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Grissini e crescenta - Il Club des Pirottines in gita!

Disegno by Francy

Lunedì si è consumato l'ormai irrinunciabile appuntamento col Club des Pirottines, il gruppo fondato da Benedetta Cucci e Simona Gavioli che riunisce un lunedì al mese tante appassionate di cucina pronte ad imparare qualcosa di speciale dallo chef "ingaggiato" per la serata.
Benedetta è la mano che impasta mentre Simona è la mente che trova ogni volta meravigliosi collegamenti fra l'arte e la cucina che ancora arte non è, ma che come ho detto (guarda caso!) proprio nel mio precedente post, è da considerarsi arte a tutti gli effetti, per il suo potere emozionale e per essere, senza se e senza ma, un' applicazione di capacità creative umane e immaginazione.
Il Club des Pirottines non è un corso a puntate, non è una setta gastronomica o altro: è un gruppo di ragazze (e c'è anche qualche ragazzo!) che oltre ad avere una grande passione per il cibo e la cucina ha un grande spirito di condivisione e un grande senso dello stare insieme.
Insieme: è proprio questa la forza del Club, quel senso di appartenenza a qualcosa di speciale che ci hanno trasmesso in primis Benedetta e Simona ma che si rafforza ogni volta, e che ad ogni incontro cementa queste emozioni sempre più.



Lunedì l'incontro non si è tenuto, come di consueto, da Simona allo SpazioBlue ma presso Sale in Zucca, una struttura nata di recente che racchiude un'idea veramente innovativa sul campo della ristorazione. Collocato all'interno del Parco dei Gessi, e come parte della Corte dell'Abbadessa, Sale in Zucca non è un ristorante nel senso convenzionale del termine ma un laboratorio di cucina spontanea, come da loro "sottotitolo": un posto dove il bravissimo Chef Marco Zaccaria e sua moglie Claudia Berardi con il loro staff accolgono i clienti in un ambiente dove condividere, attraverso degustazioni (nel senso più AMPIO del termine) di ricette con prodotti a km 0, biologiche e stagionali,  la loro passione per il cibo. E lo fanno tutti i giorni interagendo con i clienti, eliminando in primis la barriera virutale e materiale fra cuoco e commensale: la loro cucina meravigliosa è “a vista” sulla sala, in modo da far partecipi tutti della fase di creazione del piatto, in modo vero ed immediato.

Particolare della sala al Sale in Zucca
Marco Zaccaria, la moglie Claudia Berardi e la nostra capa pirottina Simona Gavioli

E in questo spirito di grande condivisione e generosità è nata la serata delle Pirottines in gita: "Crescenta & grissini - I ♥ Bologna", dove Marco ci ha svelato tutti i segreti per realizzare la crescenta  e i grissini perfetti.








Una deliziosa degustazione a buffet ha preceduto l'inizio dei lavori e poi.. via con le mani in pasta!
Iole, la figlia del mugnaio









La farina 0 usata dalle Pirottine è stata generosamente regalata dalla pirottina Iole, che ha la fortuna di avere un papà mugnaio, Molino Benetello, antichissimo mulino fondato nel 1662!

Marco Zaccaria prepara la farina Molino Benetello

E proprio in quegli anni in quel di Torino nacquero i grissini, pare per risolvere i problemi digestivi del sovrano di quei tempi, venne ideato questo pane speciale nella forma e nella sostanza praticamente privo di mollica, più leggero e digeribile..
Grissini appena sfornati
Ingredienti
200 gr di farina
2 grammi di sale fino
16 gr (2 cucchiai) di olio extra vergine d'oliva
170 gr di acqua
12 gr di lievito di birra
1 pizzico di zucchero

In una ciotola impastare la farina col sale ed un pizzico di zucchero.
Sbriciolarvi dentro il lievito, aggiungere l'acqua poca alla volta e cominciare ad impastare fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.
Lasciare lievitare coperto fino al raddoppio.
Stendere in un rettangolo spesso circa 1-2 mm e con una rotella tagliapasta ricavare tante striscie.
La pezzatura
Io e il mio "bambino"!

Stendere la pasta

Tagliare le striscioline

Tirare e attorcigliare

Iniziano a prendere forma!

Grissini pronti per la cottura!

Tirare leggermente le estremità di queste striscie per far perdere alla pasta la loro elasticità, torcerle a spirale e disporle in una teglia unta.
Cuocere a forno ventilato a 188-190°C per circa 15 minuti.
GNAM!
_______________________________***_______________________________
La crescenta, intesa come focaccia, invece affonda le sue radici a Genova, attorno al 1500 la "fugassa" veniva consumata in chiesa in occasione degli sposalizi al momento della benedizione, ma simili preparazioni si trovano in tutta Italia modificandosi nel nome e nella preparazione: schiacciata in Toscana,  focaccia in Puglia, crescenta a Bologna e dintorni.
E proprio qui la crescenta nasce come sostituto del pasto da consumare fuori casa, fra il pane e i condimenti contenuti al suo interno, oggi lo chiamerebbero "street food", cibo da strada.
Le unità di misura con cui veniva venduta erano le 1.000 lire o la sleppa, che corrisponde ad 1/8 di leccarda (circa 150-200 gr) ma se volete provare a farla in casa:
La crescenta di Marco Zaccaria
Ingredienti
700 gr di farina 0
315 ml circa di acqua
15 gr di sale
180 gr di burro morbido
30 gr di lievito di birra
olio extravergine d'oliva q.b.
un pugnetto di sale grosso



In una ciotola capiente mescolare la farina, lo zucchero e il sale.
Aggiungere il burro morbido, cominciare ad impastare ed unire il lievito sbriciolato.

Aggiungere acqua ed impastare con le mani con l’acqua fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Se risultasse troppo duro o troppo morbido aggiungere altra farina o altra acqua.
Stendere l'impasto con le mani in una teglia di circa cm 35x25 e con i polpastrelli picchiettare la superficie.
Crescenta lievitata

E' come suonare un pianoforte!
Melius est Abundare quam Deficere
Cospargere con abbondante olio di oliva e un pugnetto di sale grosso (potete aggiungere anche rosmarino o altri odori a piacimento)
Cuocere in forno ventilato a 170°C per circa mezz'ora. Marco insegna che con questa temperatura la crescente cuocerà meglio e non farà subito la crosticina in superficie che impedirebbe all'interno di cuocere a dovere.
Sfornate, togliete la crescenta dalla teglia ribaltandola su un piano per eliminare l'umidità che si crea sul fondo.

Crescenta ribaltata

Crescenta pronta per essere tagliata e mangiata!
Ciao a tutti, alla prossima Pirottinata!!!





11 commenti:

  1. Che forte! Siete state bravissime/i!
    Un abbraccio
    Flora

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  2. che emozione Francy! Leggendo - mentre ancora sono malaticcia- il tuo reportage, vedendo l'entusiasmo di tutte, la generosità di Marco, la bellezza delle vostre creazioni...non posso che essere felice! e che bello che hai scritto tutte le ricette...alla maniera di Francy...precise precise. grazie:)

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    1. grazie a te per aver organizzato tutto ciò, e chissà da quanto tempo! poi al'ultimo l'influenza beffarda ti ha tenuto fuori, DOVEVO farne un degno reportage, anche per te!

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  3. Che bel racconto! io sono riuscita a cuocere bene i grissini e la focaccia ma non ho avuto tempo di fare altro... a prestissimo, saluti golosi Marica

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    Risposte
    1. Carissima, mi sa che di forni accesi verso mezzanotte ce ne siano stati tanti, ENEL ringrazia! Alla prossima!

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  4. Noooo, ma cosa mi fai scroprire!!!! Ma che belli questi incontri, poi a scuola di crescente verrei volentieri pure io... grazie delle ricette!!!

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    1. Ma allora la prossima volta DEVI assolutamente unirti al gruppo eh! anche su fb!

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  5. Sempre interessanti i tuoi post sulle Pirottines!

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    Risposte
    1. Grazie Antonietta! cerco di scrivere subito e dettagliatamente le serate per non rischiare di dimenticare nulla, e l'emozione fa il resto! bacioni!

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  6. Lo sogno un club così e delle giornate così, da trascorrere tutti insieme con le mani in pasta. C’è tanto più gusto e divertimento :) E vedere a quest’ora le meraviglie che avete sfornato…il mio stomaco ha avuto un sussulto davanti a quella soffice focacciona :D! Un baciotto, buona settimana

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