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Canederli di grano arso, ricotta stagionata e prosciutto


... ovvero "i brutti ma buoni" :-)
Cucina povera per la prima sfida del 2015 dell'MTChallenge.  Dove "povera" è un aggettivo che non limita ma esalta ,che fa dell'intelligenza e della fantasia il veicolo per ottenere con pochi ingredienti piatti di straordinaria bontà.
L'esempio  questo mese Monica Giustina, con i suoi canederli all'ampezzana.
Lei è di Cortina, la Perla delle Dolomiti, meta turistica per eccellenza e una delle patrie dei canederli.
Anche se Heidi abitava altrove, molto lontano da Cortina, per una come me cresciuta a pane e Heidi, non è stato possibile resistere alla tentazione di disegnarla sui monti, fra una valanga di canederli col nonno, la capretta (che non fa "ciao":-))) e Peter, il pastorello.


Per la mia versione ho scelto il pane di grano arso.
Le origini del grano arso sono legate al mondo contadino più povero, quando era ad esso concesso di raccogliere, per uso personale, i chicchi di grano rimasti sul terreno dopo la bruciatura delle stoppie al termine della mietitura.
Risultato: un pane molto profumato, che sa di cenere, sole intenso e cose buone.
Ha dato a questi canederli un sapore straordinario, arricchito anche dal prosciutto, dalla ricotta stagionata e dal porro e dalla cottura nel brodo di prosciutto.
Note: l'aspetto grossolano dice che avrei dovuto amalgamare meglio gli ingredienti e pressare meglio i canederli. Buona per la prossima.
Hanno però retto bene la cottura, senza perdere la forma.


Canederli di grano arso, ricotta stagionata e prosciutto su vellutata di porri
per 4 persone
per il pane di grano arso
150 g di farina di grano arso
350 g di farina forte
300 ml di acqua
15 g di lievito di birra fresco
10 g di sale

per il brodo di prosciutto
2 ossa di prosciutto
1 pezzo di cotica
2 carote 
2 gambi di sedano
1 cipolla
2 foglie di alloro secco

per i canederli
300 g di pane arso raffermo
200 ml di latte
2 uova
1/2 porro tritato finemente
100 g di prosciutto 
100 g di ricotta
40 g di parmigiano reggiano
sale e pepe q.b.
noce moscata q.b.

per la vellutata ai porri
50 g burro
50 g farina
1/2  porro tritato finemente
brodo di prosciutto q.b.


Preparate il pane con anticipo, una settimana prima, in modo tale che ci sia il tempo di farlo seccare.

In una ciotola capiente setacciate le farine, sbriciolate sopra il lievito di birra e cominciate ad aggiungere acqua a poco a poco, aggiungete il sale e trasferite l'impasto sul piano di lavoro. 
Continuate ad impastare impastate per circa 10 minuti fino a quando l'impasto sarà diventato omogeneo ed elastico. 
Formate una palla, ponetela in una ciotola pulita coperta da un canovaccio umido a lievitare in un luogo riparato fino al raddoppio.
Trasferitelo nuovamente sul piano di lavoro e appiattitelo con le dita ottenendo un cerchio. Arrotolatelo fino a formare un filoncino che porrete nello stampo da plum cake leggermente unto con un pò d'olio. 
Fatelo lievitare al raddoppio e cuocetelo a forno caldo a 200°C per circa mezz'ora.
Raffreddatelo e una volta secco tagliatene la quantità necessaria per i canederli.

Uno-due giorni prima preparate il brodo.
Accendete il forno a 200° ponete le ossa e la cotica in una teglia. Fate rosolare per circa 15 minuti.

Conservate i succhi sul fondo della teglia e ponete tutto in una pentola capiente con le verdure e l'alloro.

Coprite con acqua fredda e fate cuocere per 2-3 ore.
Fate raffreddare e filtrate.
Non occorre salare.



Per i canederli:
In una ciotola mettete i cubetti di pane raffermo, versate il latte e le uova precedentemente sbattuti e lasciate ammollare per circa 20 minuti, mescolando spesso. Il pane non dovrà disfarsi, ma solo ammorbidirsi.
Unite i formaggi grattugiati, il porro tagliato finemente e il macinato di prosciutto. Regolate di sale, pepe nero macinato al momento e noce moscata.
Amalgamate bene gli ingredienti e formate delle piccole palline di 4-5 cm di diametro, pressando bene con le mani per dare una forma il più possibile uniforme ed omogenea (non come ho fatto io, insomma..)
In una pentola riscaldate il brodo fino a leggero bollore e cuocete 3-4 canederli  per volta per circa 5 minuti.
Teneteli al caldo.

Per la vellutata (consiglio di prepararla mentre il pane è in ammollo, tenendola al caldo):
In una padella fate sciogliere il burro, facendolo schiumare. Quando la schiuma sarà sparita, versate la farina tutta in una volta mescolando bene per evitare grumi.
Aggiungete al roux i porri tritati e un mestolo di brodo di prosciutto. Continuate la cottura per circa 15 minuti aggiungendo brodo al bisogno, fino ad ottenere una consistenza morbida.

Per ciascun commensale mettete un paio di cucchiai di vellutata e disponete sopra tre canederli.
Servite caldissimo.



Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di Gennaio 2015 di Monica Giustina dedicato ai canederli
 






Il miei pani dolci del Sabato

  
La mia ignoranza su certe cose è sconfinata, lo ammetto. Ogni mese partecipando all’MTC me ne rendo sempre più conto. Non che mi senta sminuita per questo, anzi. Però se ci penso.. caspita che voragine ho da colmare!
Sì, sì, lo so: “nella vita non si finisce mai di imparare”, “che bello mettersi alla prova” e chi più ne ha.. tutto vero , ma questo mese è diverso.
Perché questo mese la sfida dell'MTC non è solo una ricetta. C’è un popolo da interpretare. Una tradizione religiosa, un rito familiare, che unisce il popolo ebraico che atavicamente è diviso, lontano, disperso.
Io ho sempre dato un valore enorme ai legami familiari, ai legami con la mia terra, con la mia casa (e anche con le mie “cose” –guai a chi mi tocca il mio mattarello!-) è entrando lì che tutto si ricompone: vicino alle persone che ami, nei gesti quotidiani, nello stare insieme e anche nel cucinare.
Per questo il pane del Sabato non è un semplice pane, ma un simbolo di tutto questo. Secondo me lo è anche nella forma perchè mi sembra un abbraccio: tanti elementi anche diversi che si uniscono per formare una cosa sola.
Perciò, per realizzare la mia prima versione del pane del Sabato ho pensato di fare 4 torcioni con quattro ripieni diversi, uno per quanti siamo noi: Marco, Mattia, Lorenzo ed io.
Tutti diversi, ovviamente, ma “virtualmente” abbracciati e uniti in un’unica direzione, legati da un amore profondo.
 

Pane ai semi di lino e..non smettete di aiutare!


PER INFORMAZIONI UTILI CLICCA SULL'IMMAGINE
La terra della nostra amata Emilia continua a tremare, portando con sè paura e timori per il futuro e grande preoccupazione per le persone già così duramente colpite.
Non smettete di aiutare,  con soli 2 Euro potete cambiare davvero le cose.
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Questo appello continuerà su questo blog per tanto ancora, perchè sono certa che gli italiani hanno un grande cuore, e in momenti come questo lo hanno sempre dimostrato.
Per diversi giorni mi sono chiesta se pubblicare una nuova ricetta, con tutto quello che sta succedendo non avevo avevo una gran voglia, non me la sentivo soprattutto per rispetto ai tanti che in questi giorni hanno perso tutto: casa, lavoro e serenità.
Poi non mi sembrava giusto neanche così.. insomma, un su e giù di emozioni che poi alla fine sono sfociate in un'altro post, questo.
Qui a Bologna siamo solo stati marginalmente toccati dal sisma, abbiamo sentito le scosse ma non è successo niente di paragonabile a quello delle altre provincie. 
Spero e prego che sia finita.
Vi lascio ora questa ricetta, un pane fatto in casa, per me fra le altre cose è simbolo di quotidianità e di serenità. 
Con l'augurio che tutte le persone colpite da questo sisma possano presto ritornare nelle loro case, ai loro lavori, alle loro vite.

Pane integrale alle erbette e semi

Ciao a tutti! Come avrete notato ultimamente ho un pò la fissa dei cibi sani, integrali, naturali & Co.. in realtà sto scoprendo un modo di cucinare diverso, con ingredienti non avevo mai usato e devo dire mi piace, in più sapendo che fanno bene alla salute mi piacciono ancora di più!
Oggi vi propongo una ricetta per un pane sano, gustoso e leggero.
Vi piace la farina integrale? a me moltissimo, da sempre.
Mi piace il suo gusto rustico e l'odore di cereali, così netto.
Ultimamente l'ho usata spesso, soprattutto nei dolci.
Poi l'altro giorno mia mamma mi ha dato dei rametti di maggiorana e timo, freschi e profumatissimi.
Io ci ho aggiunto un pò di rosmarino direttamente dal vaso del nostro balconcino e qualche seme salutare e gustoso.
Voilà un pane fragrante, ben alveolato e saporitissimo!
Si è mantenuto morbido per diversi giorni, anche senza sacchetto. 
Buon weekend a tutti!!!

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