Pagine

Visualizzazione post con etichetta Zuppe. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Zuppe. Mostra tutti i post

Zuppa di zucca arrostita e ceci croccanti

Torna il Club del 27 per festeggiare l'autunno con il suo ortaggio simbolo: la zucca!

Ortaggio super-versatile, ottimo nelle preparazioni salate come in quelle dolci. Pochissime calorie e tante proprietà benefiche! 

Il Club del 27 propone oggi una miriade di ricette con la zucca, una più buona e originale dell'altra!

Quindi andate subito a sbirciare nella pagina di MTChallenge  dove troverete l'elenco completo!

Io ho rifatto la ricetta di Leila Capuzzo del blog Il Profumo dell'acqua la zuppa di zucca arrostita e ceci croccanti. Una vera delizia, la zucca dà il meglio di sè in forno, leggermente abbrustolita poi accomapganata con ceci croccanti e speziati è stata una bellissima scoperta!  grazie Leila!


Per 6 persone

1.5 kg di zucca 

1 cipolla rossa 

1 testa di aglio 

½ cucchiaino di cannella 

1 peperoncino rosso (facoltativo)

2 cucchiai di olio di oliva

1.5 l di brodo vegetale o acqua

sale e pepe

1 lattina di ceci scolati

2 cucchiaini di paprika anche affumicata

1 cucchiaino di cumino

1 pizzico di pepe di cayenna

sale e pepe

3 cucchiai di olio di oliva

1 vasetto di yogurt al cocco o al naturale  (io non l’ho messo)

6 cucchiai di prezzemolo tritato grossolanamente

 


                                                          

Preriscaldate il forno a 200 °C. Sbucciate e tagliate la zucca in cubetti (oppure anche a fette con la buccia che toglierete molto più facilmente una volta cotta). 

Sbucciate e tagliate la cipolla a metà. Irrorate le verdure con l’olio di oliva e mescolatele fino ad ungerle uniformemente. Tagliate la parte superiore dell’aglio in modo che gli spicchi siano leggermente esposti. Avvolgetelo in un foglio di carta forno o stagnola e mettetelo in una teglia da forno insieme alla zucca e alla cipolla rossa. 

Cuocete il tutto nel forno per 40 minuti, togliendo l’aglio dopo 30 minuti di cottura, fino a quando i bordi della zucca non cominciano a diventare dorati. Lasciate raffreddare per 10 minuti.

In una casseruola grande mettete la verdura arrostita, 4 spicchi della testa di aglio cotta, il peperoncino (se l’avete usato) e la cannella, aggiungete il brodo vegetale, un pizzico di sale e pepe e fate sobbollire dolcemente per 15 minuti.

Nel frattempo in una piccola teglia mettete i ceci con le spezie il sale e il pepe, condite con l’olio di oliva e mescolate bene. Fateli arrostire in forno per 15-20 minuti, a 180-200°C finché non sono dorati e croccanti.

Togliete la zuppa dal fuoco.

Utilizzando un frullatore o meglio ancora un mixer ad immersione frullatela finchè non diventa bella liscia (io l’ho lasciata volutamente “grossolana” perché mi piace di più, anche se esteticamente non è il massimo!).

Regolate di sale e pepe.

Servitela in ciotole individuali decorata con i ceci arrostiti, il prezzemolo e un poco di yogurt.

Questa zuppa è buonissima anche a temperatura ambiente e potete prepararla ancor più velocemente cuocendo la zucca e tutte le verdure in pentola invece che in forno. 



Brodetto di pesce con passatelli


Una delle cose che mi sono rimaste più impresse del corso di scrittura tenuto dalla mitica Alessandra Van Pelt Gennaro  durante l'ultimo Raduno MiTiCo, è stato il suo consiglio di avere sempre bene in mente a chi si vuole rivolgere il nostro scritto.
Volendo mettere in pratica un pò di questa teoria, ho deciso di provare a scrivere questo post come una lettera diretta ad Annamaria :) aspettando con trepidazione il suo giudizio e le correzioni con biro rossa della Van Pelt :))

Cara Annamaria,
innanzitutto, buon compleanno! E' stato per caso che, cercando in rete qualche tua foto, ho visto che sei nata oggi, e che oltretutto oggi compi i tuoi primi, splendidi, 50 anni :)!
Non ci conosciamo di persona, ma ho avuto modo di imparare molto di te leggendo i tuoi post e le tue meravigliose ricette.
Le storie che racconti, i dialoghi di A-gata e Pina sono tanto piacevoli quanto profondi, perchè nascondono fra le righe significati e messaggi importanti, che parlano della tua sensibilità, della tua fantasia e del tuo talento, gli stessi che ritrovo ogni volta nelle tue ricette. 
Contrariamente a te, io non scrivo molto di me nei miei post, anzi, per dirla tutta, non scrivo molto e basta.  Preferisco lasciar parlare i disegni o le ricette, e che ognuno ci legga quel che preferisce.
Oggi per te farò una piccola eccezione.
Perchè per questa sfida n.55 dell'MTChallenge hai proposto una ricetta per me particolare, perchè richiama ricordi ed emozioni della mia infanzia, e che, nel rielaborarla per questa sfida, ha proprio fatto la differenza in un determinato momento della mia vita.
Devi sapere che il brodetto di pesce è sempre stato il piatto forte della vigilia di Natale a casa mia, fin da piccola, anche se io odiavo il pesce e non ne volevo sapere di assaggiarlo.
Mia madre, con grande pazienza e perserveranza, continuava a propinarmelo ogni anno e crescendo, ho cominciato ad apprezzarlo.
Negli anni questo piatto è diventato parte integrante di una serie di consuetudini legate alle preparazione dei festeggiamenti per il Santo Natale a casa Carloni.
Si partiva puntuali l'8 dicembre con l'addobbo dell'albero e con l'altrettanto puntuale disputa fra i miei genitori per scegliere fra l'albero vero e l'albero finto: i primi anni sempre vinta da mio padre con il risultato che la casa si riempiva di un meraviglioso ed intenso profumo di pino. Gli anni successivi fu vinta ripetutamente (e senza possibilità di rimonta) da mia madre e dal suo animo ecologico e profondamente rompicoglioni :). Il profumo di pino sparì, ma non sentimmo più neanche i brontolii di mia madre, e non è poca cosa, credi a me.
Dopo qualche giorno di calma apparente, mia madre iniziava la stesura del menù natalizio: cominciava a scrivere freneticamente su decine di biglietti volanti ogni sorta di portata, rispolverava i ricettari delle sorelle Simili, estorceva a  mio padre, seduto con lampada in faccia, solenne giuramento che sarebbe andato lui, a far la fila dal pescivendolo Brunelli in via Drapperie il giorno dell'antivigilia, con tutto ciò che questo comportava. 
Infatti, davanti a questo negozio storico, nell'altrettanto storico centro di Bologna, la fila per prendere il pesce è sempre stata piuttosto lunga (è il migliore della città, senza dubbio) e sotto Natale ancor di più. E' capitato anche a me, quando ho avuto l'età per prendere l'autobus da sola, di essere scelta per la missione "pesce della Vigilia" ma non mi dispiaceva più di tanto perchè,  nelle mezz'ore passate ad aspettare il mio turno, potevo assistere ad una piccola magia di Natale: l' instaurarsi tra le persone in fila di un certo sentimento di complicità, di appartenenza ad un destino comune :) che rendeva anche piacevole tutto quel tempo speso in piedi al freddo. Ci si raccontava ricette: "e tu il brodetto come lo fai", e "no, da noi solo il baccalà" e "l'aglio non si tocca" ecc, si parlava del tempo, qualcuno prendeva perfino le ordinazioni dei caffè e si staccava dalla fila per portarlo a tutti, ogni tanto volava qualche improperio, rigorosamente in dialetto bolognese. Insomma, una piccola famiglia nata e disfatta nel tempo che ci voleva per arrivare al banco ed uscirne col sacchetto pieno di pesce. 
Il Natale in casa Carloni proseguiva poi con l'abbuffata del giorno di Natale a base di tortellini e bollito misto, con le lasagne di Santo Stefano sbafate con un occchio alla tv che trasmetteva il concerto di Vienna ed infine con la promessa che "l'anno prossimo stiamo più leggeri", ovviamente sempre puntualmente disattesa.
La ricetta che hai proposto, mi ha riportato a rivivere -anche se fuori stagione- quei ricordi e quelle atmosfere che,  anche se so che non torneranno più, rimarranno per sempre parte di me e mi scaldano il cuore nei momenti di difficoltà. 
Momenti come questo che sto vivendo, dove una persona cara sta soffrendo e le cui speranze di guarigione sono incerte quanto è incerta e imprevedibile la mente umana. 
Sabato scorso, come ogni sabato, sono passata a prenderla per pranzare da noi. Dopo aver mangiato,  ho provato a farle preparare qualcosa, lei che ha sempre cucinato volentieri ed è un'ottima cuoca.
Rimettere le mani in pasta, le ha regalato qualche momento di serenità e vederla impastare, mescolare, dosare gli ingredienti, con i gesti che neanche la malattia riesce a toglierti dalla testa perchè ormai sono parte di te, è stato un vero toccasana per tutti. Un momento che ha fatto la differenza sicuramente per lei, quel giorno, e un pò anche per tutti noi perchè ci ha dato la speranza che forse da lì si possa ripartire, dai gesti quotidiani imparati in una vita intera, per farle ritrovare se stessa.
Il gesto di quel giorno è stato per impastare dei passatelli, che ho pensato subito fossero perfetti da proporre con questa zuppa di pesce "alla Carloni".
Ho tolto il Parmigiano e li ho insaporiti con scorza di limone, un poco di fumetto e un buon olio extravergine di oliva, perchè si abbinassero meglio col pesce.
Nella zuppa, ho fatto un paio di varianti alla mia originale, ho tolto il pomodoro ed ho aggiunto qualche spezia in onore della tua città natale, Venezia, di cui le spezie rappresentarono la base della sua ricchezza. Gli spezieri veneziani mescolavano i gusti, studiavano le combinazioni delle varie spezie e divennero i più abili mercanti al mondo, inventando pure il packaging delle spezie, i famosi "sacchetti veneziani" che contenevano miscugli di aromi come pepe nero, zenzero, zafferano, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, coriandolo. Proveniendo da terre avvolte nel mito, le spezie rappresentano sempre qualche cosa di unico e particolare ("species" in latino significa speciale, ricco, di valore).  
Così, oltre al classico pepe nero, ho aggiunto un paio di chiodi di garofano e una noce moscata nel fumetto e  un pizzico di lemongrass nella cottura della zuppa, una spezia che non conoscevo che mi ha portato Alessandra da Singapore e che mi piace molto per la nota fresca e un pò pungente che dà ai piatti, senza coprire il sapore degli altri ingredienti.

Tutto qua, cara Annamaria. Ci volevi tu a farmi "vuotare il sacco" :) ed ispirarmi per fare questa zuppa di pesce che ci è piaciuta moltissimo.

Concludo con la mia solita vignetta: la prima immagine che ho avuto di te, quando ho saputo della tua vittoria, è stata in mezzo alla laguna di Venezia come una bellissima sirena che nuota ed incanta ogni creatura del mare... o del brodetto? :)


Grazie di tutto,
Franci 


BRODETTO DI PESCE
con passatelli
 per 4 persone
1,5 kg circa di pesce
1 scorfano
1 triglia
1 coda di rospo
6/7 moscardini
2 seppie
4/5 calamaretti
1/2 palombo
7/8 gamberi
1/4 di bicchiere aceto balsamico
1 scalogno
1 peperoncino secco
prezzemolo qb
un pizzico di lemongrass (citronella) in polvere
sale e pepe nero al mulinello
 
Per il fumetto
le carcasse dei pesci
1 carota, 1 costa di sedano
1 noce moscata
2 chiodi di garofano
1 foglia di alloro
pepe nero in grani
3 lt di acqua fredda e cubetti di ghiaccio
per i passatelli
300 g di pangrattato 
1 uovo grande
fumetto di pesce qb
scorza di 1/2 limone
sale e pepe nero al mulinello
olio d'oliva extra vergine qb
1 pizzico di noce moscata


Prima di ogni cosa studiamo la bellissima infografica di Dani Pensacuoca
 

Pulite e sciacquate tutto il pesce, tagliate a rondelle le seppie e i calamaretti, togliete il carapace ai gamberi, eviscerate, squamate e sfilettate lo scorfano, la triglia e la coda di rospo e con delle pinzette togliete le lische più sottili dai filetti, poi riponeteli in frigo, coperti con pellicola trasparente.


Preparate il fumetto: in una casseruola capiente scaldate un giro d'olio e rosolate le carcasse dei pesci (teste, lische, code), premendole sul fondo con un cucchiaio.
Aggiungete acqua fredda e qualche cubetto di ghiaccio e portate a bollore. Unite poi la carota, il sedano, e gli odori (alloro, qualche grano di pepe, i chiodi di garofano) e proseguite la cottura fino a che il liquido si sia ristretto di metà. Filtrate e tenete da parte al caldo.
Preparate i passatelli mettendo in una ciotola capiente il pangrattato e la scorza grattugiata di limone, fate un buco al centro e rompetevi l'uovo. Sbattete con una forchetta cominciando ad incorporare il pangrattato, aggiungendo un giro d'olio e un pò di fumetto fino ad ottenere un impasto abbastanza compatto, regolate di sale e pepe e aggiungete la noce moscata. Continuate ad amalgamare con le mani fino a quando il composto non starà insieme. Formate una palla, avvolgetela in pellicola trasparente e riponetela in frigo.

Preparate il brodetto: In un recipiente largo e basso scaldate qualche cucchiaio d'olio extravergine e fate rosolare lo scalogno tritato finemente e il peperoncino frantumato.
Aggiungete i moscardini, le seppie e i calamari, fate rosolare qualche minuto, sfumate con l'aceto balsamico e aggiungete un paio di mestoli di fumetto. Regolate di sale e pepe ed unite il lemongrass.
Cuocete per 5 minuti poi unite la coda di rospo e i gamberi, aggiungendo altro fumetto.
Dopo 10 minuti unite i filetti di triglia e scorfano tagliati a cubetti e i pezzi di palombo.
Proseguite la cottura per altri 5-10 minuti senza mai mescolare, potete al massimo scossare il recipiente.
Formate i passatelli mettendo l'impasto dentro uno schiacciapatate a fori larghi, schiacciate con forza e tagliate i passatelli che escono con un coltello.  Negli ultimi minuti di cottura uniteli al brodetto, aggiungendo un mestolo di fumetto se necessario. Coprite con un coperchio e portare a cottura, ci vorranno giusto due-tre minuti.
Spegnete il fuoco e completate con del prezzemolo fresco tritato al coltello.
Fate riposare un poco il brodetto prima di servirlo, e se ve ne avanza, il giorno dopo è ancora più buono.




 

Zuppa speziata di sedano rapa con croste di Parmigiano soffiate







Si fa presto a dire zuppa.
Non basta mettere insieme un pò di verdure o legumi, una manciata di odori, aggiungere brodo, insaporire e sperare nel miracolo.
Occorre una conoscenza approfondita della materia.
Che io, ovviamente non ho. O meglio, non avevo.
Fino a questo Mtchallenge n.53, questa sfida sulle zuppe proposta dalla nostra mitica Vitto che ci ha aperto la sua cucina piccoLINA :-) e ci ha fatto vedere come si fa veramente a fare una zuppa e come si fa a fare un minestrone, comme il faut- come si deve.
Il resto me l'hanno spiegato le mie colleghe della Redazione, con dei post interessantissimi sulle varie tecniche che accompagnano queste preparazioni, sulle zuppe nel mondo, e per chi, come me, ha bisogno sempre di disegnini per capire le cose, arriva la mitica Daniela di Acqua & Menta con la sua infografica :-) che ci illustra le varie tipologie di zuppa:

In passato le zuppe e i minestroni si facevano col poco che le massaie avevano a disposizione, in tempi di carestie e guerre queste preparazioni hanno sfamato interi popoli per lungo tempo. Spesso unica fonte di sostentamento, nessuno si permetteva di schifare una zuppa fumante anche se il gusto lasciava molto a desiderare. Forse è da quegli anni che generazioni di bambini hanno cominciato ad odiare le zuppe e i minestroni, chissà, il passaparola ha fatto il resto ;-)
Quel che è certo che se una zuppa viene cucinata con tecnica e con gli ingredienti giusti, sfido chiunque a tirarsi indietro.
Perciò,  tutti coloro che si son buttati dalla finestra in questi anni possono tranquillamente risalire, e gustarsi una bella zuppa fumante :-) 


Non so dirvi quanto di quello che ho letto e studiato in questi giorni sia diventato parte di me e del mio modo di cucinare, quello che posso dire che da ora in poi preparerò le zuppe con una diversa consapevolezza.
Intanto, beccatevi la mia:

ZUPPA SPEZIATA DI SEDANO RAPA 
con croste di Parmigiano soffiate

400 g di sedano rapa
300 g di zucca
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
3 cm di zenzero fresco
1 radice di curcuma fresca
1 lt di brodo vegetale 
Olio extravergine di oliva q.b.
sale, pepe nero
peperoncino 
8-10 croste di Parmigiano Reggiano

Per le croste soffiate. consiglio di utilizzare croste di Parmigiano non troppo vecchie e abbastanza sottili.
In una piccola casseruola portate dell'acqua ad ebollizione. Tuffatevi le croste, rigirandole spesso per non farle attaccare nè fra di loro nè al fondo della pentola.
Cuocete 10 minuti circa, devono essere morbide ma non spappolarsi.
Toglietele dall'acqua e asciugatele.
Scaldate una padella antiaderente o una piastra fino a che non sia molto calda.
Ponete le croste sulla piastra e fate cuocere 10-12 minuti, girandole spesso. Fate attenzione perchè bruciarle è un'attimo.
Otterrete dell croste croccanti, friabili e gustose che si posano benissimo con varie zuppe e minestroni. Potete lasciarle intere come ho fatto io ed usarle a mò di cucchiaio oppure frantumarle sulla zuppa.

Per il brodo: non fatelo col dado, a meno che non l'abbiate fatto in casa voi. Meglio un brodo fresco fatto in casa con carota, sedano e cipolla o con le verdure che vi avanzano da altre preparazioni.

Per la zuppa:
Tagliate a cubetti il sedano rapa e la zucca.
Affettate sottilmente la cipolla, grattugiate l'aglio e lo zenzero e metteteli in una casseruola dal fondo spesso con circa 3 cucchiai di olio evo.
Coprite con coperchio, ponete una retina spargifiamma sotto la pentola e accendete il fuoco al minimo.
Lasciate cuocere per circa 10-15 minuti aggiungendo se necessario un poco d'acqua o di brodo.
Dopo questo tempo aggiungete il sedano rapa e la zucca, versate il brodo fino a coprire e continuate la cottura coperto sempre fiamma al minimo con lo spargifiamma per circa 45 minuti.
Salate verso la fine e aggiungete il pepe nero macinato al mulinello.
Pelate e grattugiate la radice di curcuma ed aggiungetela all'ultimo.
Passate la zuppa al passa verdure o frullatela col frullatore ad immersione (sì, lo so, mi piace vincere facile) poi passatela con un colino, per una consistenza più liscia.
Servite con peperoncino frantumato, una macinata leggera di pepe nero e le croste soffiate.
Ah, il giorno dopo è ancora più buona..





























Con questa ricetta partecipo all'Mtc #53

Crema di zucca con salsa allo zenzero


Non so a voi,  a me bastano le prime foglie gialle per entrare in "modalità autunnale". 
Oltre a cominciare ad infornare compulsivamente biscotti di ogni tipo, sono entrata nel "tunnel" delle zuppe e creme calde, perfette per riscaldarmi al rientro a casa. 
La zucca l'ho sempre usata pochissimo, ma è un ingrediente che mi ispira molto e non solo per  il suo colore quel bell' arancio-giallo scuro che lega con i colori autunnali,  ma anche per quel suo inconfondibile sapore dolciastro che lo rende molto versatile in cucina. 
Questa è una ricetta adattata da una simile del Culinary Institute of America, e oltreoceano, si sa, la zucca è una mezza istituzione!
Questa zuppa mi è piaciuta molto perchè il sapore dolciastro della zucca è ben bilanciato dal piccante dello zenzero (contenuto sia nella zuppa che nella salsa) e dalla sapidità degli odori.
Mangiata da sola è perfetta, ma potete accompagnarla con qualche crostino, tostando in padella con un filo d'olio dei cubetti di pane oppure potete renderla un piatto più sostanzioso aggiungendo del riso, del farro o dell'orzo già cotti.
Tempo di pensare che anche una grattugiata di Parmigiano Reggiano ci sarebbe stata benissimo, ed era già finita..
Ma l'"avventura" con la zucca non finisce qui! 

Zuppa cremosa con indivia e birra - Creamy Belgian Endive Soup with White Beer


Zuppa cremosa con indivia e birra
(Crémeuse van Witlof & Witbier – Creamy Belgian Endive Soup with White Beer)

Una delle più belle iniziative viste in rete recentemente sono di certo i viaggi culinari e virtuali dell’Abbecedario Europeo. Di che si tratta?
Ad ogni blog partecipante viene assegnato un Paese Europeo, una ricetta tipica di quel paese che inizia con una lettera dell’alfabeto ed un periodo di circa tre settimane per ospitare il gioco dove tutti coloro che vogliono unirsi a questo viaggio non devono far altro che pubblicare sul proprio blog una ricetta tipica di quel paese (non deve iniziare con la stessa lettera) e linkarla al blog ospitante.
In breve, l’inizio del gioco l’ha dato Mony del blog Gata da Plarr, che ha iniziato con l’Olanda e con la lettera A, proponendo  una deliziosa Appeltaart.
Sono stata ad Amsterdam un paio di volte diversi anni fa, e purtroppo la mia conoscenza di quei luoghi p piuttosto limitata. Patria dei tulipani e delle biciclette, vanta (a sorpresa, per me) anche una tradizione culinaria di tutto rispetto.
Inizialmente volevo proporre dei biscotti, ma quando ho visto questa ricetta me ne sono letteralmente innamorata.
E’ una zuppa di indivia belga e birra.
Non sono proprio due ingredienti usuali per una zuppa, ma il risultato è buonissimo e da rifare!
Il periodo è quello giusto, freddo pungente fuori, pioggia, vento e a volte neve. L’ambiente c’è tutto, a Natale abbiamo ricevuto in regalo due bottiglie di birra olandese che era giunto il momento di usre.
E’ una ricetta che ho trovato sul blog di ricette olandesi Dutch Food, a sua volta tratta e riadattata dal libro di ricette di Angélique Schmeinck chiamato “Smaakvrienden” (“Amici del gusto”) un libro più che di ricette, di ispirazione culinaria, con idee e suggerimenti per abbinare al meglio una vasta gamma di sapori che si sposano bene con le verdure.
Vi assicuro che nonostante il binomio indivia belga-birra non sia proprio usuale, la zuppa è veramente buonissima.

Bicchierini autunnali speziati

L’altro giorno al mercato una zucca mi "guardava"... "Che vuoi da me?" ho pensato  "sono qui per le barbabietole" .. no, non sono matta, ma spesso mi incanto a fissare cibi o ingredienti che non sono per me familiari (eh, si lo ammetto: mai cucinata una zucca!) e rimanere indecisa se buttarmi o no. "Chissà se i bimbi e marito la mangeranno".. "chissà se IO la mangerò, se mi piacerà.." e dopo qualche altra paranoia mentale solitamente cedo e compro. E così è stato per la zucca, con quella sua forma invitante.. con quel suo colore meraviglioso ....insomma, mi ha conquistata.
Alla fine non ho resistito.
Ci farò una bella zuppa, sto sul classico, come prima volta.
Però il sapore è troppo dolce per i miei gusti, meglio smorzarlo con qualcosa di saporito e sapido.
Visto che siamo in tema di zuppe, aggiungiamo una bella zuppa di fagioli!
Ma come gustarle insieme? Come poter mescolare i due sapori così contrastanti?
In versione bicchierino, of course! Che è tanto più carino della solita scodellina o coppetta..
Et voilà, due zuppe super-salutari, calde e confortanti per salutare questo periodo che un giorno sembra autunno e un giorno sembra estate..ma vabbè!
Mio marito non approverà, non ama le zuppe e tantomeno zucche  e fagioli, ma ormai è fatta.. per la SUA cena penso stavolta dovrà arrangiarsi.. ;-)

Zuppa sedano e mela verde con passatelli croccanti



Quando ho visto questa ricetta irlandese da Mary del blog One Perfect Bite sono rimasta molto colpita dall’abbinamento sedano e mela verde.
La primavera si avvicina, con queste belle giornate di sole avevo voglia di qualcosa di leggero e vitaminico.
E’ perfetta da gustare a inizio pasto, anche tiepida.
Per completare la zuppa ho pensato a dei passatelli croccanti, cotti prima in modo tradizionale nel brodo e ripassati  al forno e una salsina alla rucola.. una delizia!

Ingredienti per 4 porzioni
Per la zuppa:
4 coste di sedano verde
2 mele granny smith
Brodo di pollo o vegetale
1 cipolla piccola e 1 aglio (io ho usato 1 scalogno)
100 ml di panna fresca (facoltativo)
Sale e pepe q.b.
Prezzemolo tritato q.b.
Olio evo
Per i passatelli:
1 uovo
Farina di riso
Pangrattato
Parmigiano reggiano
Misto erbette secche (timo, basilico, erba cipollina)
Per la salsa alla rucola:
1 mazzetto di rucola
olio evo
sale e pepe q.b.

Stufate in poco olio lo scalogno (o la cipolla e l’aglio) tritato finemente.
Aggiungere il sedano e la mela tagliati entrambi a dadini.
Cuocete per 5-10 minuti.
Aggiungete il brodo, regolate di sale e pepe e lasciate cuocere coperto per circa 20 minuti finchè le verdure non saranno morbide.
Frullate tutto col frullatore ad immersione, aggiungete la panna fresca mescolate e lasciate sobbollire ancora qualche minuto.

I passatelli croccanti li ho preparati così:
Accendere il forno a 180°C ventilato funzione grill.
In una ciotola sbattete l’uovo con una forchetta, aggiungete in egual misura la farina di riso, il pangrattato e il parmigiano fino ad ottenere un composto morbido ma compatto.
Insaporite con un pizzico di sale e il misto di erbette.
Passate l’impasto dentro lo schiacciapatate direttamente sul brodo bollente, lasciate cuocere qualche minuto poi scolate i passatelli e adagiateli separandoli un poco su una teglia rivestita di carta forno.
Cuocere fino a coloritura.
Una parte dell’impasto l’ho utilizzata per farci delle palline, cotte anch’esse in forno, poi “tuffate” nella zuppa assieme ai passatelli croccanti.

La zuppa può essere servita calda o tiepida a inizio pasto.

 Con questa ricetta partecipo al contest di Valentina del blog My Taste For Food e di Cinzia del blog Essenza In Cucina:
MARZO: Verde, arriva la primavera

e anche al contest di Very Good Recipes "St. Patrick's Challenge"


Spring is coming closer, and with these beautiful sunny days I  feel like eating something light and vitaminic.
When I first saw this recipe in Mary’s blog “One Perfect Bite” I was very impressed by the combination celery and green apple (Granny Smith, my favourite!!) so I decided to make it, with just a few modifications..
This soup is perfect, to enjoy as appetizer, warm or tiepid.
To complete the soup I thought about these crunchy/crispy passatelli  (you can find a definition for passatelli here)
, first cooked in boiling stock then baked in hot oven to get them that crunchy texture. Yumm!

Ingredients (4 servings)
Soup:
4-5 branches of celery , chopped
2  apples Granny Smith, peeled and cut in small pieces
1 lt Chicken stock (I used vegetable stock)
1 onion, chopped and 1 clove of garlic minced, (I used 1 shallot, finely chopped)
100 ml fresh heavy cream (optional)
Salt and black pepper (freshly grinded), to taste
Fresh parsley , minced
Extravergin Olive Oil
For  passatelli:
1 egg
Rice flour
Bread crumbs
Parmigiano reggiano cheese, grated
Mix of dry herbs (Thyme, Basil, Chives)
For arugola sauce:
1 small bunch of arugola
Extravergin Olive Oil
Salt and pepper to taste

In a large saucepan cook the shallot (or onion and garlic) with a little olive oil until tender. Add celery and apples and cook for about 10 minutes.
Then add the stock, season with salt and pepper  and let it cook covered for 15-20 minutes until vegetables are tender.
With an immersion blender process the vegetable directly in the saucepan until you have a smooth, thick cream.
Add heavy cream, stir and let it simmer for a few minutes. Server warm or tiepid with arugula sauce and crispy passatelli.

I prepared passatelli this way:
Pre-heat oven at 180°C (fan assisted) set broil function.
In a bowl beat the egg with a fork, then add rice flour, bread crumbs and Parmigiano and knead until you get a “not too soft not too firm” dough. Add the herbs and salt.
Passatelli are so called because they are passed through a special iron that looks like a slotted spoon mounted on two horizontal handles. 
As I didn’t have this tool, I used the one to make mashed potatoes and it looks like this:

Pass the dough through the holes directly into the boiling stock, let it cook for a few minutes then drain and lay passatelli on a baking pan covered with parchement paper.
Bake for about 15 minutes until passatelli are browned.
With leftovers of dough I’ve made little balls and baked them directly in the oven with passatelli (I have not cooked them in the stock).
Prepare the arugula sauce just processing in the mixer: the bunch of arugula with olive oil, salt and pepper.



Crema di lenticchie al curry di Loredana

Eccomi ad un'altro appuntamento col The Recipe-tionist, il fantastico evento creato da EliFla del Blog Cuocicucidici. Ormai molti di voi conoscono questo simpatico modo di condividere e sperimentare nuove ricette, di conoscere altri blog, di stringere nuove amicizie, di imparare qualcosa di nuovo.
Tutto questo è The Recipe-tionist! Per chi di voi fosse nuovo alla cosa, trovate tutte le regole qui.

Maltagliati e fagioli - Bean soup with maltagliati (pasta)

Lo so, lo so... la mia settimana dei buoni propositi era iniziata alla grande lunedì con delle sogliole al vapore, mercoledì però già vacillavo con i biscotti all'olio evo e oggi.. pasta e fagioli! Non è che ho mollato la dieta ma, col freddo che fa, mi andava proprio una bella zuppa calda e confortante.  Non so da quant'è che non mangiavo una bella zuppa di fagioli, che bontà! ahem... ok, conosciamo tutti gli effetti collaterali, ma per chi di voi ama il genere, vale proprio la pena..!! ;-D
Questa è la ricetta che mi ha passato mia mamma, che ho mangiato fin da piccola, fino a che non mi sono "accasata", quindi è super collaudata!
Io avevo dei maltagliati, residui di una sfoglia di tagliatelle fatta qualche giorno fa, perciò ho usato quelli, ma potete benissimo usare la pasta che più vi piace, anche il riso oppure.. anche niente pasta! Infatti è buonissima anche da sola.
For English translation see the bottom of this post
Ecco qui gli ingredienti per 4 persone 
250 gr di fagioli borlotti
Olio evo
1 mazzetto di prezzemolo fresco sminuzzato finemente
1 aglio
250 gr di passata di pomodoro 
Sale, pepe
Parmigiano reggiano 
Per guarnire:
crostini di pane (facoltativo - io fette di pane al semolino tostate in padella con un filo d'olio evo)

Immergere i faglioli in una ciotola con dell'acqua per almeno 4/6 ore.
Cambiare l'acqua e farli cuocere coperti a fuoco basso per circa 2 ore, salando  verso la fine.
Schiacciare con un cucchiaio la metà dei fagioli dentro ad un colino in modo da trattenere le bucce e far passare solo la polpa, che unirete al resto dei fagioli.
In un tegame aggiungere 3 cucchiai di olio evo e far soffriggere l'aglio e il prezzemolo per circa 5 minuti.
Aggiungere la passata di pomodoro e far cuocere dieci minuti circa, regolando di sale e pepe.
Unire poi i fagioli con la loro acqua di cottura e cuocere ancora 1 ora circa.
Trascorso questo tempo aggiungere i maltagliati e cuocere per altri 10 minuti circa.
Spegnere il fuoco, e servire con un giro d'olio, una macinata di pepe e parmigiano (io come se piovesse!).


Con questa ricetta partecipo al contest di Menta Piperita & Co.  dedicato alle zuppe e minestre:
Menta Piperita & Co.

Questa è la mia proposta per la settimana 43 del "My Legumes Love Affair" (MLLA) un'altro fantastico evento creato da Susan del blog The Well Seasoned Cook (lo stesso dei Black and White Wednesdays, per intenderci) ospitato questo mese sul blog di Claire, Chez Cayenne.

I know, I know.. I started my "good intentions week" on Monday with steamed soles, then I surrended a bit on Wednesdays with Biscotti all'olio d'oliva  and today.. bean soup with pasta!! I have not given up my diet, but these are really cold days and I feel like having a nice soup, warm and comforting..
I can't remember the last time I had a good bean soup! ok, a part from its undesired effects ;-), but for those who loves this kind of dish, it's worth it! LOL!
This is the recipe my mom used to make, since I was a little girl, so it's super-tested!
I had a leftover of maltagliati (fresh pasta cut into irregular shapes) from my previous preparation of tagliatelle, so I used those. But you can use any kind of pasta you like, even rice... or no pasta at all! In fact this soup it's delicious also as it is!

Ingredients:
250 gr pinto beans (fagioli borlotti)
Extravergin olive oil
1 wisp of parsley finely chopped
1 clove of garlic
250 gr of tomato sauce
Salt, pepper
Parmesan cheese

To garnish:
bread croutons (optional - I've used semolina bread slices toasted in a pan with little olive oil)
Put the beans in a bowl and cover with cold water. Let them rest for about 4/6 hours.
After this time, change the water with other fresh one and cook them in a pan covered for about 2 hours, at low gas.
After this time, put half the beans in a strainer and smash them with a tablespoon, this way you divide the pulp from the skins (you will throw the skins away).
You will stir the pulp with the rest of beans in their cooking water.
In another pan add 3 tablespoon of extravergin olive oil, the garlic and the parsley finely chopped and cook for about 5 minutes. Add the tomato sause and cook another 10 minutes, add salt and pepper to taste.
Add the beans with all their cooking water, and let cook another hour.
After this time add the pasta and continue cooking until ready (time here depends on which kind of pasta you choose).
Serve hot with some extravergine olive oil on top, pepper and parmesan cheese (Me, as it was raining!).
GNAM!


With this recipe I partecipate to the contest of the blog Menta Piperita & Co. related to soups, pottages etc..
Menta Piperita & Co.


This is also my submission to MLLA #43, another fantastic event created by Susan of the blog The Well Seasoned Cook, and hosted this month by Claire of the blog Chez Cayenne:



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...