Questo mese l’MTChallenge è speciale per un sacco di motivi:
1.Roberta (Pupaccena) è la vincitrice dell’ultima sfida di
ottobre con il suo pane dolce del Sabato, risultato di ricerca, passione e
fantasia uniche. Lei è così… che ci volete fà? ^_^
2.Roberta è siciliana, anzi di più: Palermitana! E ci ha
regalato una ricetta strepitosa, dettagliata in un post che da solo è un
manuale.. vedere per credere!
3.La ricetta dell’MTC di questo mese sono LE arancinE di riso,
rigorosamente FEMMINE! Di forma tonda oppure ovale, sono la versione
sicilian-occidentale degli arancini della Sicilia orientale, quelli di forma
più a punta.
Insomma, tradizione siciliana a tutto tondo per un cibo che
è nato in casa per poi riversarsi nei vicoli di Palermo (o viceversa?)
4.Le vulcaniche ragazze di Menù Turistico, le “Stromboline”
Alessandra e Daniela, hanno creato una nuova casa (leggi: blog) apposta per
ospitare l’MTChallenge. Non solo. Hanno reso questo blog un posto di
condivisione e scambio fra tutti quelli che vorranno partecipare, MTChallengers
e non. Un luogo dove incontrare amiche, scambiarsi ricette, suggerimenti e astuzie varie attraverso QUATTRO-DICO-QUATTRO nuove rubriche create apposta per soddisfare tutti i “gusti”! Non so se mi spiego.. e c'è anche il filo diretto con i giudici, un modo meno impersonale della
newsletter per dissipare dubbi ed avere precisazioni sulla ricetta del mese e, dulcis in fundo (anche se mi sa che non è il fondo ma si scaverà ancora parecchio ;-)) il bellissimo banner dell'MTC Member, che "proudamente" ho già messo sulla mia home page.
VI BASTA?? :-)
Tutto questo, unito alla genialità, all’abilità, all’estro e alla
passione di queste ragazze, mi ha messo un po’ d’ansia.. sarò all’altezza?
Come proporre delle arancine degne di nota io, bolognese che a Palermo non ci
sono mai stata??
L’unica Sicilia che ho visitato (per ora) sono le splendide
isole Eolie, che forse non sono la “vera” Sicilia ma che per come le ho vissute
io, sono state quanto di più “siciliano” potessi sperare.
Eravamo a Malfa, isola di Salina, la più verde delle isole
Eolie raggiungibili in automobile in Agosto, e da lì abbiamo visitato Lipari,
Stromboli, Panarea.
Alicudi e Filicudi più selvagge e lontane sono in lista per
il prossimo viaggio, ahimè! Idem per Vulcano..
A Salina stavamo in un piccolo ma grazioso appartamentino in stile "eoliano", con muri bianchi e geko d’ordinanza e un piccolo tavolino per pranzare
fuori.
Di sera la stradina che conduceva al nostro appartamento era
completamente al buio, perché l’illuminazione pubblica serviva solo la strada.. “principale”, si fa per dire..
Alla sera non c’era molto da fare, ma per essere felici
bastava caricarsi in spalla un paio di seggiole pieghevoli, camminare fino alla
piazza della chiesa, aprire le seggiole e sedersi.
Poco dopo arrivava un furgoncino, un omino scendeva ed
apriva il portellone da dove spuntava una cinepresa e alcune “pizze”.
Partiva il film di turno, dentro ad un cinema naturale che come
muri aveva una splendida cattedrale, il mare e un panorama notturno unico e
come soffitto un cielo stellato d’Agosto che neanche nei sogni più fantastici
lo si può vedere (stelle cadenti incluse!!).
Finito il film ti caricavi nuovamente la tua seggiola in
spalla e infilavi nuovamente il vicolo
verso casa, con torcia elettrica per non sbattere contro al primo muro.
Di giorno lungo la passeggiata che portava al mare si
potevano raccogliere i cucunci dalle piante di cappero che spuntavano ovunque e
pomodorini maturati al sole nei campi attorno (“prendete pure, qui intorno E’
TUTTO MIO!!” ci autorizzava la nostra padrona di casa tal Sig.ra Maria Travaglia,
ex maestra in pensione e proprietaria –pare- di mezza isola, pomodorini
compresi!)
Volevi del pesce fresco? Alla mattina presto arrivava,
sempre nella piazza del “cinema”, l’Ape car del pescatore con il pesce del
giorno e una stadera un po’ bislenca che pesava più “a occhio” che altro.
Un piccolo forno di fianco a casa completava la gamma di
tutto ciò di cui avevamo bisogno, con pane, arancini (!) o arancine? appena sfornati
e poi ancora focacce e biscotti.
Un paradiso!
Un “Donna Fugata” accompagnava qualche cena in locali
tipici, ricordo degli involtini di pesce spada e foglie di limone, ricordo una
pasta alla Norma da svenire.. per non parlare delle granite, della pasta di
mandorla, del Marsala, della Malvasia, della ricotta infornata e delle mille altre prelibatezze che mi hanno
regalato ricordi meravigliosi -oltre a 2-3 chili in più! ☺
Riporporre tutte le sensazioni e i ricordi di quella vacanza
siciliana dentro un’arancina è la mia vera sfida di questo mese con la seconda e la terza versione ed invece, con la prima versione, mando un abbraccio virtuale da Bologna a Roberta e tutta la Sicilia!
Partiamo dalle preparazioni base che serviranno per tutti e tre i tipi di arancine: il riso e la lega e in teoria anche il pangrattato anche se io ho "personalizzato" ogni panatura:
Per 12 arancine medie (6 di forma tonda e 6 di forma ovale)
ho usato queste dosi che sono la metà della ricetta originale:
Per il riso:
500 gr di riso originario
1,5 lt di brodo di verdura (carote, sedano, cipolla)
1 bustina di zafferano
25 gr di burro
25 gr di Parmigiano Reggiano
1 cipolla dorata piccola
Olio evo q.b.
Per la lega:
600 ml di acqua
300 gr di farina
1 presa di sale fino
Per l'impanatura:
500 gr di pane grattugiato
più i condimenti per ciascuno dei tre tipi di arancine, che troverete qui di seguito.
Occorre preparare il riso con un certo anticipo, perchè al momento dell'utilizzo deve essere ben freddo. Io l'ho preparato la sera e ho fatto le arancine il giorno dopo.
Preparare il brodo con le verdure, quando è pronto regolare di sale e aggiungere la bustina di zafferano.
In un tegame capiente rosolare la cipolla tagliata finemente con due giri abbondanti di olio evo, versare il riso e tostarlo per 1-2 minuti.
Io qui ho proceduto come per un risotto, un paio di mestoli alla volta per essere sicura di fermare la cottura al momento giusto, cioè al dente.
Ho trasferito il tegame nel lavello precedentemente riempito quattro dita d'acqua fredda facendo attenzione a non far entrare acqua nel tegame ho mantecato il riso con il burro ed il Parmigiano.
Ho lasciato intiepidire, trasferito il riso in una teglia e ho lasciato riposare per 1 notte.
Con questo metodo il riso è venuto perfetto per la preparazione, umido, malleabile ma non troppo appiccicoso e ha reso la preparazione delle arancine più semplice di quanto temessi, anche per una neofita come me.
Per la lega: versare l'acqua in una ciotola grande ed aggiungere la farina e il sale fino, mescolare con una frusta per amalgamare bene e tenere da parte fino al suo utilizzo.
Arancine con ragù bolognese e dadini di Parmigiano Reggiano .. Bologna♥Sicilia
Per riempire 6 arancine tonde medie (grandezza uguale ad una piccola arancia) ne è bastato 150 gr, a casa mia quando faccio il ragù ne faccio per un chilo di carne, un pò lo congelo e un pò lo mangiamo subito, pertanto non so darvi proporzioni per quantità così piccole ma vi riporto volentieri la mia ricetta di famiglia così vi evitate il link:
Ragù alla bolognese di casa mia
600 gr di cartella o scanello di manzo macinato
200 gr di gambuccio di prosciutto macinato
200 gr di pancetta macinato
1 gambo di sedano
1 carota piccola
1 cipolla bianca piccola
700 gr di Passata rustica di pomodoro (vale a dire quella meno fine)
Olio evo q.b.
una noce di burro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale, pepe q.b.
1 generosa grattugiata di noce moscata
In un tegame grande far sciogliere il burro con l'olio e far rosolare gli odori tritati finemente.
A fuoco alto aggiungere poi la pancetta e il gambuccio mescolare molto per sgranarli per bene e portarli a cottura. Quando sono ben cotti aggiungere il manzo macinato, mescolare bene come sopra e quando tutto è molto ben cotto sfumare col vino bianco.
Regolare poi di sale e pepe ed aggiungere la passata di pomodoro.
Spostare la pentola nel fuoco piccolo con la fiamma al minimo, mettere la retina spargifiamma e continuare la cottura con coperchio, mescolando spesso, per circa 4 ore.
Trascorso questo tempo spegnere la fiamma ed aggiungere una generosa grattugiata di noce moscata, mescolare bene e il ragù è pronto!
Quando il ragù si è raffreddato completamente, tagliare
qualche cubettino di Parmigiano Reggiano e procedere alla preparazione delle
arancine:
- Prendete una manciata di riso e roteandola fra i palmi delle mani formate una palla di dimensioni circa come una piccola arancia (sono arancINE, no? ;-))
- Con un dito formate un buco nella palla, che allargherete gradualmente e con delicatezza fino ad ottnere un’incavo abbastanza grande per contenere il ripiento.
- Prendere un’altra manciata di riso e procedere allo
- stesso modo fino a formarne sei.
- In ognuna inserire 1-2 cucchiaini di ragù e ponete al centro due-tre dadini di Parmigiano.
- Spingete il condimento verso il basso mentre contemporaneamente richiudete col riso e riformate la palla rigirandola ancora fra i palmi per ridarle una bella forma tonda.
- Procedete allo stesso modo per le altre arancine e mettete da parte
- Immergere ciascuna arancina nella lega, farla scolare bene e rotolarla nel pangrattato a cui avrete unito una generosa grattugiata di noce moscata.
Arancine dei ricordi - Parte I
con capperi al marsala, pomodorini pachino secchi e ricotta "infornata"
Per il ripieno di 3 arancine ovali medie:
Per il ripieno di 3 arancine ovali medie:
2-3 cucchiai di capperi sottosale
(se trovate quelli di Salina sarebbe il massimo)
(se trovate quelli di Salina sarebbe il massimo)
1 pizzico di timo secco
1 pizzico di paprika forte
1 pizzico di paprika forte
1 pizzico di erba cipollina secca
1/2 bicchiere di Marsala
2 cucchiai di pomodorini semi secchi sott'olio
1 etto di ricotta
Per il condimento del pangrattato:
1 cucchiaino di paprika forte
Ho messo la ricotta dentro ad un coccio con carta forno e fatto cuocere in forno a 180°C per circa 30 minuti. Ovviamente non ho ottenuto la vera ricotta infornata, tipica della zona di Messina, ma con questo procedimento la ricotta ha acquistato un sapore più deciso e si è asciugata ben bene, cosa che mi ha permesso di metterla dentro alle arancine senza rischiare di bagnare il riso.
Mentre la ricotta cuoce, in una padella versare il marsala, insaporire con timo ed erba cipollina e far restringere a fiamma alta, verso la fine unire i capperi (precedentemente sciaquati dal sale) mescolare e dopo poco spegnere e lasciar insaporire fino a raffreddamento.
Scolate dall'olio i pomodorini e tagliuzzateli non troppo finemente al coltello.
Con tutti e tre gli ingredienti pronti iniziare a formare le arancine.
Il procedimento è uguale a quello delle arancine al ragù, ma questa volta ho voluto dare loro la forma ovale, pertanto prendete una manciata di riso e ponetela sul palmo della mano appiattendolo un pò a formare una "culla" dove inserirete un pò di capperi, un cucchiaino di ricotta e qualche pezzetto di pomodorini.
Spingete sempre un pò il ripieno e delicatamente richiudete i bordi sigillando l'arancina.
Arrotolatela sempre fra i palmi delle mani per dargli la forma, tuffatela nella lega, sgocciolatela bene e passatela nel pangrattato condito con un cucchiaino di paprika.
Con lo stesso procedimento fate anche le restanti arancine.
con pesto di pistacchi di Bronte, pistacchi tritati e scamorza
2 cucchiai di pesto di pistacchi di Bronte
(questo è stato un regalo della mia amica Daniela)
1 cucchiaio di pistacchi
5o gr di scamorza
Per il condimento del pangrattato:
1 cucchiaio di pistacchi tritati finemente
Per il condimento del pangrattato:
1 cucchiaio di pistacchi tritati finemente
Tritate grossolanamente i pistacchi e tagliate la scamorza a piccoli cubetti.
Prendere nel palmo della mano un pò di riso e darle la forma ovale, pressare leggermente nel centro per creare un incavo e metterci un paio di cucchiaini di pesto, un pizzico di pistacchi tritati e qualche cubettino di scamorza.
Richiudere sempre spingendo il ripieno verso il basso mentre richiudete i bordi dell'arancina pressando bene e arrotolandola fra i palmi per dare una forma ovale.
Ripetete una alla volta le arancine nella lega, fatele sgocciolare ben bene e passatele nel pangrattato al quale avrete unito un cucchiaio di pistacchi tritati finemente.Richiudere sempre spingendo il ripieno verso il basso mentre richiudete i bordi dell'arancina pressando bene e arrotolandola fra i palmi per dare una forma ovale.
E ora... SI FRIGGE!!! peppeepepepppeppeppepppeeeeee! ♪♫♪♫♪♫♪♫♪♪ (cantatina per sdrammatizzare, ehmm..)
(Nessuna foto del momento della frittura, sorry, ero troppo impegnata a non far danni per armeggiare con le foto).
Per friggere:
1,5 litri di olio di semi
1 tegame a bordi alti
1 schiumarola
2-3 scorze di limone intere per evitare la puzza di fritto per casa
Scaldate l'olio nel tegame quando sarà arrivato alla giusta temperatura (prova dello stecchino, se si creano tante bollicine attorno è il momento - prova della briciola di pane se va a fondo poi risale è il momento - in ogni caso evitate controllare col dito come ho fatto io qualche annetto fa..) immergete la prima scorza di limone e un paio di arancine per volta. Cuocete fino a coloritura girandole il minimo indispensabile.
Nota: quando la prima scorza diventa bruciacchiata toglietela e sostituitela con un'altra e così via, è un rimedio che funziona benissimo per ridurre la puzza di fritto nell'ambiente.
Quando pronte scolatele e adagiatele su un piatto con carta assorbente e procedete con le altre.
Servite SUBBITO calde e fumanti..
GNAM!!FOTO DI GRUPPO |
Ultimo ma non meno importante, non buttate l'olio di frittura nel lavello. Raccoglietelo e portatelo ad una stazione ecologica, o in un contenitore per il recupero urbano degli oli esausti oppure versatelo in una bottiglia di plastica e buttatela nell'indifferenziato.
Questo è il mio contributo all'MTChallenge del mese di Novembre "Le Arancine di riso"
Wow, queste arancine sono fantastiche, ottimi sapori e abbinamenti! Complimenti!
RispondiEliminaBaci e buon lunedì!
Grazie Ribana! :-)
Eliminacon questo post e con queste foto mi hai steso...voglio queste arancineeeee!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGuarda Alice, con queste arancine mi si è aperto un mondo, sono buonissime ed è stata la prima volta. Sono da fare e rifare, sono anche perfette per delle festicciole, magari in versione mignon, per un aperitivo o altro... bacioni e grazie!
EliminaChe post travolgente!!!
RispondiEliminaSei stata fantastica lasciando trapelare tutta la tua emozione e il tuo amore per questa avventura che é l'MTC e per queste arancine in particolare della nostra cara Roberta.
Questo mese, oltre gli impegni aumentati, sono presa da un grande senso d'impotenza rispetto il tema da trattare:troppo grande, troppo bello, troppo coinvolgente.E aver letto il tuo post questa sensazione mi aumenta:non ce la farò!!??!!??
Ma tu sei grande, sei brava e sei coinvolgente, sono sicura ce lo farai vedere con le tue arancine, che aspetto con trepidazione!! bacioni e grazie sempre
Eliminamamma mia che meraviglia, non saprei quale scegliere, penso tutte quante, un bacio e buon inizio settimana
RispondiEliminaGrazieeeee!! mi piacerebbe poterle fare assaggiare a tutti, la ricetta di Roberta è una sicurezza!
EliminaWow! Che brava. Le tue arancine sono bellissime.
RispondiEliminaGrazie Simona, quando torni in Italia e capiti in Sicilia provale, sono deliziose!!! (oppure passa da Bologna che te le preparo io!!;-)
EliminaUn passo passo seguito con l'acquolina alla bocca, già su quel ragù alla bolognese ero stesa, ma anche la ricotta informata e il pesto di pistacchi non sono stati da meno...ecco, adesso chi mi viene a tirare su??
RispondiEliminaQuesto mese con le arancine c'è veramente da farsi venire un'acquolina infinita.. e tu sei stata fra le prime a causarla con le tue arancine deliziose!
EliminaCiao, le tue arancine sono strepitoseeeee e goduriose!!!
RispondiEliminaA presto :-)
Grazie Ilaria!! :-)
Eliminami son venute in mente mille e mille cose, mentre leggevo questo post e scriverle tutte significherebbe non finire più: ti lascio l'ultima, che le ricapitola- e cioè, che vorrei vedere la faccia di Toberta, quando passerà di qui. Perchè sei riuscita come pochi a trasmetterci la poesia di questa terra meravigliosa (e le isole sono Sicilia, tranquilla che lo sono), con pennellate intense e vibranti. Questo è l'emmetichallenge, questo ineffabile filo rosso che lega un piatto ad un ricordo,un ingrediente ad un'emozione, in un continuo comunicare, condividere, superare le distanze per ritrovarsi tutti insieme ad arricchire un piatto di tali e tanti spunti da renderlo alla fine, veramente nostro.
RispondiEliminae poi c'è pure il disegnino, per chi non lo avesse capito :-)
grandissima Francy, come faremmo senza di te? (e mica scherzo, credimi...)
Ecco, ora mi commuovo. E io come farei senza di voi?? grazie sempre, a tutte, per aver creato l'MTC!
Eliminacipicchia Francy...secondo me ci sei andata vicinissima, anzi no, ci sei proprio riuscita, a trasformare il tuo racconto nel gusto indelebile di questi arancini. Poi certo, per essere più precisi bisognerebbe assaggiarli...non so come dire! e li vedrei bene al neonato bolletta (!!). Bravissima! Ah, non ultimo per i complimenti, anche se ultimo nelle note di merito che mi son segnata memorizzando tutto il tuo scritto: la tovaglietta di carta gialla con le due torri disegnate da te. Sta attenta che ti rubano l'idea, è troppo carina!
RispondiEliminaAdesso ci metto il copirait! ;-) grazie Bebe!!! un bacione e a lunedì!
Eliminanon sono mai stata in Sicilia, ma ci voglio andare prima o poi...questi arancini devono essere una vera bontà
RispondiEliminaun bacione
anche io ci voglio tornare a parte le Eolie mi manca ancora di visitare TUTTO il resto! direi che un mesetto potrebbe bastare..
EliminaMeglio di un romanzo il tuo post!!!! Che nostalgia della Sicilia...
RispondiEliminama che meraviglia le tue arancine...
grazie Sara! so che tu adori la Sicilia, e quando ci vediamo voglio sentire i tuoi racconti!
Eliminasono senza parole! bellssimo il racconto dei giorni trascorsi a Salina e stupendevoli tutte le versioni di arancine....peccato non poterle assaggiare
RispondiEliminaGrazie Rosaria!! sono ricordi indimenticabili e spero di poterci tornare presto! bacioni! ps: te le farei assaggiare volentieri, e tu mi fai assaggiare le tue vero? ;-)
EliminaUn post fiume , bellissimo Francy da un amante della Sicilia.
RispondiEliminaBellissime queste arancine.
A Presto
Siamo un bel gruppo noi del Fan Club Sicilia!!grazie e a presto!
EliminaE invece ti lascio anche il segno del mio passaggio, visto che le male lingue dicono il contrario! Ma solo per mandare un accorato monito alle giudichesse: NON FATELA VINCERE, E' SOLO LA PRIMA VOLTAAAAAA!!! ;)
RispondiEliminaBenvenuta nel club!
P.s. Se passi da Palermo, fammi un fischio, vengo con l'altra Stefania! ;)
E che bello sarebbe venirvi a trovare a Palermo! Buon cibo, buona compagnia e arancine DOC! arriverò, un giorno (quando meno ve lo aspettate.. ehehehe ;-) )
EliminaMa allora è vero che la Sicilia ti rimane nel cuore!
RispondiEliminaBel post e arancine molto particolari e invitanti! Mi hai stesso con la ricotta infornata, giuro non ne sapevo nulla!
Grazie e un forte abbraccio, da parte di una catalana che non conosce affatto la Sicilia!
E come poteva non essere così? Certi posti sono magici!!
EliminaLa ricotta infornata colpì molto anche me, e quando la assaggiai fu la fine!
Qui a Bologna non si trova facilmente, per cui mi sono ingegnata un po’, volevo assolutamente ritrovare quei sapori, e devo dire che un po’ ci sono riuscita, ma volevo precisare che la vera ricotta infornata è molto meglio della mia.
Grazie e bacioni!
Ecco la cucina "fusion" che piace a me! Il ragù alla bolognese nelle arancine....bbbonooooo!!!!
RispondiEliminaBellissimo post, molto coinvolgente!
E il mio "benvenuta" nel gruppo di matte su FB te lo becchi anche qui ;-)
Grazie grazie di tutto! sono proprio contenta di far parte del gruppo MTC!
EliminaSiete matte ma simpatiche! ;-)
intanto mi sono unita ai tuoi follower perchè ancora non lo avevo fatto..e poi cara la mia omonima..fai cose strabilianti...e le tue arancine sono straodinarie..e una nota particolare tipica siciliana quel connubio tra capperi e pomodori secchi niente di più siciliano. ^_^
RispondiEliminaGrazie Francy! forse avrò usato i classici ingredienti, ma sono proprio quelli di cui ho i ricordi più vivi legati alla Sicilia! un bacione!
EliminaL'MTC è sempre una gran bella scoperta anche per chi segue da fuori. Non sapevo della sottile differenza tra arancinE e arancinI ed è proprio vero che non finisce mai d'imparare. Credo che potrei innamorarmi della Sicilia, non ci sono mai stata ma continua ad essere un sogno nel cassetto. E le tue arancine sono una favola, specie quelle al pesto di pistacchi. Ma si può averne già voglia a quest'ora di mattina? Un bacione, buona giornata
RispondiEliminaQuasi quasi mi perdevo le tue arancine maremma! E non vedevo l'ora di leggerle perché ci averi giurato che dentro almeno una di quelle ci sarebbe stato il ragù bolognese! Non potevi assolutamente disertarlo ed se lo avessi fatto io ti avrei brontolata. Ma la seconda versione, oh mamma, quella è davvero da meditazione. E' il profumo della Sicilia raccolto nel palmo di una mano. Mi piace davvero tantissimo. Un abbraccione grande, Pat
RispondiEliminaHo voluto unire due simboli della cucina emiliana e sicula, chi le avrebbe sopportate le tue brontolate? :-) e la Sicilia mi è rimasta veramente nel cuore, dalla cucina al mare alla sua bellissima terra, e la sua gente così vera ed ospitale! non vedo l'ora di tornarci! grazie Patty, un abbraccio anche a te!
Eliminabellissima ricetta complimenti
RispondiEliminaGrazie Elena!
Eliminacomplimenti. In primo luogo per il racconto, così vivo e "vero" che quei profumi, quelle giornate... mentre lo leggevo mi sembrava di vivere anch'io quelle esperienze.
RispondiEliminaPoi le arancine (gli arancini?): un piatto dai sapori intensi, sicuramente tutti siciliani. Dire che per a parer mio la sfida è vinta è un dettaglio...
Un abbraccio
Mi piace ricordare i miei viaggi, soprattutto quelli speciali come quello alle Eolie. Non vedo l'ora di assaggiare nuovamente i veri arancini e le vere arancine!
Eliminagrazie Fausta!
un bacione grande
Ma che bella ricetta!!!
RispondiElimina:-)))
EliminaHanno un aspetto davvero invitante! io non ho mai provato a farli e questo post mi ha messo una fame pazzesca! :D prima o poi li farò! grazie per aver condiviso la ricetta! :)
RispondiEliminaGrazie a te! anche per me è stata una prima volta, e ti consiglio vivamente di provarle!! bacioni!
Eliminafantastiche, mi hai riportando indietro a questa estate, durante il mio viaggio in Sicilia, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaChe bello sono contenta che questo post ti abbia suscitato bei ricordi di vacanze, anch'io ho fatto grazie a Roberta, un bel tuffo nel passato! bacioni!
EliminaWOW...ma quante arancine hai fatto! E una più bella dell'altra, veramente non saprei quale scegliere. Complimenti davvero! E anche per il racconto che mi ha fatto letteralmente viaggiare con la fantasia.
RispondiEliminaGrazie Mari! ho un ricordo bellissimo delle Eolie, e spero presto di poter visitare anche il resto della Sicilia! bacioni ^__^
RispondiElimina...e l'abbraccio, mia carissima e dolcissima Francy, mi è arrivato proprio tutto. Il tuo post ha dentro un sacco di belle cose. C'è gentilezza, spontaneità, creatività, passione per la cucina, ricordi. Ed è finito tutto dentro queste bellissime arancine, che all'esterno sono proprio come devono essere e all'interno mantengono ogni promessa e anzi di più. Il ragù bolognese doc te lo copio senz'altro, ma anche gli altri ripieni e non solo con le arancine!... ma tu pensa che cose meravigliose può ispirare la Sicilia!... sai che un po' mi commuovo???
RispondiEliminati abbraccio! :***
roberta
Cara Robbi, non ti nascondo che aspettavo con trepidazione il tuo commento e il tuo giudizio. Ma era una trepidazione bella, come quando aspetti un'amica a cena, pregustando le chiacchere che si faranno, il frizzantino che ci si scolerà (!) ;-) , la bellezza dello stare insieme e condividere dei bei momenti.. to treasure (da conservare come tesori) per dirla in inglese (che rende assai!).
EliminaTutto questo per me è l’MTC e con la tua ricetta hai aggiunto ulteriore bellezza a questi momenti!
Un abbraccio!
Francy
Ciao! Questo tuo post mi é piaciuto davvero molto bello, fresco e coinvolgente! I ripieni poi li trovo davvero stuzzicanti e sappi che te li copierò ! Sono fortunata con MTC sto conoscendo persone che fanno cose che mi piacciono,propoi come te!
RispondiEliminaSono contenta! guarda che fra poco dovrai cambiare il nome : Francesca ... la veterana... che ne dici?
EliminaSeguendo l'MTC c'è sempre e solo da imparare e solo cose strabilianti, of course!
bacioni e grazie del passaggio!!