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Girelle di brioche con nutella home made per il Recipe-tionist! E tanti auguri Flavia!


Avevo già scelto le girelle dal blog di Patty praticamente subito dopo la sua vittoria al The Recipe-tionist di Flavia.
Fatta ben due volte, con somma gioia di tutti in casa e di qualche collega in ufficio.
La prima, tal quale :-) con crema e uvette: una delizia che ti lascia un sorriso ebete per tutto il giorno..
la seconda volta ho voluto rilanciare :-) sostituendo alla crema pasticcera la meravigliosa crema di nocciole e cioccolato di Giulia Robert e alle uvette una bella dose di gocce di cioccolato, tanto per non farsi mancare nulla!
Caso ha voluto però che ho temporeggiato parecchio prima di scrivere questo post, causa giornate sempre di 24 ore mentre ce ne vorrebbero di almeno 36 (a prova di ciò la foto sopra scattata a tarda notte, chiedo perdono!).
Poi stamattina ho realizzato che era il compleanno di Flavia e allora mi sono detta che il momento era arrivato, ed uno migliore non ci poteva essere. Ma da quattro anni a questa parte le domeniche a casa nostra  significano una sola cosa: partite di baseball! Così ho dovuto incastrare il tutto fra tre partite, aspirapolvere, straccio e altre amenità :-)
Così mi sono ridotta a pubblicare a tarda ora, ma in tempo prima che il giorno del compleanno finisse. Nà roba che nemmeno Cenerentola.. :-)
Unisco in questo post un tributo a Flavia ed al suo gioco meraviglioso, che consente alle ricette di girare e trovare nuove case, nuova vita, nuove mandibole :-) da deliziare.
Auguri cara, quest'anno riesco a farti pure un regalino che avevo in testa da un paio d'anni :-)))))



E a te, Patti, un grazie di esistere che non so più come dirti :-)
Il tuo blog è un porto sicuro in un mare di ricette incerte, dubbie e che non vengono.
Da te trovo sempre allegria, storie che fanno riflettere, pensare, piangere e ridere.. eppoi.. tantissime ricette che se avessi una vita meno frenetica rifarei dalla prima all'ultima.
Intanto mi godo le tue girelle :-)

Girelle di Patty
con crema di nocciole e cioccolato di Giulia Robert
Per le girelle
                                                280 gr di farina ( 160 manitoba,120 farina 00)
                                                                           2 uova
                                                          30 g di zucchero semolato
                                                              12 g di lievito di birra
                                                                      50 ml di latte
                                                               1 cucchiaino di miele
                                                              80 g di burro morbido
                                                                  1 pizzico di sale
                                         tuorlo d’uovo sbattuto con un cucchiaio di latte per spennellare
                                                      Per la crema nocciole e cioccolato

150 g pasta di nocciole o pari peso di nocciole tostate
90 g cioccolato al latte
30 g cioccolato fondente
1 cucchiaio di cacao amaro
1 cucchiaio di zucchero a velo
olio di nocciole o olio di semi

Prima cosa preparate la crema di nocciole e cioccolato come spiega Giulia:

Se non avete a disposizione la pasta di nocciole, preparate quella per prima cosa. Prendete le nocciole tostate, mettetele in un robot da cucina e tritatele alla massima potenza e continuativamente. Scaldandosi, dalle nocciole fuoriuscirà l’olio che, amalgamandosi alle nocciole tritate, darà origine ad una consistenza cremosa. Se avete già la pasta di nocciole, saltate il passaggio.
Sciogliete a bagno maria il cioccolato fondente e quello al latte (potete cambiare le proporzioni fra i due tipi di cioccolato a seconda dei vostri gusti). Quando ben sciolto, unitelo alla pasta di nocciole e mescolate bene, affinché il composto sia omogeneo.
Aggiungete il cacao amaro e lo zucchero a velo e mescolate nuovamente, fino ad ottenere un composto omogeneo. Se la crema è troppo compatta, aggiungete un po’ di olio di nocciola o di semi.
Quando la crema è pronta, versatela in un vasetto di vetro sterilizzato. Si conserva a temperatura ambiente non troppo a lungo (ma non durerà, fidatevi).
Procediamo con le girelle. Riporto le indicazioni di Patty, assolutamente perfette:
Setacciate le farine, sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido con un cucchiaino di miele.
Nella planetaria mettete le farine, lo zucchero, il lievito di birra con il latte e iniziate ad impastare.
Quando l’impasto sarà bello compatto aggiungete un uovo per volta, il sale e
continuate ad incordare. A questo punto l'impasto sarà ancora un po' tenace. Aggiungendo il burro morbido a tocchetti, diventerà molto morbido e tenderà ad attaccarsi alla ciotola. Continuate ad impastare, almeno per c.ca 20 minuti, e se necessario aggiungete 30/40 gr di farina affinché l'impasto si stacchi dalla ciotola. La morbidezza dell'impasto dipende dalla grandezza delle uova. In ogni caso il panetto finale sarà molto morbido.
Mettetelo a lievitare in una ciotola con un pizzico di farina per circa 1h (io l'ho tenuto nel forno con la lunetta accesa.)
Una volta che l’impasto sarà raddoppiato di volume, riprendete l’impasto e stendetelo in una sfoglia rettangolare larga circa 25/30 cm e lunga 50 cm, di 5 mm di spessore sopra una spianatoia infarinata.

Spalmate uno strato di 3/5 mm di crema di nocciole e cioccolato spalmandola con cura su tutta la superficie. Cospargete con le gocce di cioccolato.
Piegate un lato lungo verso il centro chiudendolo con delicatezza in maniera che il bordo esterno sia perfettamente dritto lungo il centro. Fate così con l'altro lato. I due bordi esterni si toccheranno e combaceranno perfettamente. Con il matterello spianate la sfoglia solo sulla lunghezza sempre delicatamente in modo da distribuire bene la crema.
Con un coltello affilate tagliate in due parte la foglia esattamente sul punto di contatto tra i due lati e ricaverete 2 lunghi rettangoli.
Tagliateli in rettangoli lunghi c.ca 15 cm ed arrotolateli su se stessi su lato corto in modo da ottenere dei rotolini.
Con estrema delicatezza, in quanto l'impasto è molto morbido, affettate i rotolini ricavando delle girelle di c.ca 3 cm di spessore e sistematele ben separate, su una placca da forno coperta di carta.

Fate lieviatare ancora per 20/30 minuti. Al termine spennellate le girelle con tuorlo d'uovo sbattuto con un po' di latte fate cuocere in forno preriscaldato a 160/170° per 25/30 minuti. Controllate che siano dorate, a quel punto sono pronte.

Con questa ricetta partecipo al The-Recipetionist di Gennaio-Febbraio 2017 hosted by Patty!

La Apple Pie di Mary Pie per the Recipe-tionist!


No, non il blog, cioè sì anche quello ma volevo presentarvi proprio il dolce di Maria Pia Bruscia che ha dato il nome anche al suo blog e quindi... beh, mettiamoun pò d'ordine :))
The Recipe-tionist è sicuramente il gioco di condivisione più bello del web, frutto della mente geniale e generosa della Flavia del blog Cucicuocidici.
Semplici regole che fanno capo ad una fondmentale: la circolazione del sapere, in questo caso culinario.

Questo mese ci apre le porte del suo blog Maria Pia, detta Mapi, del blog La Apple Pie di Mary Pie. Un nome, una storia, un blog che è una miniera di ricette eccezionali grazie a quel pozzo di sapienza culinaria che è la sua autrice.
Dopo aver guardato e riguardato le sue ricette, sono stata un pò combattuta sulla scelta. Mi sarebbe piaciuto imparare a cucinare le quaglie o qualche altro pennuto in cui Mapi è maestra, ma il richiamo dei dolci è stato più forte. Da adoratrice di dolci con le mele, fra le varie ricette non potevo che scegliere la sua ricetta-simbolo, la Apple Pie, appunto.

Cosa c'è di più confortante per corpo e spirito, di una calda apple pie? Niente, credete a me.
E nel pensare alla vignetta per la cara Mapi, mi è venuta immediata l'associazione con Nonna Papera, e non solo perchè la simpatica pennuta ne sforna in continuazione da cinquant'anni :)) è anche perchè, come Nonna Papera, Mapi è veramente esperta in cucina, una certezza, la nostra roccia granitica, il nostro rifugio dove imparare le preparazioni base, quelle che ti insegnano nei corsi professionali di cucina, mica le cavolate che si trovano in rete. Da Mapi si parla il linguaggio della competenza, altrimenti si tace. Antica sapienza e saggezza, proprio come l'amata Nonna Papera.
Ok, rinchiudetemi. :)))
Nel disegno l'ho immaginata così, e per dare un effetto "vintage" ho usato una matita a carboncino, non so se si vede, è stata la prima volta e forse devo prenderci ancora la mano, ma il risultato è questo. Spero che ti piaccia Mapi!! 























Torniamo alla ricetta.
La Mapi ha proposto questa apple pie per una delle prime sfide targate MTChallenge, ispirandosi ad una crostata di mele al rosmarino di Knam pubblicata da Alessandra Gennaro nel lontano 2010 (lei è sempre avanti anni luce!!)


Dosi per una teglia di 24 cm di diametro

Per l'impasto (flaky pie crust):
440 g farina 00
250 g burro freddo
120 ml acqua ghiacciata
2 cucchiai di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di sale

Per il ripieno:
500 ml latte di mandorle già pronto
1,5 cucchiai colmi di amido di frumento
30 g di pasta di pistacchio grattugiata
600 g di mele golden 1 rametto di rosmarino


Vi riporto integralmente le indicazioni di Mapi (perfette, che ve lo dico a fà?) per il metodo per l'impasto a mano:
Versare farina, zucchero e sale in una ciotola capiente e mescolarli con una forchetta per distribuirli in modo omogeneo.
Tagliare il burro freddo di frigorifero in cubetti di 2 cm e aggiungerli alla ciotola, mescolando con la forchetta per infarinarli bene.
Aiutandosi con il pastry blender o con due coltelli, tagliare il burro nella farina fino a formare delle grosse briciole.
Spruzzare l'acqua ghiacciata e mescolare con la forchetta, finché l'impasto risulta umido in maniera omogenea. Se l'impasto sembra troppo bricioloso, aggiungere altra acqua ghiacciata, un cucchiaio alla volta, e mescolare con la forchetta.
L'impasto è pronto quando si compatta appena: non lavorarlo troppo, o risulterà duro dopo la cottura.
Trasferire l'impasto in abbondante pellicola trasparente; afferrarne le estremità e con il dorso della mano premere l'impasto attraverso la pellicola formando 2 dischi spessi. Avvolgerli strettamente nella pellicola e metterli a raffreddare in frigo per un'ora o per tutta la notte.

Preparare la crema: stemperare in una tazza l'amido con un pochino di latte di mandorla, poi unirlo a quello rimanente, che avrete versato in un pentolino dai bordi alti. Aggiungere la pasta di pistacchio e porre su fiamma media mescolando continuamente fino a quando la crema si rapprende. Non c'è bisogno di zucchero perché il latte di mandorla è già molto dolce. Far raffreddare.

Sbucciare le mele, togliere il torsolo e tagliarle a fettine.

Montare la pie, stendendo un disco per volta: infarinare leggermente il piano di lavoro, l'impasto e il mattarello. Lavorando con quest'ultimo dal centro verso i bordi in tutte le direzioni, stenderlo fino ad ottenere un disco di 7,5 cm più largo della teglia. Sollevarlo e girarlo spesso aiutandosi con una raschia per evitare che si attacchi al piano di lavoro, infarinando leggermente il piano e il mattarello all'occorrenza.

Avvolgere il disco attorno al mattarello, eliminando la farina in eccesso con un pennello. Posizionare il mattarello sulla teglia precedentemente imburrata e svolgervi sopra l'impasto, centrandolo bene. Premere delicatamente sul fondo e lungo i lati della teglia, facendo attenzione a non tirarlo e spezzarlo.

Versarvi dentro la crema leggermente raffreddata e cospargerla con il rosmarino tritato (ne verrà circa 1 cucchiaio).
Porre sopra a questo le mele.
Il ripieno dovrebbe essere di qualche cm più alto del bordo della teglia: la frutta infatti si ritira in cottura rilasciando i suoi liquidi, e mettendone troppo poca si estrarrebbe dal forno un dolce concavo.
Coprire con il secondo disco di impasto, anche questo steso più largo della teglia, centrandolo bene.

Pareggiare i bordi dell'impasto aiutandosi con un coltellino affilato, lasciando un'eccedenza di 2 cm.
Arrotolare l'eccedenza su se stessa verso il centro del dolce e premere con il pollice o con i rebbi della forchetta per creare un bordo decorativo.

Praticare 3 o 4 tagli a raggiera dal centro della cupola verso i bordi con un coltellino affilato, in modo da permettere al vapore di fuoriuscire durante la cottura.

Infornare nel forno preriscaldato a 200 °C per 15 minuti, poi ridurre il calore a 180 °C e proseguire la cottura per 40-45 minuti, finché la torta è dorata e la frutta all'interno risulta morbida.
Il profumo è da svenire, una roba meravigliosa che sa di burro e mele.. fantasticaaaaa!!




























La foto è penosa, ma ne volevo fare subito una con la pie appena sfornata anche se era quasi mezzanotte, volevo imprigionare questo profumo meraviglioso e cercare di non farlo andare via...

Con questa ricetta partecipo al The Recipe-tionist di Ottobre!

 

Biscotti vegani - per the Recipetionist di Aprile!!!!!!


Questa partecipazione vuole essere un omaggio ad una ragazza che ammiro e stimo molto.
La Cristiana del blog Beufalamode.
Una tipa schietta e genuina, senza tanti peli sulla lingua,  con un'adorabile accento romano e un grande talento in cucina che son sicura la porterà lontano. Ah, è anche una bellissima ragazza :-) invidiamola pure :-)))
Questo mese è lei il Recipe tionist e, come da regolamento di questo bellissimo contest ideato da Flavia di Cuocicucidici, per partecipare occorre scegliere una ricetta e rifarla tal quale o apportare massimo un cambiamento.
Nonostante lei sia una carnivora convinta e romana fino al midollo :-)) la sua curiosità e la sua capacità di andare oltre l'hanno portata verso una bellissima esperienza con la cucina vegana. Il mio modo per dirle "brava" ma veramente dal profondo del cuore e con immensa stima è stato scegliere questi biscotti vegani apparsi sul suo blog nel 2012 (vedi che c'era un'anima "veg" già allora?) sia nella versione "basic" con burro d'arachidi  che nella versione golosa con cioccolato.
Quelli al burro mi si sono "spatasciati" in forno modello frittata... dove ho sbagliato?
attendo lumi... :-)
Quelli al cioccolato in compenso sono venuti una figataaaaaaaaaaaaaaaa!!! dieta, addio! :-D


160 g di zucchero di canna
150 g di burro d'arachidi
120 g di margarina
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
60 ml succo di mela
250 g di farina
1 cucchiaino di lievito
 1 cucchiaino di amido di mais

Inserire in planetaria con foglia lo zucchero di canna, il burro d'arachidi, la margherina, la vaniglia e il succo di mela. Aggiungere gli altri ingredienti. Mettere il composto in frigorifero per un'ora.
Formare delle palline, schiacciarle e disegnare delle righe con i rebbi della forchetta.
Cuocere  In forno per 6-8 minuti a 190 gradi, modalità statica.


480 g di farina 00 
75 g di cacao in polvere
100 g di cioccolato fondente
125 ml di latte di soia
160 ml olio di semi (io girasole)
120 g di gocce di cioccolato
2 cucchiaini estratto di vaniglia (io semini di una bacca)
75 g di zucchero
2 cucchiai amido di mais
1 cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale

Mettere a bagnomaria il cioccolato fondente con 60ml di latte di soia. Una volta sciolto aggiungere gli altri 65ml di latte di soia, l'olio di semi, la vaniglia, lo zucchero e l'amido di mais.
Una volta amalgamato il tutto setacciate  la farina, il cacao in polvere, il lievito e uniteli al composto aggiungendo infine  un pizzico di sale e  le gocce di cioccolato.
Con due cucchiaini formare delle palline (la pasta risulterà un po' morbida), adagiare sulla carta forno.
Cuocere a 170 gradi per 15 minuti.

Con questa ricetta partecipo al Recipetionist di Aprile!
Le vostre ricette di Aprile

Il limoncello di Valeria - per il Recipetionist di Gennaio!


Secondo me non c'è simbolo da associare ad un luogo che sia più forte, evocativo e rappresentativo di un prodotto alimentare. Certo, se vedi il Colosseo pensi a Roma, ma non è altrettanto immediato e potente il riferimento alla Città Eterna che può suscitare un bel piatto di tonnarelli cacio e pepe, di abbacchio o di trippa? E, sì:  "vedi Napoli e poi muori", ma non prima di aver assaggiato la miglior pizza del mondo o un fantastico babà, o una strepitosa sfogliatella.

Quando ho saputo della vittoria di Valeria al bellissimo gioco di Flavia, The Recipe-tionist, la mente è volata immediatamente alla bontà  limoni che si trovano sin quell'angolo di paradiso che è la zona di Napoli, la Costiera Amalfitana e in generale la Campania tutta.
Ed è stata un'emozione ancor più grande perchè Valeria si è trasferita con tutta la famiglia in Inghilterra, direi il paese in cui le differenze con il suo luogo d'origne è ancor più evidente.
E allora per scegliere una ricetta dal suo bellissimo blog mi sono fatta trasportare dalla nostalgia, verso quella tradizione che tutto il mondo ci invidia.
Per farla breve, ho fatto il limoncello di Valeria :-)
Complice una mia amica napoletana che mi ha fornito dei bellissimi limoni presi direttamente dall'albero di famiglia. Grandi, profumati e succosi. Uno spettacolo.
Ed ecco qua:


di Valeria Caracciolo
Ingredienti
7 limoni grandi o 10 piccoli (non trattati)
1 litro di alcool a 95°
850 g di zucchero semolato
1 litro e 1/4 di acqua 

Pelate i limoni ricavandone la scorza, evitando la parte bianca perchè amara.
Ponete le scorze in un grande vaso di vetro e versateci l'alcool.
Lasciate macerare per 5 giorni.
In una pentola capiente versate l'acqua e portate a bollore. Versate lo zucchero e mescolate finchè non sarà completamente sciolto.
Fate raffreddare.
Filtrate l'acool e versatelo nella pentola con lo sciroppo di acqua e zucchero.
Mescolate bene e travasate nelle bottiglie.
Tenete in freezer fino al momento di servire!

Con questa ricetta partecipo al Recipe-tionist di Dicembre-Gennaio!
Le vostre ricette di Dicembre-Gennaio

La torta Pinguino di Antonietta per The Recipe-tionist di Novembre!


Recipe-tionist del mese di Novembre è la mia amica Antonietta, del blog La Trappola Golosa.
Le amicizie virtuali del mondo dei food-blogger passano anche attraverso le emozioni e le sensazioni che ti lasciano certe ricette, l'uso di certi ingredienti e le affinità culinarie.
Se c'è una ricetta che mi lega particolarmente ad Antonietta è la sua torta Pinguino.
E' una delle prime ricette apparse sul suo blog nel lontano 2011. E da allora l'ho fatta diverse volte.
Una libidine di rara bontà, per una torta che si comincia ad amare a partire dal nome: Pinguino. E ti si parano davanti scenari di creme, gelati, cioccolato e morbidezze varie. Ma questa torta è molto di più, e per verificare le mie parole non vi resta che provarla :-)
Con questa torta otterrete pure una magia: un quarto d'ora buono di assoluto silenzio, sentirete solo le mandibole dei vostri bimbi lavorare a dovere.
E ditemi se questo non è già di per sè motivo di correre ai fornelli!
Ho scelto questa torta in onore di Antonietta, della sua bravura e della sua passione per la cucina, una torta alla quale sono molto affezionata e che ho realizzato per il compleanno del mio piccolo Lorenzo che oggi compie 6 anni! 

Note: la torta così com'è è già perfetta e completa. Ma se voleste aggiungere un tocco di golosità in più, ricopritela di cioccolato fuso come ho fatto io. Si lo so, sono nà fogna :-)
La versione originale di Antonietta con le dosi sotto riportate, prevede la cottura in teglia rettangolare da cui ricavare circa 30 porzioni. Io, volendo realizzare la torta di compleanno di Lorenzo, ho dimezzato le dosi e l'ho fatta tonda con stampo diametro 18 con cerniera.



Ingredienti per un a teglia diametro 18
200 g zucchero
200 g farina
50 g cacao amaro
100 g di burro 
5 uova
100 ml di latte
sale e lievito in polvere
Per la farcitura
250 g di mascarpone
125 ml di panna montata
Per la copertura
150 g di cioccolato fondente
1 noce di burro

Con le fruste elettriche lavorate il burro e lo zucchero a crema.
Aggiungere le uova e il latte a temperatura ambiente.
Unite poi la farina, il cacao, il lievito e il sale setacciati insieme.
Versare nella teglia imburrata ed infarinata e cuocere per circa 30 minuti a 180°C modalità statica.
Fare la prova stecchino e se esce pulito spegnere il forno, lasciando la torta dentro con il forno semi aperto per 15 minuti.
Quando il dolce è completamente freddo tagliatelo orizzontalmente ottenendo due dischi di uguale spessore.
Nel frattempo montate la panna ed unitevi il mascarpone. Spalmate la crema sul primo disco poi ricoprite col secondo.
Mettete la torta su una gratella con una teglia sotto.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria con una noce di burro, lasciatelo intiepidire leggermente e versatelo direttamente sulla torta lasciandolo colare nella teglia sottostante e cercando di coprire tutta la superficie e i bordi con l'aiuto di una spatola.
Trasferite il dolce in frigo a rassodare un paio d'ore prima di servirlo.

Ringrazio ancora Antonietta per questa stupenda ricetta e un grazie enorme a Flavia per aver ideato questo gioco entusiasmante!

Con questa ricetta partecipo a The Recipe-tionist di questo mese di Novembre, ospitato da Antonietta del blog La trappola Golosa:


Le vostre ricette di Novembre

Il rustico leccese di Mari per il Recipe-tionist di Settembre


♪♫ "Tempo. Comunque vadano le cose lui passa, e se ne frega se qualcuno è in ritardo, lo puoi chiamare bastardo ma intanto è già andato...♪♫ " ve la ricordate la canzone di Jovanotti?
Potrebbe essere il mio inno. Anzi, lo è, ogni giorno di più, visto che sono sempre a correre dietro al tempo.
Il buffo è che le rare volte che non ho nulla da fare, invece di bearmi nell'ozio mi ritrovo spaesata, persa e persino un pò irritata con tanto tempo a disposizione e non saper come sfruttarlo al meglio. Mi dicono che succede, quando si è abituati a fare almeno tre cose contemporaneamente, tutti i giorni dell'anno.
Il problema è che per le cose che mi piace veramente fare non ho mai abbastanza tempo.
E' mesi che vorrei partecipare allo Starbooks Redone, provare a fare il lievito madre senza glutine, andare per mercati a trovare ingredienti particolari, finire un disegno da troppo tempo incompleto ecc...
Ma oggi ho detto: basta. Faccio The Receipe-tionist di Settembre. Ok, il fatto che sia la Mari Lasagnapazza è stato un bell'incentivo, ma l'avrei voluto fare anche quando il Recipe-tionist del mese era la Fornostar, o la Mai, oppure la Cristiana... però stavolta non potevo proprio mancare.
La Mari. Che dire? Straordinaria mi sembra banale. Lei ha una delicatezza, una competenza e una passione per la cucina che sono veramente doti rare. Ma più di ogni altra cosa Mari è una ragazza dolcissima e gentile, ed è un vero piacere stare in sua compagnia.
Ho avuto la fortuna di incontrarla, prima virtualmente, poi di persona e mai come nel suo caso il famoso teorema delle amicizie virtuali enunciato qui si è rivelato congruo e funzionante :-)
Mari abita a Trieste, ma ha origini piemontesi e salentine, e salentino di Lecce è suo marito Christian.
Il Salento, come lei, me lo porto nel cuore, tanto che ne ho fatto meta fissa delle mie vacanze da diversi anni ,quindi per partecipare al Recipe-tionist di Flavia non potevo non scegliere una delle specialità salentine più golose: il rustico leccese.
Oltretutto Mari propende più per il salato che per il dolce allora mi sono detta che questa era la ricetta da fare.
Il rustico leccese è un'antica specialità locale formata da due dischi di pasta sfoglia ripieni di besciamella, mozzarella e pomodoro. Uno sballo puro, credetemi!
Ed in onore di Mari, della sua bravura e della sua serietà ho voluto fare la pasta sfoglia in casa, mi sembrava brutto comprare quella già pronta, inoltre era una di quelle voci che giacevano da troppo tempo nella "to do list", la lista infinita di ricette da provare.
Ho usato la ricetta di Luca Montersino, per l'esattezza un terzo delle quantità indicate da lui, ed ho ottenuto un panetto da un chilo e cento grammi. 
Devo dire che pensavo fosse molto più difficile, ovviamente ci si deve prendere la mano, ma non è nulla di infattibile. La pazienza, beh, quella dovete metterne in conto almeno un pò! ;-)
La pasta sfoglia è formata da due masse che vanno unite insieme: una grassa chiamata panetto e costituita da burro e farina e una magra chiamata pastello fatta di farina, acqua e sale.
Ready? Go!
Pasta Sfoglia di Luca Montersino
(otterrete circa 1,1 kg di pasta sfoglia)
Per il panetto:
500 g di burro
147 g di farina 00
Per il pastello:
350 g di farina 00
220 g acqua
10 g di sale fino

Iniziate preparando il pastello: nella ciotola della planetaria  col gancio o in un robot da cucina  mettete la farina col sale, fate girare un attimo per amalgamarli poi sempre facendo andare la macchina unite una parte di acqua  e solo dopo che l'avrà assorbita unite il rimanente. Lavorate l'impasto brevemente solo per amalgamare gli ingredienti poi impastatelo a mano su un piano di lavoro per qualche minuto, dandogli una forma rettangolare. Avvolgete in pellicola trasparente e mettete a riposare in frigo per almeno mezz'ora.
Nel frattempo preparate il panetto: prendete il burro dal frigo e sistematelo fra due fogli di carta forno. Battetelo col mattarello per qualche minuto, appiattendolo ma sopratutto così facendo lo renderete più morbido ma allo stesso tempo plastico e lavorabile, e questo è un aspetto importante per ottenere una buona pasta sfoglia.
Mettete il burro nella planetaria con la farina prevista per il panetto e fate girare fino a che i due ingredienti si saranno amalgamati e formeranno una palla. Stendete la palla fra due fogli di carta forno, appiattendola allo spessore di circa 1 cm e dandole una forma rettangolare e ponete in frigo a raffreddare.
Trascorso il tempo di riposo, riprendete il pastello e col mattarello stendetelo sul piano di lavoro leggermente infarinato, cercando di ottenere una sfoglia di forma rettangolare e di spessore circa 1 cm.
Prendete il panetto dal frigo, spezzettatelo in due-tre pezzi e metteteli un momento in planetaria facendo girare al minimo per renderlo meglio lavorabile. Risistematelo poi fra due fogli di carta forno e appiattitelo col mattarello ad uno spessore di 1 cm dandogli una forma rettangolare.
Al centro del pastello ponete quindi il panetto così ottenuto, cercando di far sì che l'altezza del pastello sia uguale a quella del panetto come mostrato nelle foto e nei disegni qui sott, e che i lati aperti siano sempre verticali rispetto a voi e quelli chiusi a destra e sinistra:





a questo punto piegate prima un'estremità verso il centro e poi l'altra, chiudendo senza sovrapporre i bordi.
Col mattarello stendete l'impasto e poi date un giro di pieghe a tre:

PIEGA A 3


e poi a quattro:

PIEGA A 4
dopo questi due tipi di pieghe, riponete l'impasto in frigo per un'ora, avvolto in carta da forno.
Ripetete questo procedimento di pieghe almeno altre due-tre volte (ma nulla vi vieta di farne anche di più), sempre con un riposo in frigo di un'ora (quindi: piega a 3+piega4+riposo in frigo poi ancora piega3+piega4+riposo in frigo)
Montersino dice che più sono le serie di pieghe che diamo, la pasta sfoglia crescerà un pò meno ma in maniera molto più uniforme.
Una volta ottenuto il vostro panetto tenetelo in frigo fino al momento di servirvene oppure congelatelo.

Ingredienti 
(per 4 rustici del diametro di circa 12 centimetri)
500 g di pasta sfoglia (ricetta come sopra)
per la besciamella
25 g di farina
25 g di burro
150 ml di latte
sale e noce moscata
***
2 pomodori pelati
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
100 g di mozzarella
1 uovo per spennellare bordi e superficie

Preparate la besciamella facendo sciogliere il burro in un pentolino. Unire la farina e cuocere un paio di minuti fino a quando non sarà leggermente dorata. Aggiungete il latte poco alla volta mescolando fino a che la besciamella comincerà ad addensarsi. Spegnete il fuoco, aggiungete il sale e un pò di noce moscata grattugiata. Finchè la besciamella è ancora calda aggiunete  la mozzarella precedentemente tagliata a pezzetti e lasciata scolare, mescolando bene per farla scioglere e fate raffreddare il tutto.
(La besciamella, una volta fredda, sarà ancor più densa e soda ed così chedeve essere: dovrete poter riuscire a porzionarla al centro dei dischi di pasta sfoglia senza pericolo che coli fuori perchè troppo liquida, come nella foto qui sotto).
Tagliate i pomodori pelati a pezzettini molto piccoli e metteteli a scolare in un colino. Quindi conditeli con un po’ d’olio, un pizzico di sale e un pizzico di pepe.
Riporto le indicazioni di Mari:
Stendete la pasta sfoglia fino ad ottenere uno spessore di 3-4 mm. Ricavate 8 dischi di circa 10-12 cm. Al centro di ciascun disco mettete un cucchiaio circa di besciamella e sopra la besciamella mettete il pomodoro, occorre lasciare libero almeno un centimetro di bordo che dovete spennellare con un pò d'uovo sbattuto. Ricoprite con gli altri dischi, allargandoli leggermente con le mani e premendo bene con le dita tutto attorno ai bordi per far aderire bene.

 

 Riporto le indicazioni della Mari:
(qualcuno preferisce fare direttamente dei cerchi più piccoli per la parte inferiore e leggermente più larghi per la parte superiore in maniera tale che quando si adagiano sul ripieno combacino direttamente con il disco inferiore)
Prima di infornare i rustici fateli riposare in frigo almeno un'ora. Questo è un passaggio assolutamente importante per la buona risucita del rustico! 
Io li ho riposti in frigo già direttamente nella teglia di cottura foderata con carta forno, e così non li ho dovuti spostare al momento di infornarli.
Pre riscaldate il forno a 200 ° C ventilato.
Trascorso il riposo in frigo spennellate la superficie dei rustici con dell'uovo sbattuto, poi cuocete per circa 20 minuti.
ET VOILA'!



Che vi devo dire? Una ricetta riuscita al primo colpo.. si vede che aspettare mi ha fatto bene!!!
I rustici della Mari sono una cosa veramente S-P-A-Z-I-A-L-E. E ho detto tutto!

Con questa ricetta partecipo a The Recipe-tionist del mese di Settembre 2014


I Baicoli di Loredana


Era diverso tempo che non partecipavo a The Recipe-tionist, il gioco ideato da Flavia del blog Cuocicucidici : tempo fa avevo partecipato in tre occasioni: quando il Recipe-tionist fu Helga di Pâtes et Pattes, poi con Cristina B. di Vissi d'arte.. e di cucina e in ultimo proprio con Loredana di La cucina di Mamma Loredana
Per chi ancora non lo conoscesse, è un gioco/sfida che dà l'opportunità di imparare nuove ricette, conoscere altri food blogger e perchè no, mettere anche in moto il neurone della fantasia.
Le regole del gioco infatti, permettono di cambiare un ingrediente della ricetta scelta dal blog che è il Recipe-tionist del mese.
E questo mese c’è di nuovo Loredana. E senza neanche andare sul suo blog, sapevo già quale ricetta avrei fatto.
I baicoli, ricetta delle sorelle Simili quindi già di per sè una garanzia, ma da che  sono stati rifatti da Loredana sono diventati un’irresistibile tentazione da provare assolutamente.
Come molte di voi ben sanno, la lista delle “cose da provare assolutamente” è di una lunghezza inversamente proporzionale al tempo a disposizione, e questa ricetta, salvata e stampata da tempo, era in pole position da un po’..
Per cui, quando ho saputo che Loredana aveva bissato la vittoria diventando la nuova Recipe-tionist di questo mese, non ho potuto più aspettare..
L'unico ingrediente che ho cambiato è stato lo zucchero, sostituito col mio adorato muscovado che ha donato ai baicoli un tocco di sapore (e di colore) in più..

Crema di lenticchie al curry di Loredana

Eccomi ad un'altro appuntamento col The Recipe-tionist, il fantastico evento creato da EliFla del Blog Cuocicucidici. Ormai molti di voi conoscono questo simpatico modo di condividere e sperimentare nuove ricette, di conoscere altri blog, di stringere nuove amicizie, di imparare qualcosa di nuovo.
Tutto questo è The Recipe-tionist! Per chi di voi fosse nuovo alla cosa, trovate tutte le regole qui.

Torta di rose - The Recipe-tionist di Gennaio


Buongiorno a tutti!
Oggi stavo riflettendo sui vari contest, eventi ed iniziative che si vedono in giro per i blog e a cui io partecipo volentieri quando riesco.. Infatti da quando ho iniziato questa avventura col mio blog ho partecipato a diversi contest e simili, ovviamente nel limite delle mie possibilità sia di tempo che di abilità!
Penso che siano un ottimo modo di conoscere altri food bloggers, stringere amicizie che sono sì virtuali, ma che spesso nulla hanno da invidiare alle migliori relazioni di amicizia “di persona”.
Vedo in giro tanta solidarietà, partecipazione e belle persone. Vedo che ci si aiuta nei momenti di difficoltà, ci si conforta nei momenti tristi e si gioisce assieme in quelli felici.. magia della Rete!
Eppoi magari alla fine ci si incontra dal vero, chissà.. a diverse di voi sarà capitato, giusto?
Un'altra cosa positiva che, almeno a me, portano questi contest è che mi spronano a mettermi alla prova, a ideare ricette nuove o cucinare un piatto diverso dal solito, ad abbinare gusti diversi che altrimenti mai avrei combinato e via di seguito…  
Come questa Torta di Rose. E’ diversi ANNI, giuro, che la volevo fare. 
Poi rimandavo, rimandavo, rimandavo. Ora no. LA FACCIO!!
Mi è sempre piaciuta per la sua forma, per il fatto che è un lievitato e perché si può farcire in mille modi!

Grazie a Helga, di Pates and Pattes nonché perfetta Recipe-tionist di Gennaio.
Sbirciando sul suo blog in cerca di una ricetta, l’ho vista e mi sono detta.. OK!
Il regolamento per partecipare al Recipe-tionist, ideato da EleFla di Cuocicucidici, dà la possibilità di cambiare un ingrediente ed io, rispetto alla ricetta di Helga, ho variato il ripieno.
Helga proponeva una squisita marmellata di albicocche, io invece l’ho farcita con della marmellata di mandarini che ho fatto in casa qualche sera fa.  Delizia!
Ho poi decorato la torta con dei pinoli, perchè mi ricordavano le spine delle rose e per finire una bella spolverizzata di zucchero a velo.
Ma partiamo dall'inizio:

Ingredienti:
600 gr di farina 00
4 cucchiai di burro fuso
80 gr di zucchero
6 tuorli d'uovo
50 gr di lievito di birra
200 ml di latte

Per il ripieno io ho usato:
1 vasetto di marmellata di mandarini e vaniglia (per la ricetta vedere qui)

Per decorare:
1 manciata di pinoli
zucchero a velo

Preparazione:
la sera prima preparare il lievitino con 260 gr della farina indicata in ricetta e il lievito di birra sciolto nel latte tiepido.
Il giorno dopo mettere la farina rimanente a fontana, aggiungere i tuorli, lo zucchero e il burro fuso. Amalgamare bene e aggiungere il lievitino a questo impasto.
Lavorate bene la pasta poi stendetela su un piano infarinato o su carta forno con l'aiuto del matarello. 



Spalmate la marmellata sulla superficie distribuendola in modo uniforme, poi arrotolate la pasta formando un lungo rotolo.
Tagliatelo a metà e da ciascuna metà ricavate 6 pezzi, per un totale di 12.
Disponete i pezzi ottenuti in una teglia precedentemente imburrata e infarinata e lasciate lieviare nuovamente per circa 1 ora.
Ecco la torta prima della cottura:
Prima di infornare io ho cosparso la superficie con i pinoli, per dargli un tocco in più sia per il sapore che per la presenta zione, mi sembravano tante piccole spine!!
Infornate a forno statico a 180°C per circa 40-45 minuti.
GNAM!!






Con questa ricetta partecipo al Recipe-tionist di Gennaio:




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