finocchio
1 bicchierino di Marsala 
barba di finocchio
2 rametti di rosmarino
4 foglie di alloro
1 cucchiaio di aceto balsamico
sale grosso q.b.
Olio extravergine d'oliva
Sale fino q.b. 
pepe nero al mulinello q.b.

Sbucciate  i marroni e metterle in una pentola con l'acqua, mezzo bicchiere di marsala, il rosmarino, l'alloro, la barba del finocchio e una manciata di sale grosso. 
Portare a ebollizione e cuocere per circa mezz'ora.
Togliere la pellicina quando sono ancora caldi per facilitare l'operazione.
Cuocere la zucca e il finocchio in forno a 160° irrorandoli con un filo d'olio d'oliva.
Schiacciare i marroni, la zucca e il finocchio usando uno schiacciapatate, oppure un passa verdure e mettere la purea in un tegame. Unire un filo d'olio d'oliva e l'aceto e aggiustate con acqua se il composto vi sembra troppo asciutto. Unite una/due foglie di alloro, un rametto di rosmarino, aggiustate di sale, aggiungete una macinata di pepe nero e fate asciugare e insaporire a fiamma bassa per 10 minuti circa. Spegnete il fuoco, togliete l'alloro e il rosmarino e trasferire la crema in un vasetto a chiusura ermetica.
Bollite il vasetto per 20 minuti completamente immerso in acqua.

Con questa ricetta partecipo all'MTC di Novembre, dedicato alla castagna: 

Risotto zucca e Parmigiano


Proseguono i miei "esperimenti" con la zucca. Meraviglioso ingrediente che solo recentemente è entrato nella mia cucina, ma che sicuramente non ne uscirà più!
Riassumo brevemente le proprietà della zucca:
-è un ortaggio con pochissime calorie: appena 17 ogni 100 g di polpa;
-è ricco di betacarotene, antiossidante, antinfiammatorio, dalle comprovate proprietà antitumorali;
-è ricco di vitamine: A, B ed E oltre che di minerali e di fibre.
Direi che sono motivi in più per usarla spesso, soprattutto ora che siamo in piena stagione!


Quindi, dopo la crema di zucca e i muffins di zucca con streusel all'avena, non volevo negarmi l'assaggio del "classico" risotto di zucca.
Devo dire che è stata l'ennesima piacevole scoperta.
Risultato: un risotto cremoso, di un bel color arancione e col Parmigiano a contrastare la nota dolce della zucca. L'aggiunta della salvia è facoltativa ma a me è piaciuta molto, come elemento croccante a completamento del piatto.
Et voilà: 

Cinderella's Breakfast, quando l' Egg Benedict incontra la zucca


Adoro questa stagione, con la natura che si tinge di colori caldi e avvolgenti, i primi freddi, indossare di nuovo maglioni di lana e stivali.. e passerei le giornate perennemente davanti al camino, con pantofole, plaid e un bel tè caldo.. ma il destino ha predisposto diversamente (leggi: due pargoli, marito, casa, lavoro e nessuna colf all'orizzonte :-)) per cui sono sempre di corsa, come tutto il resto dell'anno e soprattutto nei weekend. Comunque, non rinuncio al senso di rilassatezza e comfort che mi trasmettono i colori autunnali, quei toni caldi che vanno dall'arancione spento, all'ocra, al giallo scuro: e quindi indosso e mi circondo spesso di oggetti con queste tonalità. Queste, per intenderci :-)
Immagine dal WEB
Ed è conseguenza naturale che tutti i cibi con queste tonalità suscitino in me un'attrattiva irresistibile: la curcuma, gli agrumi, il melone di cui sono anche ghiotta. Recentemente poi ho ho cominciato ad utilizzare un altro vegetale dal meraviglioso color arancione che confesso non era ancora mai entrato nella mia cucina: la zucca, regina incontrastata di ogni menu ottombrino che si rispetti, nonchè vegetale dalle innumerevoli proprietà e dalle pochissime calorie.


Al contrario, ogni anno mi calo nei panni di esperta "intagliatrice" di zucche di Halloween (leggi: Jack-O'-Lanternper le mostruose festicciole di Halloween dei miei bimbi, e fin da piccola la mia favola preferita è quella di Cenerentola, simpatica donzella espertisssssima di zucche! Inizialmente ero molto concentrata sul principe azzurro e mi chiedevo come avrei fatto ad incontrarne uno. 
Ora che il sogno si è infranto sulla tartaruga al contrario di mio marito, mi è rimasto il desiderio di salire su quella magnifica zucca/carrozza incantata.. la scena della Fata Smemorina che trasforma la zucca in carrozza suscita in me ancora emozioni incredibili (evento raro,  per una 42-enne come me che ormai le ha viste tutte.. tsé! ;-)) e ancora mi incanta la magia di questo film d'animazione, capolavoro senza tempo di quel genio di Walt Disney.


La stessa magia che fa mettere "la camicia" ad un uovo rendendolo così squisitamente invitante, con un BIBBIDI, BOBBIDI.. BOO! 



Crema di zucca con salsa allo zenzero


Non so a voi,  a me bastano le prime foglie gialle per entrare in "modalità autunnale". 
Oltre a cominciare ad infornare compulsivamente biscotti di ogni tipo, sono entrata nel "tunnel" delle zuppe e creme calde, perfette per riscaldarmi al rientro a casa. 
La zucca l'ho sempre usata pochissimo, ma è un ingrediente che mi ispira molto e non solo per  il suo colore quel bell' arancio-giallo scuro che lega con i colori autunnali,  ma anche per quel suo inconfondibile sapore dolciastro che lo rende molto versatile in cucina. 
Questa è una ricetta adattata da una simile del Culinary Institute of America, e oltreoceano, si sa, la zucca è una mezza istituzione!
Questa zuppa mi è piaciuta molto perchè il sapore dolciastro della zucca è ben bilanciato dal piccante dello zenzero (contenuto sia nella zuppa che nella salsa) e dalla sapidità degli odori.
Mangiata da sola è perfetta, ma potete accompagnarla con qualche crostino, tostando in padella con un filo d'olio dei cubetti di pane oppure potete renderla un piatto più sostanzioso aggiungendo del riso, del farro o dell'orzo già cotti.
Tempo di pensare che anche una grattugiata di Parmigiano Reggiano ci sarebbe stata benissimo, ed era già finita..
Ma l'"avventura" con la zucca non finisce qui! 
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