Ah, la France!! Che paese meraviglioso!
Tantissimi le zone e le città che meritano una visita:
-Parigi, città straordinaria che non ha certo bisogno di presentazioni
-i Castelli della Loira, circa 300 castelli e giardini da sogno, concentrati nella zona a sud-ovest di Parigi, splendidamente tenuti come quelli di Chambord, Blois, Chenonceau, Azay-le-Rideau ... per un meraviglioso tuffo nel passato storico francese
-le Mont-Saint-Michel, con la sua marea che scandisce la vita di chi la abita e di chi la visita
-la Normandia, con le sue scogliere, il suo paesaggio da favola..
e come non ricordare la Provenza: Arles, Avignone, Cannes, Juan-les-Pins, Nizza..
Perché ho citato questi posti e non altri? Beh, sono i posti che ho avuto la fortuna di visitare, tanti anni fa, sia in occasione di viaggi con i miei genitori, sia con la scuola, sia per lavoro ecc. Insomma, ogni occasione era buona per tornare in Francia!
Oggi vi parlerò di una ricetta che, anche se ha origini antiche, io ho scoperto solo recentemente, la pissaladière.
Mi sono prima innamorata del nome, non ha un suono fantastico? Io starei ore a sentir parlare francese, il suono di questa lingua mi affascina tantissimo!
Poi ho visto un’immagine e mi sono innamorata pure di quella! Gli ingredienti sono quelli che piacciono molto a me: cipolla, olive, acciughe, pepe nero.
E’ una ricetta perfetta per un’antipasto, tagliata a quadretti calda o fredda e accompagnata da un buon vino rosè o bianco..
Yummm! Ok, deciso, la provo.
E l’altra sera mi sono buttata.
Non prima di essermi documentata un po’ sulle origini di questa prelibatezza, se vi va di leggerele eccola qui sotto, altrimenti saltate direttamente alla ricetta!
La pissaladière (pissaladiera nel dialetto nizzardo) è una specialità di Nizza ma che si può trovare in tutta la Provenza nella zona marittima. Assomiglia alla nostra pizza (con base bianca senza pomodoro) e in effetti la base si fa con lo stesso impasto della pizza (farina, lievito di birra, olio, sale e acqua).
Il condimento è composto da un letto di cipolle stufate, (cotte a fuoco molto dolce per almento un’ora per non farle imbiondire), sopra le cipolle si dispongoo les Caillettes, piccole olive nere di Nizza (io ho usato le Caracena), e lapissalat, una sorta di impasto salato di sardine e alici salate, che ha dato appunto il nome alla ricetta (dal dialetto nizzardo peis salat= pesce salato).
Si dice che per ottenere una vera pissaladière lo strato di cipolle deve avere lo stesso spessore della base di pizza… ehmm.. io non ve lo consiglio se non volete passare il resto dei vs giorni in quarantena! ;-D
Oggi la pissalat è stata via via sostituita da una crema di alici o anche solo da filetti di alici disposte sulla superficie (come ho fatto io!).
Anche qui da noi, nella zona di Imperia, esiste una variante dal nome simile: la Piscialandrea, legata probabilmente ad Andrea Doria, e prevede l’aggiunta di pomodori oltre ai filetti di alici, all’aglio e all’olio.
E ora.. les ingredients!
Per la pasta della base:
300 gr di farina 0
½ cubetto di lievito di birra
½ cucchiaio di sale
1 cucchiaino di zucchero
Due generosi “giri” di olio evo
Acqua tiepida q.b.
Per guarnire:
500 gr di cipolle bianche
1 spicchio d’aglio
Olio evo q.b.
Una manciata di timo secco (o fresco)
2 scatolette di alici sott’olio
Una manciata di olive nere
Pepe nero macinato al momento
Preparare la pasta di base sciogliendo mezzo panetto di lievito di birra con un po’ d’acqua tiepida e mettete da parte per 10 minuti.
Nel frattempo mescolate in una ciotola la farina, lo zucchero, il sale e l’olio evo.
Aggiungere il lievito sciolto e cominciare ad impastare, aggiungendo acqua tiepida fino ad amalgamare gli ingredienti.
Trasferire l’impasto su un piano di lavoro infarinato e impastare per circa 10 minuti fino ad ottenre un’impasto liscio ed omogeneo.
Formare una palla e metterla a riposare in una ciotola coperta con un canovaccio per almento due ore, fino a che non raddoppi il suo volume.
Nel frattempo tagliare le cipolle a fettine sottili e farle appassire dolcemente a fuoco basso con due giri d’olio d’oliva, l’aglio schiacciato e una manciata di timo. Cuocere per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto.
Se sopravviverete al GAS sprigionato dalle cipolle in cottura, potete procedere con la ricetta!
Trascorso questo tempo stendete la pasta in una teglia foderata con carta forno, cospargere sulla superficie le cipolle, guarnire con le olive nere e le alici sgocciolate dal loro olio, disposte a incrocio come le striscie di una crostata.
Irrorare con un filo d’olio e infornare a 180°C per 15-20 minuti.
Appena sfornata aggiungere una generosa manciata di pepe nero macinato al momento.
Attendere che si intiepidisca un poco e servire.
ET VOILA’! E …GNAM!!