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Pane svedese allo zafferano con lievito madre e una bella storia


Adoro le storie che parlano di coraggio, di voglia di fare, di belle persone.
Quella dei ragazzi di Vallescuria è una di queste e ringrazio la Stefania-Araba Felice per avermeli fatti conoscere.
"Braccia restituite all'agricoltura" è il loro Pay Off e niente riesce ad raddrizzare meglio le antenne di una segretaria in crisi d'identità come me.
Quante volte ho pensato "basta, mollo tutto e vado a coltivare la terra!", mai trovato il coraggio di farlo veramente, però, almeno per ora.
Per questo mi ha colpito moltissimo leggere di questi ragazzi che invece il coraggio l'hanno trovato eccome, ed unendolo ad una dose massiccia di passione hanno iniziato a coltivare in Brianza una spezia preziosa che amo moltissimo: lo zafferano.
Risultati immagini per vallescuria
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Credits: Vallescuria
Foto di gruppo al campo in Vallescuria.
Foto di gruppo - Credits: Vallescuria
Questi intraprendenti ragazzi hanno pensato bene di organizzare un contest per farsi conoscere ed io sono contentissima di condividere con voi questa iniziativa e la mia ricetta.
Invito tutti coloro che volessero partecipare a pubblicare una ricetta che abbia lo zafferano fra gli ingredienti entro il 15 dicembre. Lo zafferano è molto versatile, non sarà difficile trovare una bella ricetta!
Io appena ho visto questo pane me ne sono innamorata, l'ho fatto diverse volte e viene sempre perfetto.
Il pane svedese assomiglia ad un pan brioche: né dolce, né salato, perfetto a colazione e nei momenti di crisi da carboidrato (a me succede spessissimo). 
In più, il sapore ed il profumo dello zafferano spiccano in maniera perfetta in questo impasto soffice e profumato.
Per una ricetta speciale ho usato un lievito altrettanto speciale: la pasta madre che mi ha regalato la mia amica Antonietta, un dono prezioso dell'ultimo raduno MTChallenge.
Se non avete la pasta madre usate la dose indicata di lievito fresco.

Pane svedese allo zafferano
da: Pane - Luxury Books Ed.

Ingredienti
1/2 cucchiaino di stimmi di zafferano
2 cucchiai di acqua bollente
220 ml di latte tiepido
150 g di lievito madre rinfrescato (o 15 g di lievito fresco)
1 uovo medio
500 g di farina per pane (tipo 0 proteine al 13% o manitoba)
1 cucchiaino di sale fino
60 g di zucchero semolato
100 g di burro 
1 uovo sbattuto, per dorare la superficie

Sbriciolate lo zafferano in una ciotolina e aggiungete l'acqua bollente. Coprite e lasciate in infusione mezza giornata.
In una ciotola versate il latte tiepido e sciogliete il lievito.
Aggiungere l'uovo e amalgamate il tutto delicatamente.
In un'ampia ciotola o direttamente nella planetaria mescolate la farina col sale e lo zucchero e versate nel centro il composto di latte, uovo e lievito poi l'acqua con lo zafferano e il burro fuso.
Cominciate ad impastare fino a completa incordatura (l'impasto deve risultare liscio ed elastico) per almeno 10 minuti.
Se lavorate a mano iniziate ad impastare nella ciotola e poi proseguite trasferendo l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato.

Una volta pronto, mettete l'impasto in una ciotola capiente leggermente unta e copritelo con pellicola.
Fate lievitare fino al raddoppio. (6 ore circa col lievito madre, 2 ore circa col lievito fresco).

Trasferite nuovamente l'impasto sul piano di lavoro e sgonfiatelo delicatamente.
Dividetelo in 6 parti uguali, stendete ogni pezzo in un rettangolo come in foto (circa 10x20 cm)
 arrotolatelo stringendo bene partendo dall'estremità in alto e venendo verso di voi
 dividete in due il rotolo ottenuto
 ponete ogni mezzo rotolo verticale e in fila a due a due in uno stampo da plumcake foderato con carta forno
 lasciate lievitare coperto ancora per 3 ore se avete usato il lievito madre, 1 ora se avete usato il lievito fresco.
Pre-riscaldate il forno a 190-200°C statico, spennellate la superficie con l'uovo sbattuto e infornate per circa 20-25 minuti, fino a che il pane sia ben dorato.
Sfornatelo e fate raffreddare su una gratella.
La cucina verrà invasa di un meraviglioso profumo di zafferano e brioche, per cui vogliatevi bene: affettatelo e spalmatelo con una confettura oppure gustatelo da solo quando è ancora tiepido, per una botta di libidine gastronomica :-))

I sogni son desideri... i muffins per l'MTC n.43!!!


Ho davvero VINTO io?!? Non ci posso credereeeeeeeeeee!! :-D
Oltretutto noto solo ora che questo è l'MTC n.43, quarantatrè come i miei anni :-) e allora si vede che era destino!!
Non vi sto a tediare sull'emozione, il delirio, ma soprattutto lo stupore nell'apprendere la notizia! E' stata la Sabrina a telefonarmi, che neanche ero collegata perchè stavo mettendo a letto i bimbi!!
Cosa strana perché, salvo rarissime eccezioni, io ogni primo del mese ore 21 sono incollata davanti al pc o qualsiasi altro attrezzo tecnologico che mi permetta di collegarmi al blog Mtchallenge per scoprire il vincitore.
E invece stavolta ero in cameretta coi bimbi ad ascoltare il piccolo Lorenzo (detto Ciuli) che provava a leggere alcune parole da un libricino: è in prima elementare e 'sta storia delle lettere e del leggere la sta prendendo MOOOLTO seriamente, pensate che pochi minuti prima che mi chiamasse Sabrina ha perfino detto "Mamma: è bellissimo leggere!"  (speriam che duri! :-)) 
Vi racconto questo piccolo aneddoto perché la sfida di questo mese riguarderà anche i testi scritti di varia natura.
Ma procediamo con ordine: ormai avrete visto che la sfida del mese è sui dolcetti più amati ad ogni latitudine del globo: i MUFFINS!!!!!
Intesi come gli american muffins, quelli morbidi e burrosi, che fanno la cupoletta, che mettiamo nei pirottini e che finiscono sempre troppo presto! 
Siete contenti? Aspettate a gioire, però :-)
Per la sfida vi chiederemo qualcosa in più: dovrete creare la vostra ricetta ispirandovi ad un racconto, ad un libro, al testo di una canzone, ad una poesia o ad una favola. Insomma: a qualsiasi scritto che sentite particolarmente "vostro" e che portate nel cuore. Ulteriori ragguagli sono spiegati meglio da Alessandra nel post di "annunciaziò-annunciaziò" :-) E' LEI (who else? :-)) che ha avuto questa bellissima idea, quindi sapete a chi indirizzare i vostri "te possino/te potessino" :-))))
A parte gli scherzi, ditemi voi se non è mitica la nostra Van Pelt Gennaro!!!!

Quando mi ha detto di ispirarmi ad un libro o ad una poesia ho avuto un momento di stallo, ma quando ha allargato il campo alle favole il neurone si è improvvisamente svegliato, ha fatto un balzo ed è partito all'impazzata roteando vorticosamente fra le pareti del mio cervello (tanto di spazio ne ha :-))  e mi è partito un FILM in testa che è meglio che non vi dica, altrimenti chiamate la neuro :-)
In breve, per i miei muffins non potevo che ispirarmi alla mia favola preferita, che adoro fin da bambina e che ancora oggi mi fa sognare, riflettere ed emozionare: sto parlando della mitica, inarrivabile, fantastica favola di
CENERENTOLA
Il capolavoro senza tempo di Walt Disney, il racconto più amato dai bambini di tutto il mondo, e che per me non è solo una favola, è molto di più, è una storia profonda che insegna, che oltre a far sognare e provare tutte le emozioni possibili (dall'allegria alla tristezza, dalla compassione alla rabbia, allo stupore e meraviglia)  fa riflettere moltissimo e il finale lascia un messaggio molto importante: mai e poi mai perdere la fiducia in sé stessi ed in un domani migliore, neanche nei momenti più bui, più tristi e più difficili quando tutto sembra irreparabile, irreversibile, tenetevi stretti i vostri sogni, vi daranno la forza di andare avanti, SEMPRE.
I sogni son desideri 
di felicità
nel sonno non hai pensieri
ti esprimi con sincerità.
Se hai fede chissà se un giorno
la sorte non ti arriderà,
Tu sogna e spera fermamente
dimentica il presente
e il sogno realtà diverrà
Non potevo rinunciare al mio solito disegnino, e qui mi sono divertita a ritrarmi come Cenerentola (anche se come età sarei più vicina alla fata Smemorina) che rinuncia alla scarpetta di cristallo (e quindi al Principe con tutti gli annessi e connessi) per una teglia di fumanti MUFFINS! Sì sono pazza, lo so, ma questi dolcetti deliziosi sono irresistibili e si sa.. i Principi passano, ma .. la FAME RESTA!! :-D


Per i miei muffins ispirati alla favola di Cenerentola ho pensato che l'ingrediente principale non poteva che essere la carrozz..ehm.. la ZUCCA  simbolo di questa favola meravigliosa ma soprattutto ingrediente super versatile, attualmente in piena stagione e da declinare in tantissime ricette sia dolci che salate..e se la zucca in Cenerentola si trasforma in una carrozza meravigliosa, ho pensato che anche una normale zucca biologica presa dal pakistano sotto casa (ottima qualità, non scherzo :-))  avrebbe potuto fare la sua bella magia.. :-)

Prima di passare alle ricette però vi lascio alcuni utili consigli per preparare muffins perfetti:
1. Qualsiasi ricetta decidiate di fare, leggetela bene prima e seguite le indicazioni in maniera precisa.
2. Ogni forno si comporta in modo diverso e voi conoscete sicuramente bene il vostro: in ogni caso, posizionate la teglia dei muffins sulla griglia centrale per una cottura più uniforme, utilizzate la modalità statica e verso la fine occhio vigile per non cuocerli troppo!
3. Pre-riscaldate il forno almeno una ventina di minuti prima e portatelo ad una temperatura di circa 10 gradi superiore a quella di cottura in modo da compensare la perdita di calore che avviene quando aprite la porta del forno. Dopo che avete infornato, riducete la temperatura a quella indicata nella ricetta.
4. Preparate in anticipo tutti gli ingredienti e l'attrezzatura necessaria in modo da avere tutto sotto mano.  Uova, latte, yogurt e altri ingredienti che normalmente i conservano in frigo devono essere a temperatura ambiente prima di essere utilizzati.
5. Preparate la teglia dei muffins prima di iniziare, sia che utilizziate i pirottini di carta sia che vogliate ungere e infarinare gli incavi.
6. Setacciare molto bene gli ingredienti secchi (farine, lievito, bicarbonato ecc..) e mescolateli bene fra loro e poi con eventuali altri ingredienti (frutta secca, gocce cioccolato, uvetta, formaggi ecc..) perchè nel momento in cui vi unirete gli ingredienti liquidi, dovrete mescolare il minimo indispensabile per amalgamarli. Idem fate per quelli liquidi: sbattete, amalgamate, incorporate tutto bene. Altra cosa, i liquidi vanno dentro ai secchi e non viceversa, sarà più facile amalgamarli.
7. come detto sopra, l'impasto dei muffins va mescolato poco, il minimo indispensabile per amalgamare gli ingredienti liquidi a quelli secchi, quindi NO a sbattitori elettrici, frullini vari e men che meno planetarie. Un cucchiaio da cucina è tutto ciò che vi serve. L'obiettivo, in questa fase, è di non sviluppare troppo la maglia glutinica: i gas prodotti dagli agenti lievitanti (bicarbonato di sodio e/o lievito in polvere) non avrebbero sufficiente forza per espandere in cottura un'impasto dove è presente una fitta rete glutinica e il risultato sarebbero dei muffins poco  lievitati o -peggio- piatti, gommosi e compatti.
Altra cosa importante: assicuratevi che il lievito che usate non sia troppo "datato" o già aperto o peggio, scaduto, perché ci sono forti probabilità che abbia perso la sua efficacia. Se siete in dubbio buttate via e compratene del nuovo.
[Un paio di veloci informazioni riguardo ai due agenti lievitanti che normalmente si usano da soli o, più spesso, in combinata nella preparazione dei muffins e il cui dosaggio è importante per la resa finale.
- bicarbonato di sodio: è una polvere alcalina che reagisce immediatamente quando viene dissolta in un liquido ed entra a contatto con un acido (solitamente limone, latticello, yogurt, panna acida, aceto), producendo un gas chiamato diossido di carbonio che, rimanendo "intrappolato" nell'impasto, in cottura si espande. Ma proprio perché è un gas, tende a "scappare" via, perciò dobbiamo fare in modo che il tempo che passa dal momento in cui viene creata questa reazione  nell'impasto al momento in cui inforniamo i muffins, sia il più BREVE possibile e gli agenti lievitanti inizino la loro azione in forno, non sul piano di lavoro :-). Attenzione anche a non eccedere nella quantità di bicarbonato: se il bicarbonato è troppo rispetto agli ingredienti acidi presenti nell'impasto, si avrà un residuo di bicarbonato non attivato che creerà quel sapore amaro, saponoso e metallico veramente sgradevole.
Uno dei vantaggi di usare il bicarbonato in una ricetta oltre ad aiutare la lievitazione è che conferisce all'impasto più gusto e, per la reazione di Maillard, una miglior capacità di doratura del muffin. 
- lievito chimico: è un mix di bicarbonato di sodio e acido in polvere (solitamente cremor tartaro) quindi contiene in sé già i due elementi  per creare una reazione bilanciata appena entra in contatto con un liquido, in più contiene amido che serve per assorbire l'umidità ed evitare che la reazione chimica abbia luogo prima del tempo. La componente acida presente nei lieviti in polvere normalmente in commercio reagisce con la componente basica solo a partire da una certa temperatura, in questo modo inizierà solamente una volta che l'impasto viene messo nel forno caldo. 
In conclusione, in America si dice che il bicarbonato espande ("spread") l'impasto mentre il lievito lo innalza ("rise") e secondo me è la miglior combinazione per far lievitare l'impasto dei muffins, donare loro un sapore extra e una consistenza perfetta, oltre ad una doratura uniforme.
Fine parentesi scientifica :-)]
8. Dividete l'impasto velocemente nei pirottini o negli incavi, e se ve ne restano di vuoti riempiteli d'acqua per evitare di arroventare la teglia. Infornate subito per i motivi esposti sopra. Meglio riempirli fino al bordo o anche leggermente oltre, se l'impasto è eseguito in maniera ottimale, otterrete dei muffins con cupole ben arrotondate.
9. La teglia deve essere sempre fredda quindi se preparate diverse infornate, raffreddatela sotto un getto d'acqua fredda, asciugatela bene prima di riempire nuovamente gli incavi e procedere con l'infornata successiva. 
10. Non aprite il forno fino a che non sia trascorso almeno il tempo minimo indicato dalla ricetta, se fate la prova stecchino questo deve uscire appena umido. I muffins continueranno a cuocere nel proprio calore anche quando li sfornate. Lasciateli riposare qualche minuto prima di toglierli dalla teglia. Fateli raffreddare su una gratella, ciò consentirà all'aria di circolare attorno ai muffins, sia sotto che nei bordi, impedendo che il fondo diventi molliccio e bagnato a causa del vapore.
11. Meglio servire i muffins tiepidi, e per conservarli al meglio  metteteli in un contenitore coperto con un canovaccio.o un vaso di vetro o scatola di biscotti, basta che non abbiano chiusure ermetiche altrimenti si formerà sui muffins una patina umida ed appiccicosa.
12. I muffins già cotti si congelano perfettamente fino a 3 mesi. Lasciateli raffreddare completamente poi avvolgeteli già porzionati (tipo 4-5 alla volta) in fogli di alluminio o in contenitori di plastica ermetici o ancora, in sacchetti frigo. Scongelateli a temperatura ambiente oppure in forno avvolti in alluminio per circa 15-20 minuti a 150°-170°C.

-NOTA IMPORTANTE: 

Le ricette che seguono servono solo come esempio. Potete elaborare la vostra versione come preferite tenendo conto che gli ingredienti obbligatori sono, oltre ovviamente alla farina (di qualsiasi tipo) i seguenti:

1) UOVA (a meno di intolleranze come indicato nel regolamento) 
2) LATTE (vari tipi anche vegetali o suoi derivati tipo latticello, yogurt, kefir ecc.) 
3) UN GRASSO (animale o vegetale - burro, olio evo, burro di soia, anche strutto per dire)

La cosa importante è l’equilibrio fra gli ingredienti secchi e i liquidi. Ad esempio: se non avessi usato la zucca frullata  avrei dovuto aumentare gli ingredienti liquidi aggiungendo magari più burro o più latte. Idem se avessi scelto di dolcificare i muffins con miele o sciroppi anziché lo zucchero, avrei dovuto aumentare la farina.

E ancora: se usate una farina integrale o un mix di farine, valutate sempre il potere di assorbimento delle stesse.
Se avete ancora dubbi, vi aspetto sul Filo diretto :http://www.mtchallenge.it/2014/11/mtc-n-43-il-filo-diretto.html

E ora via con la prima ricetta:

Muffins dolci alla zucca con streusel di amaretti
Ingredienti per 12 muffins medi
200 g farina 00
100 g farina integrale
100 g zucchero di canna
100 g di noci 
100 g di uvetta sultanina
1/2 cucchiaino di bicarbonato
8 g di lievito in polvere per dolci
un pizzico di sale
un pizzico di cannella
una grattugiata di noce moscata
 la scorza grattugiata di un limone
 100 ml di latte
 100 g di burro morbido 
150 g di zucca cotta e frullata (vedere sotto)
1/2 bicchiere + 1 cucchiaio di liquore Amaretto
2 uova medie
***
 - Per lo streusel -
30 g di burro morbido
30 g zucchero semolato
30 g di amaretti tritati grossolanamente
30 g di farina 00


Preparazione:
-Sistemate i pirottini di carta nella teglia per i muffins oppure ungete e infarinate bene gli incavi, fondo e bordi.
-Tagliate la zucca e ponetela su una teglia foderata di carta forno. Cuocete in forno a 160°C per circa mezz'ora. Fatela raffreddare e frullatela oppure schiacciatela con una forchetta. (Nota: per ottenere 150 g di zucca cotta ne occorre circa 200-250 g cruda, perché in cottura perde peso - beata lei)
- Portate il forno a 190°C modalità statica.
-Mettete le uvette in ammollo nel mezzo bicchiere di liquore Amaretto per circa 15-20 minuti, poi scolatele ed asciugatele bene.
- Tritate le noci grossolanamente
-Preparate lo streusel strofinando gli ingredienti con la punta delle dita fino a che non saranno ben amalgamati e la farina avrà assorbito bene tutto il burro. Tenete da parte.

Procedimento:
In una ciotola media lavorare il burro a crema con lo zucchero.


Unite le uova mescolandole con una frusta, aggiungete un cucchiaio di liquore Amaretto, la zucca frullata e il latte, mescolate bene e tenete da parte.
In una ciotola grande setacciate tutti gli ingredienti secchi (le farine con il lievito, il sale, il bicarbonato) aggiungere la cannella, la noce moscata e la scorza di limone grattugiata. 
In ultimo unite le noci tritate grossolanamente e l'uvetta scolata ed asciugata. 

Mescolate per amalgamare bene questi ultimi due ingredienti, in modo che le uvette siano ben ricoperte di farina (ciò impedirà loro di depositarsi sul fondo dei muffins in cottura).



Formate una fontana e versateci dentro il composto liquido.

 



Con un cucchiaio amalgamate i due composti mescolando BREVEMENTE, con non più di 10-11 giri di cucchiaio.
Il composto dovrà risultare grumoso.

Riempite i pirottini o gli incavi della teglia per 2/3 o al bordo, ricoprite la superficie con lo streusel ed infornate subito. Abbassate la temperatura a 180°C modalità statica e cuocete per 20-25 minuti, controllate la cottura inserendo uno stecchino nel centro dei muffins, se esce pulito sono pronti. Dovranno risultare leggermente dorati in superficie.
Sfornateli, lasciateli riposare 5 minuti poi toglieteli dalla teglia e fateli raffreddare su una gratella.





********



Muffins salati alla zucca con pancetta, pepe nero e Parmigiano
Ingredienti per 12 muffins medi
300 g di farina 00
50 g di Parmigiano Reggiano
 100 g di pancetta affumicata a cubetti
1/2 cucchiaino di sale fino
1 cucchiaio da tavola raso di pepe nero macinato al mulinello
1 cucchiaio di erba cipollina fresca (o 1 cucchiaino secca) 
8 g di lievito in polvere per salati
 un pizzico di bicarbonato
150 g di zucca cotta e frullata
125 g di yogurt bianco naturale (non zuccherato)
70 g di burro + una noce per completare
2 uova medie


Preparazione:

-Sistemate i pirottini di carta negli incavi della teglia da muffins oppure ungeteli e infarinateli bene, fondo e bordi.
-Preparate la zucca come indicato nella ricetta precedente (tagliatela, cuocetela al forno 160°C  e frullatela).
-Pre-riscaldate il forno a 190°C modalità statica.
-In una padella rosolate i cubetti di pancetta, fate intiepidire e tenete da parte.
-Fate sciogliere il burro a bagnomaria e tenete da parte.
-Grattugiate il Parmigiano Reggiano





Procedimento:

In una ciotola grande setacciate la farina col lievito e il bicarbonato. Aggiungete il Parmigiano grattugiato, i cubetti di pancetta, il sale, il pepe macinato al momento e l'erba cipollina. Mescolate bene, fate la fontana e tenete da parte. In una ciotola media sbattete le uova con lo yogurt, aggiungete il burro fuso e la zucca frullata. Amalgamate bene e versate il composto nella ciotola degli ingredienti secchi.


Con un cucchiaio mescolate BREVEMENTE, sempre 10-11 giri di cucchiaio solo per amalgamare gli ingredienti.

Riempite i pirottini per 2/3 o al bordo, infornate, abbassate la temperatura a 180°C e cuocete per circa 20-25 minuti. Controllate sempre la cottura con uno stecchino.
Sfornate i muffins e distribuite sulla superficie di ognuno un piccolo pezzettino di burro che si scioglierà subito e la manterrà ancor più morbida.
Lasciateli riposare 5 minuti poi toglieteli dalla teglia e fateli raffreddare su una gratella.
















Tutto qui :-)
Allora, scegliete la vostra storia, il vostro romanzo del cuore, la poesia a cui siete più affezionati, la vostra favola preferita ed ispiratevi ad essi per elaborare la vostra ricetta, lasciatevi trasportare dalle emozioni che provate leggendoli  e sono sicura mi regalerete dei muffins strepitosi!!!!
Buona sfida a tutti!!!





Sablés mandorle e gorgonzola




Adoro le mandorle in ogni versione, e quando ho visto ilcontest di Stefania tutto dedicato alle mandorle, mi sono detta che non potevo mancare.. assolutamente!
Non solo per le mandorle: le ricette che partecipano al contest devono essere senza glutine e questo è stato l’altro motivo che mi ha portato ad elaborare questa ricetta.
Cucinare senza glutine è, grazie soprattutto a persone come Stefania, una cosa non solo possibile ma anche più facile di quanto si pensi.
Basta adottare qualche accortezza nella preparazione per evitare contaminazioni e liberare la fantasia perché sul mercato ormai ci sono a disposizione tantissimi ingredienti che possono sostituire più che egregiamente e con risultati ottimi gli ingredienti glutinosi.
La celiachia è un intolleranza al glutine che attualmente colpisce sempre più persone, le aziende si sono adeguate proponendo alimenti senza glutine o aumentando la gamma di quelli già presenti. Molte pasticcerie, forni e negozi di pasta fresca sono nati proprio per far fronte a questa grande richiesta di prodotti senza glutine, anche se la domanda resta ancora più alta dell’offerta (almeno per ora).
Vi confesso che da tempo coltivo un piccolo sogno nel cassetto: aprire un forno.. e vista la carenza di cui parlavo prima  punterei proprio su un forno di prodotti senza glutine. Pane appena sfornato, biscotti, crostate, salatini… sarebbe meraviglioso!
A dirla tutta avrei già anche adocchiato il locale: un vecchio capannone in pietra vista e con grandi vetrate, che dopo una sistemata potrebbe diventare il posto ideale.
Eccol’hodetto :-) e  un sogno raccontato sembra già un po’ più reale :-D
Chissà..
Per ora vi lascio questa ricetta, questi sablés sono risultati friabili e gustosi, il sapore delle mandorle non viene coperto da quello del gorgonzola, ma si sono mescolati perfettamente dando a questi sablé un sapore unico. Inutile dire che con un calice di Pignoletto ghiacciato sono andati finiti in un attimo! :-D



Sablés mandorle e gorgonzola
(Ricetta senza glutine) 
Ingredienti per circa 20 sablés
125 g farina di riso
85 g  farina di mandorle
30 g amido di mais
70 g gorgonzola dolce
60 g burro
50 g di mandorle tritate grossolanamente (io al mortaio)
1 cucchiaino di sale fino 
pepe nero al mulinello q.b.
1/2 cucchiaino di bicarbonato
per decorare
qualche mandorla spellata
latte q.b.
sale fino q.b.

In una ciotola setacciare le farine e l'amido, aggiungere il bicarbonato, il sale e pepe e mescolare bene. Unire anche le mandorle tritate grossolanamente.
Sciogliere a bagnomaria il burro con il gorgonzola tagliato a pezzetti ed unirlo al composto, mescolate con una forchetta finchè non comincerà a compattarsi (se serve aggiungete qualche cucchiaio di acqua fredda) poi proseguite con le mani fino ad ottenere un impasto compatto.
Formate un rotolo lungo circa 30 cm con diametro circa 5 cm e avvolgetelo nella pellicola trasparente e fate riposare in frigo almeno 2 ore.
Preriscaldate il forno a 180° ventilato.
Foderate una teglia con carta forno.
Prendete il rotolo dal frigo, togliete la pellicola e tagliatelo a fette spesse circa mezzo centimetro e disponetele un pò distanziate sulla teglia.
Spennellate con poco latte (io ho usato quello di soia) decorate con una mandorla al centro e spolverizzate con un pò di sale fino.
Cuocete per circa 12-15 minuti finchè non sono ben dorati in superficie.



Con questa ricetta partecipo al contest di Stefania Fornostar Oliveri Per un pugno di mandorle

Per un pugno di mandorle




Bretzel dolci e salati per un Natale diverso

Chi mi conosce bene sa quanto ami il Natale.
In primis adoro il clima di Dicembre: frizzantino e con le prime gelate che ti fanno rintanare in grandi sciarpe e maglioni di lana.
Poi le prime decorazioni da appendere in casa, l’albero di Natale fatto rigorosamente l’8 Dicembre, le infinite infornate di biscotti.. e fuori le vetrine dei negozi vestite  a festa, le mille luci delle strade, gli alberi illuminati e i vari Babbo Natale che si arrampicano sui muri o sui balconi.
Ma ciò che mi piace di più è come mi fa sentire il periodo di Natale: leggera, festosa e sempre in trepidazione per qualcosa, anche se so già da un pezzo  che Babbo Natale non esiste :-) ogni volta si ricrea la magia dell’attesa, di cercare il regalo perfetto o, meglio, di prepararlo io stessa e la soddisfazione di vedere la felicità dei tuoi cari quando aprono il loro regalo e "sentono"quanto amore e cura c'è dietro anche a quello più semplice.
Insomma, tanti gesti e tradizioni che si ripetono ogni anno ma che a me non stancano mai, anzi: trovo sempre conforto in questi ricordi.
Quest’anno però una piccola novità, non passeremo a casa il Natale ma saremo all'estero: visiteremo una delle più belle città della Spagna, Valencia.
Un colpo di testa, una cosa diversa per trascorrere un Natale diverso.
Sarà sicuramente bellissimo ma non so ancora che effetto mi farà non essere a casa il giorno di Natale, è la prima volta in vita mia! 


In questa scia "esterofila" ho pensato di augurarvi Buon Natale preparando una ricetta tipica di un'altro paese: i famosissimi bretzel o pretzel, un tipo di pane intrecciato tipico della Germania ma apprezzato ormai in tutto il mondo!

Oltre alla versione classica tipo pane, li ho provati anche in versione dolce insolita tipo biscottini dolci.. una delizia!!!

La mia scelta non è stata casuale: i bretzel più buoni in vita mia li ho mangiati diversi anni fa a Monaco di Baviera, dove trascorsi il Capodanno in compagnia della mia amica Franziska.
Una città meravigliosa, che sotto le feste diventa il paese dei balocchi per una Natale-addicted come me! E visto che con l'Abbecedario Europeo siamo arrivati in Germania e lì rimarremo fino al 29 Dicembre, ospitati da Simona di Briciole,  mi sembrava un'occasione perfetta!
Per concludere, vi auguro un Natale pieno di..
baci, dolci, coccole, abbracci, tenerezza, risate, riposo, speranza, fede
..e carità verso coloro che soffrono.


Bretzel 
ricetta classica
~
Per l'impasto:

500 g di farina tipo 0
250 ml di acqua tiepida
25 g di lievito di birra
30 g di burro
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di zucchero
sale grosso per la superficie
~
Per la soluzione di bicarbonato:
3 cucchiai di bicarbonato di sodio
1 lt di acqua

Mettere la farina setacciata in una ciotola, formare la classica fontana e nel centro sbriciolarvi il lievito. Aggiungere un poco dell'acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero, mescolare incorporando solo un poco di farina dai bordi. 
Lasciare riposare per 15 minuti poi aggiungere la restante acqua e impastare. Dopo un pò aggiungete il burro e il sale.
Impastare bene fino ad ottenere un composto liscio, omogeneo ed elastico. 
Coprite con pellicola  e lasciate lievitare in luogo tiepido al raddoppio (circa un'ora).
Riprendete l'impasto e stendetelo su un piano di lavoro formando un rettangolo alto circa un centimetro.
Con l'aiuto di un coltello o di una rotella non dentata ricavate tante strisce partendo dal lato corto.
Allungate ogni striscia arrotolandola con le mani formando un cordone leggermente più sottile alle estremità.
Date la classica forma dei bretzel come da tutorial qui sotto:

Disponeteli su una teglia ricoperta di carta forno e lasciateli riposare una mezz'ora in modo che lievitino ancora. 
Trasferite la teglia in frigo per un'ora circa, questo passaggio formerà una crosta più spessa e un aspetto lucido una volta cotti.
Preparate la soluzione sciogliendo il bicarbonato in acqua fredda, mescolando.
Tuffateci i bretzel lasciandoli una decina di secondi ciascuno, poi scolateli bene con una schiumarola e togliete ogni residuo di liquido passando sotto alla schiumarola uno strofinaccio pulito.
Sistemateli sopra una teglia rivestita di carta forno, incidete la parte più grossa con un coltello, cospargete con il sale grosso e cuocete in forno a 200°C per circa 20-25 minuti.

Note: in alcune ricette la soluzione di bicarbonato viene sostituita da una soluzione di soda caustica (naOH) al 3% (30 g di naOH per 1 lt di acqua), con molte accortezze per evitare contatto con pelle, occhi e utensili che non siano di vetro o acciaio. 
Tale soluzione viene ritenuta indispensabile per dare ai bretzel il classico sapore (e forse anche colore).
La prossima volta tenterò questa strada.
I miei bretzel non sono venuti così scuri come quelli che si comprano, ma il sapore si avvicinava molto secondo me, anche senza soda caustica.
L'unica cosa che varierei è la cottura: 25 minuti nel mio forno hanno seccato un pò troppo la pasta che è diventata croccante sì, ma anche un pò duretta, e, per contro, non hanno colorato la superficie come avrei voluto.
Erano comunque buonissimi!

Bretzel dolci al cioccolato
220 g di farina 00
150 g di burro
80 g di zucchero a velo
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
2 tuorli
un pizzico di sale
~
Setacciare la farina, lo zucchero e il cacao in una ciotola.
Unirvi il burro a pezzetti e con la punta delle dita impastare velocemente fino ad ottenere un impasto tipo sabbia bagnata.
Unire i tuorli e impastare brevemente.
Formare una palla, avvolgetela in pellicola trasparente e fatela riposare in frigo per un'ora.
Pre-riscaldate il forno a 180 °C statico.
Riprendete l'impasto e dividetelo in pezzetti da circa 30 g. Sul piano di lavoro arrotolate ciascun pezzetto formando un cordoncino a cui darete la classica forma del bretzel (come da foto sopra).
Disporre i bretzel su una teglia ricoperta di carta forno e cuocete per circa 13-15 minuti.
Sfornare e lasciate raffreddare completamente.
Fondere a bagnomaria 100 g di cioccolato fondente, aggiungete un cuccchiaino d'olio vegetale e mescolate bene. Tuffate i bretzel nel cioccolato fuso per circa la metà e adagiateli su una teglia ricoperta di carta forno per far rassodare il cioccolato.

Con queste ricette partecipo all'Abbecedario della Comunità Europea che è ora in Germania ospitato da Simona di Briciole




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