Ci fu un sociologo che parlando della lasagna la elesse a simbolo della stratificazione sociale della Bologna antica, dove ad ogni strato di sfoglia, ragù e besciamella corrispondeva un differente ceto sociale, tutti però accomunati da un unico destino. La lasagna in effetti, come tutte le preparazioni a strati, si presta molto a simbolismi e analogie. Senza arrivare ad elucubrazioni tanto alte, posso dire che per me, l'unica cosa certa è che la lasagna (assieme al tortellino) rappresenta l'espressione massima di bolognesità, associata all'idea di casa, calore e festa. Non chiamiamola "comfort food" però, se ne avrebbe sicuramente a male :-)
La lasagna come emblema della Bologna grassa e opulenta, ma anche dell'ironia e dello spirito scanzonato irriverente dei suoi abitanti, che hanno da sempre una filosofia tutta loro riguardo alla vita e come andrebbe presa. Filosofia perfettamente esplicitata nelle canzoni di Andrea Mingardi, cantautore e bolognese doc, soprattutto in questa, intitolata "Socc'mel" :-) di cui vi riporto alcune strofe, mentre il sottofondo ce l'avete già nelle orecchie :-)
Quand
t'i stóff... socc'mel! Et ròmp i marón... socc'mel!
Quand t'è sann... socc'mel! E i fan dal casén... socc'mel basta!
Gig' l'ha vént... socc'mel quanto? Quéng' milièrd al lotto... socc'mel busan!
Ioffa l'é mórt...eh puvrén! A iè gnó un scarabacén... socc'mel, ec pugnatta!
...
Quand t'è sann... socc'mel! E i fan dal casén... socc'mel basta!
Gig' l'ha vént... socc'mel quanto? Quéng' milièrd al lotto... socc'mel busan!
Ioffa l'é mórt...eh puvrén! A iè gnó un scarabacén... socc'mel, ec pugnatta!
...
Mortacci, belìn?... No,no! Bìschero, pirla?... Mo nianc!
Mannaggia, va in mona?... Mo se! Ostrega minchia?... Mochè!
Quand l'é fradd... socc'mel! Quand l'é chèld... sempre socc'mel!
Come passa il tempo... non ci son più le mezze canzoni!
Guarda che tramonto... socc'mel che bel tramonto!
T'i tròp bèla... socc'mel stì béla!
Un gol ch'l'é un spetàquel... socc'mel che gnòc!
San qué in mèz al tràfic... du maron, socc'mel!
Im han inculè la màchina... eh, ban bàn!
...
Mannaggia, va in mona?... Mo se! Ostrega minchia?... Mochè!
Quand l'é fradd... socc'mel! Quand l'é chèld... sempre socc'mel!
Come passa il tempo... non ci son più le mezze canzoni!
Guarda che tramonto... socc'mel che bel tramonto!
T'i tròp bèla... socc'mel stì béla!
Un gol ch'l'é un spetàquel... socc'mel che gnòc!
San qué in mèz al tràfic... du maron, socc'mel!
Im han inculè la màchina... eh, ban bàn!
Ringrazio infinitamente Sabrina, vincitrice della sfida n.41 sul riso, per aver proposto questo piatto per la sfida n.42 : non solo per la sua assoluta bontà, ma perchè essendo così versatile ognuno di noi può interpretarla in maniera assolutamente personale, e darle quel sapore e quel profumo che ti fa sentire "a casa".
La lasagna è per me come una coperta spessa, di quelle che ti avvolgono e ti tengono al caldo, al riparo da tutto -e da tutti. Ed è così che ho immaginato Sabrina non appena saputo della scelta della ricetta :-): seduta sulla sua poltrona preferita, davanti a uno dei suoi camini, sorseggiando un tè, con una splendida vista sulle Due Torri e una coperta speciale... :-)
Per la mia personale versione della lasagna al forno ho voluto rendere omaggio al mondo contadino, origine di molte cucine tradizionali italiane, senza eccezione per quella emiliano-romagnola.
E così è nato questo ragù dell'aia, fatto con gli animali che, in questo luogo-simbolo della vita contadina, scorrazzano felici (perchè ancora ignari di ciò che li aspetta :-) : anatre, faraone e tacchini che un tempo, al bisogno, finivano cucinati in varie maniere. Io li ho messi in questo ragù, da cuocere a fuoco lentissimo, con pazienza e amore, rispettando le diverse cotture di ciascuno.
Per accompagnare cotanta opulenza, una vellutata con un tocco tipico delle nostre zone: un poco di Pignoletto che è il nostro vino per eccellenza, quello per cui non serve mai una scusa o una ricorrenza, si beve e basta.
Per l'impasto della sfoglia ho usato una farina 0 macinata a pietra di grano rosso antico tipo "Bologna" che viene coltivato nelle colline sopra casa mia, al Farneto, da un'azienda agricola che lavora ancora come una volta. Come insegnano le sorelle Simili "la farina più indicata per fare la sfoglia
è la 0 perché nella 0 c'è ancora la presenza di una parte
dell'involucro, "le ceneri", che la rendono più rustica e profumata" e vi posso assicurare che questa sfoglia aveva un profumo da svenire!
Lasagne di grano rosso antico con ragù dell'aia e vellutata al Pignoletto
per 4 persone (teglia cm 20 x 20)
Per la sfoglia
300 g di farina tipo 0 grano rosso antico
3 uova medie
per 4 persone (teglia cm 20 x 20)
Per la sfoglia
300 g di farina tipo 0 grano rosso antico
3 uova medie
Per il ragù
400 g di petto d'anatra
300 g di faraona (petto e coscia)
300 g di petto di tacchino
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla bianca media
3 cucchiai di strutto
2 rametti di timo fresco
2-3 foglie di salvia
2 rametti di rosmarino
2-3 foglie di alloro
qualche chiodo di garofano
1 bicchiere di vino bianco (io Pignoletto delle colline d'Imola)
500 g di passata di pomodoro
noce moscata q.b.
sale fino e pepe nero al mulinello q.b.
Per la vellutata
40 g di burro di ottima qualità
40 g di farina (io ho usato la stessa della sfoglia)
300 ml di fondo bianco *ricetta qui
200 ml di Pignoletto delle colline d'Imola
sale e pepe bianco q.b.
noce moscata q.b.
Per completare:
100 g di Scoperino grattugiato
50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
Per completare:
100 g di Scoperino grattugiato
50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
Prima cosa da fare preparate il ragù (anche il giorno prima): questo ragù prevede una prima cottura dei tre tipi di carne separatamente, visti i diversi tempi di cottura, che saranno poi uniti per la cottuara finale.
Tritate gli odori finemente.
Tagliate al coltello il tacchino e la faraona in pezzi finissimi.
Tagliate a pezzi più grandi l'anatra, mantenendo la pelle.
In tre diverse casseruole (una più grande e due più piccole) sciogliete un cucchiaio di strutto per ciascuna e fate soffriggere un terzo del trito di odori.
Nella casseruola più grande mettete l'anatra con i rametti di timo, in un'altra la faraona con il rosmarino e nella terza il tacchino con la salvia e fate rosolare bene a fuoco medio.
Sfumate ciascuna carne con un terzo di bicchiere di vino e regolate di sale e pepe al mulinello.
Coprite, abbassate le fiamme al minimo e fate cuocere: l'anatra per un'ora, la faraona una mezz'ora e il tacchino per circa 15 minuti.
Togliete l'anatra e privatela della pelle e sminuzzatela al coltello, stessa cosa fate per la faraona.
Unite nella casseruola dell'anatra le altre carni con gli odori e tutti i fondi di cottura, aggiungete la passata di pomodoro, l'alloro e i chiodi di garofano chiusi in una garza, coprite e fate cuocere un'ora e mezza mescolando di tanto in tanto. Trascorso il tempo spegnete il fuoco e aggiungete una generosa grattugiata di noce moscata. Togliete la garza con gli odori e fate raffreddare.
Per la vellutata: in una padella dai bordi alti fate sciogliere il burro fino a che non comincierà a schiumare, fate cuocere ancora un minuto affinchè il burro perda gran parte dell'acqua che è la causa della formazione dei grumi quando si aggiunge la farina (Bressanini docet). Dopo circa un minuto aggiungete la farina e mescolate vigorosamente con una frusta in modo che la farina venga incorporata completamente al burro. Continuate a cuocere per circa 2 minuti poi abbassate la fiamma e cuocete per un altro minuto.
Aggiungete quindi il fondo bianco a temperatura ambiente tutto in una volta, mescolate vigorosamente con una frusta e quando il roux si è sciolto aggiungete il Pignoletto mescolando continuamente e portate ad ebollizione.
(Bressanini spiega che è meglio aggiungere i liquidi freddi o a temperatura ambiente perchè se non abbiamo mescolato bene nella fase iniziale, il liquido caldo gelificherebbe eventuali grumi di farina impedendo al liquido di penetrare all'interno e scioglierli, col risultato di avere una vellutata con grumi).
A poco a poco la vellutata comincerà ad addensarsi, a questo punto coprite, abbassate la fiamma al minimo e cuocete per circa dieci minuti. Regolate di sale, pepe bianco e una grattata di noce moscata.
Preparate la sfoglia: setacciate la farina sulla spianatoia e formate la fontana. Rompete le uova nel centro e con una forchetta sbattetele bene fino ad amalgamare perfettamente tuorlo e albume. Cominciate ad incorporare un pò di farina prelevandola dalla circonferenza interna del cerchio in modo da addensare le uova. Coprite le uova completamente con il resto della farina e con l'aiuto di una spatola o con le mani se siete già esperte, sollevate dal fondo la farina impastandola verso il centro fino a che l'impasto cominci a formarsi.
Coprite l'impasto con una ciotola e pulite bene la spianatoia e le vostre mani.
Riprendete l'impasto e cominciate ad impastarlo delicatamente senza schiacciarlo verso il basso ma con movimenti in avanti, verso l'esterno. Impastate brevemente, non più di 4-5 minuti altrimenti la sfoglia risulterà troppo liscia.
Formate una palla e ponetela su un piatto, coprendola con una ciotola. Fate riposare l'impasto almeno 30 minuti.
Tirate la sfoglia col mattarello con movimenti sempre verso l'esterno, con i polsi paralleli alla spianatoia, senza schiacciare verso il basso, ma verso l'esterno davanti a voi.
Quando la sfoglia sarà dello spessore di circa 2 mm lasciatela asciugare poi ritagliatela in riquadri delle dimensioni della vostra teglia.
Sbollentate ogni riquadro in acqua salata per pochi secondi (il tempo che l'acqua ritorna a bollore e togliete subito) poi tuffateli in acqua ghiacciata e stendeteli su un canovaccio pulito ad asciugare.
Imburrate bene la pirofila, ponete un riquadro di sfoglia e cospargetelo di ragù, aggiungete una generosa manciata di Scoperino e Parmigiano Reggiano grattugiato e coprite con un altro riquadro di sfoglia.
Coprite la superficie con la vellutata e una spolverizzata di formaggi e ponete sopra un'altro riquadro di sfoglia. Ripetete con un'altro strato di ragù e scoperino+parmigiano, un riquadro di sfoglia e sopra uno strato di vellutata. (il procedimento che ho usato è quello che suggeriscono le Simili e cioè tenere separati il ragù e la besciamella da uno strato di sfoglia: la protagonista deve rimanere la sfoglia che si deve sentire bene. Riporto le loro parole:
"La prima cosa importante da tenere presente è che in questo piatto è vitale sentire la pasta altrimenti avrete la sensazione di mangiare delle forchettate di sugo trasformando il tutto in un piatto eccessivamente ricco. La pasta deve rimanere in prima persona facendo da strato separatore per cui tenete lo spessore della sfoglia non eccessivamente sottile ma, soprattuto, tenetela estremamente al dente, quasi rigida. Non mettete la besciamella sul ragù o, peggio, nel ragù perché riuscireste solo a confondere i sapori e la besciamella perde la sua dolcezza e il ragù la sua personalità, il risultato è un sapore piatto e monotono. Ciò che le rende più piacevoli è il contrasto tra questi due elementi."
Mettete infine l'ultimo riquadro di sfoglia, cospargetelo di ragù e di abbondante Scoperino+Parmigiano.
Coprite la superficie con la vellutata e una spolverizzata di formaggi e ponete sopra un'altro riquadro di sfoglia. Ripetete con un'altro strato di ragù e scoperino+parmigiano, un riquadro di sfoglia e sopra uno strato di vellutata. (il procedimento che ho usato è quello che suggeriscono le Simili e cioè tenere separati il ragù e la besciamella da uno strato di sfoglia: la protagonista deve rimanere la sfoglia che si deve sentire bene. Riporto le loro parole:
"La prima cosa importante da tenere presente è che in questo piatto è vitale sentire la pasta altrimenti avrete la sensazione di mangiare delle forchettate di sugo trasformando il tutto in un piatto eccessivamente ricco. La pasta deve rimanere in prima persona facendo da strato separatore per cui tenete lo spessore della sfoglia non eccessivamente sottile ma, soprattuto, tenetela estremamente al dente, quasi rigida. Non mettete la besciamella sul ragù o, peggio, nel ragù perché riuscireste solo a confondere i sapori e la besciamella perde la sua dolcezza e il ragù la sua personalità, il risultato è un sapore piatto e monotono. Ciò che le rende più piacevoli è il contrasto tra questi due elementi."
Mettete infine l'ultimo riquadro di sfoglia, cospargetelo di ragù e di abbondante Scoperino+Parmigiano.
Fate cuocere in forno per circa mezz'ora.
Sfornate e fate riposare dieci minuti prima di servire.
Nota: sarebbe buona norma "rincalzare" verso il basso i bordi della lasagna lungo tutto il perimetro per mantenerli morbidi. Io non lo faccio mai perchè tenendoli piatti i bordi in cottura si arricciano seccandosi un poco e diventando croccanti. Da bambina ricordo che in casa ci si divideva in due "fazioni": gli amanti della lasagna morbida e gli amanti della croccante, che perciò sceglievano i tagli in angolo. Io sono della fazione "lasagna croccante" perchè in una fetta si ha tutto: il croccante dei bordi e il morbido della parte centrale.. già da piccola facevo i miei calcoli ;-) ehehehehe
Nota: sarebbe buona norma "rincalzare" verso il basso i bordi della lasagna lungo tutto il perimetro per mantenerli morbidi. Io non lo faccio mai perchè tenendoli piatti i bordi in cottura si arricciano seccandosi un poco e diventando croccanti. Da bambina ricordo che in casa ci si divideva in due "fazioni": gli amanti della lasagna morbida e gli amanti della croccante, che perciò sceglievano i tagli in angolo. Io sono della fazione "lasagna croccante" perchè in una fetta si ha tutto: il croccante dei bordi e il morbido della parte centrale.. già da piccola facevo i miei calcoli ;-) ehehehehe
PRONTA PER IL FORNO! |
Con questa ricetta partecipo all'MTC di Ottobre dedicato alla Lasagna!
Anch'io sono del partito del bordo croccante: mi piace da morire!
RispondiEliminaMe misera che non conoscevo il grano rosso antico, imparo sempre cose nuove qua :)
E poi.... Il disegno che è stupendo! Ma magari averlo un bel plaid di lasagna! Sai che bello???? :D
La tua lasagna è buona di quel buono genuino che significa "casa"...bellissimo! Ti adoro :)
e me lo immaginavo, guarda! :-)
Eliminail grano rosso l'ho scoperto per caso, entrando nello spaccio di questa azienda un paio d'anni fa. Ci fanno anche il pane, uno spettacolo! ha un profumo sta farina che è eccezzionale! grazie Bertuz, l'adorazione è contraccambiata! :-)
Per prima cosa, grazie di cuore Francesca, la mia nuova coperta mi piace da morire, mi commuove anche un po'.
RispondiEliminaSeconda cosa, questa lasagna deve essere di una delicatezza incredibile! Una descrizione perfetta che fa trasparire senza alcun dubbio la bontà dj questo piatto.
Il fondo bianco, un tocco da maestra e che maestra!
Grazie, la tua Bologna sarà di sicuro fiera di te!
E son contentissima che ti sia piaciuto il disegno! e anche la ricetta, ovviamente :-) mi sono voluta tenere sui binari della tradizione però cercando di dare a questa lasagna un tocco diverso.
EliminaSmuack! e grazie!
Per prima cosa, grazie di cuore Francesca, la mia nuova coperta mi piace da morire, mi commuove anche un po'.
RispondiEliminaSeconda cosa, questa lasagna deve essere di una delicatezza incredibile! Una descrizione perfetta che fa trasparire senza alcun dubbio la bontà dj questo piatto.
Il fondo bianco, un tocco da maestra e che maestra!
Grazie, la tua Bologna sarà di sicuro fiera di te!
And the winner is Francy the big Charles!!!
RispondiEliminaBrava, brava, brava!!! Hai ammazzato la gara sul nascere. Torno domani con più lucidità :)
the big Charles è stupenda!! :-D
EliminaMolto interessante il ragu dell'aia. Il marito non mangia pennuti ma se glieli mettessi nel ragu non se ne accorgerebbe...
RispondiEliminaIo sono del partito lasagna morbida. Ho sembra fatto gli scambi con mio fratello. A me la carota cotta nel ragu a lui il primo strato della mia porzione. L'ultimo scambio l'ho fatto il 4 ottobre.
Concordo pienamente con la sfoglia grossina ed al dente. A volte si mangiano lasagne fatte con la sfoglia "compra" che sblisgano da tutte le parti e che chiamarle lasagna è un peccato mortale.
Ma se non sai fare la sfoglia fai dei maccheroni pasticciati quando inviti una bolognese a cena!!!
ecco, sblisga non lo sentivo da un pò :-) e mi viene troppo da ridere!!!! grazie Silvia, bisogna proprio che ci mangiamo una lasagna insieme!! :-D
Eliminacome sempre, delle tue ricette, mi piace la meticolositá e la cura per ogni particolare. Ecco io non avrei mai pensato di cuocere le carni separatamente e con aromi diversi per poi riunirle e ottenere questo splendido ragú. Tra le righe si legge tutto il tuo amore per la tua terra e poi lo si vede anche tra gli strati della tua lasagna....bravissima!
RispondiEliminala separazione è stata praticamente obbligatoria, vista la differenza dei tempi di cottura, l'anatra deve cuocere molto di più delle altre. La solita diva :-))
EliminaCiao,
RispondiEliminala separazione del ragu' e della bechamelle è un suggerimento assolutamente da provare sono sicura che mi piacera' di piu', bella la scelta delle tre carni... complimenti, brava!
Ciao Diana! la separazione è stata una prova perchè io in realtà non l'avevo mai fatto. E devo dire chè è vero, i sapori rimangono distinti, si sente benissimo la sfoglia ed è tutta un'altra cosa!! grazie un bacione!
Eliminasei sempre una scoperta ....ops " coperta " iihihihhiih
RispondiEliminafrancesca il grano rosso rende questa lasagna ancora più speciale io avevo pensato di farla domani per il compleanno delle gemelle speriamo ls tua troppo invitante
grazie Veronica! la lasagna è perfetta per festeggiare!!!
EliminaSei una forza della natura!!
RispondiEliminaOrmai io aspetto le tue vignette tanto quanto le tue ricette e tu mi sorprendi ogni volta.
Ci vuole della genialità per immaginare una coperta multistrato di lasagna, fumante e pure gocciolante di ripieno!!!!!
Grande ricetta, io prendo il bordo e se permetti raschio pure la teglia:))))))
ma dai?!? non mi sembrava particolarmente geniale ma mi gongolo del tuo complimento :-) ehehehehe !! grazieeeee! raschia pure, se ne trovi! ;-))))
EliminaSono vegetariana, ma questa lasagna veramente apre il cuore, trasmette proprio un senso di "accoglienza" con la sua abbondanza, come un caldo abbraccio! Brava Francy, ma ero sicura fossi la regina indiscussa di questa sfida! Buona settimana, baciotti e ronron Helga e Magali
RispondiEliminaregina assolutamente no! diciamo sono una discreta mangiatrice di lasagne :-) complimento vegetariano lo prendo come doppio! :-)))) grazieee!
EliminaLa lasagna con il ragù dell'aia è da provarsi sicuramente. Bellissima da vedere e sicuramente una valida alternativa alla classica.
RispondiEliminaMagistrale l'uso del Pignoletto... che altro? Uno spasso la vignetta.
Bravissima come sempre.
Nora
è piaciuto moltissimo anche a me questo ragù, saporito e sembrava nato per accompagnarsi alla besciamella! grazie Nora!
EliminaSpettacolo di lasagna!! E spiegazioni dettagliatissime;complimenti!
RispondiEliminaIo non ho ancora deciso se mi piace il croccante e il morbido e,nel dubbio,sempre ne mangio un pezzo e un pezzo ;-))))
A presto
Vera
tu sì che sei furrrrba!! grazie!
EliminaQuando leggo dei meravigliosi prodotti tipici che abitano i vostri territori mi sento di odiare la mia Milano. Invidio il grano rosso prodotto dietro casa tua, ecco l'ho detto!
RispondiEliminaTi ho detto anche che non vedo l'ora di vincere un Mtc per avere una vignetta tutta mia, quella coperta è una genialata, mi fai morire!!!
allora vincilo daiiiii!!! :-)))
EliminaCome Mari appena letto post e ricetta ho pensato che avevi ammazzato la sfida! La delicatezza,la cura, la scelta della ricetta è destinata alla storia , e vedere una così già al,primo giorno ...beh mi fa pensare che questa ricetta per te sia solo un giro di riscaldamento !
RispondiEliminadetto da una sfoglina doc come te mi fa un piacere che non ti dico... vedremo se riesco a bissare, un'altra ideuzza ce l'avrei :-)
EliminaMi ci avvolgerei tutta, in una coperta di lasagna così!
RispondiEliminaAnch'io son del partito del croccante, e la porzione d'angolo non me la lascio mai sfuggire...
io la userei come federa del cuscino :-) allora ce lo litighiamo l'angolo :-)))
EliminaFrancy ma è uno spettacoli oltre che una miniera di consigli.
RispondiEliminaAnche io amo gli angoli croccanti e sono felice di sapere che non sono completamente ermetica nel non rimboccarsi.
La coperta di lasagne è geniale! ;)
Tanto prima o poi capiteró a Bologna e mi sono giá autoinvitata.
Un abbraccio
C'è sempre un angolo di lasagna pronto x te! Ci conto eh !
EliminaQuanti begli ingredienti in questa lasagna e nel risultato finale si vedono tutti!
RispondiEliminaMi fa proprio gola.
Bellissimo come sempre anche il disegno.
Fabio
Grazie Fabio non vedo l'ora di vedere la vostra!
EliminaE' sempre un piacere passare dalle tue parti e trovare i tuoi disegni, le tue ricette e le tue reinterpretazioni ottime. Questa cosa della sfoglia che separa bechamel e sugo mi ispira assai, bravissima e ottima spiegazione.
RispondiEliminaSei sempre gentilissima! la separazione della beciamella è stata una novità anche per me, pensa te! :-) grazie!
EliminaFrancy tu mi fai morireeeeee!!! Mi ci è voluto 3 volte sentire la canzone mentre leggevo la ricetta e penso che veramente hai saputo legare tutto, ma tutto tutto, in modo spaziale!
RispondiEliminaIl tuo ragù è tanto elegante che lo metterei su un piedistallo! Poi questa besciamella, e la pasta con farina rosso antico (che scopro solo ora)!
Se l'altra volta eri con un piedi sul podio, questa.....
E poi lo dico anche qui, cometenessunomai ad azzeccare i personaggi! Besos!
ehehehehe Mai!! mi piacerebbe un sacco sentirti cantare "Socc'mel" !!!! un besosONE anche a te! :-D
EliminaComplimenti!!! Per la tua ricetta (il ragù è interessantissimo)e per la "song", che, confesso, non conoscevo ;-)
RispondiEliminagraziee! ma come, non conoscevi la famosissima "Socc'mel"?? ;-))))
EliminaCHAPEAU!
RispondiEliminaMerci beaucoup! :-)
EliminaEccomi di nuovo, mi sono ripresa ed ora forse riesco a commentare con più tranquillità questo post. Insomma cara Francy, questa volta ti sei assolutamente superata. Non c'è nulla, assolutamente nulla, nessun ingrediente, nessun passaggio, nessuna idea alla base di questa lasagna che non sia assolutamente eccezionale. Non è solo buona, è che rappresenta, nonostante la sua originalità, tutto quello che una vera lasagna dovrebbe rappresentare. Sei stata bravissima, dalla scelta della farina da utilizzare per la sfoglia, alla carne pensata per il ragù, all'idea della vellutata al Pignoletto, alla scelta di tutti gli ingredienti a chilomentro zero, ingredienti poveri, come poveri devono essere quelli utilizzati per un piatto così.
RispondiEliminaNon scherzavo, secondo me meriti di vincere.
Un bacione!
Ecco, TU che lo dici a me a qualcosa di surreale! :-) ma me li prendo tutti i tuoi complimenti, cara Mari, perchè so che sono sinceri e ti vengono dal cuore! un grosso bacio anche a te!
EliminaTi dico solo che Singapore stamattina si sveglia con una nuova colonna sonora...;-)
RispondiEliminaFranci, che dire? Questo è proprio un inno: alla tua terra, alla "tua" lasagna", ma anche e soprattutto alla tua bravura. Che passa sempre in secondo piano, perchè tu sei "troppo" tutto: troppo simpatica, troppo coinvolgente, troppo calorosa, pure troppo bella: la big Charlie, in tutti i sensi. E ci si dimentica che, prima di tutto, tu sei troppo brava: nella tua cultura, nella tua completezza, nella tua personale storia di appassionata di cucina, che riesce ad esaltare così bene le proprie radici con una preparazione accurata ed un talento innato. E poi, diciamolo: qui all'mtc, la Romagna umilia l'Emilia, con un punteggio quasi tennistico: sarà un po' ora di iniziare questo riscatto, no?
E comunque, senti: qui, un bel "belin che roba" non te lo toglie nessuno!
ed io cosa dovrei risponderti, dopo questo commento? ♥ tiè! :-)
Eliminaciao Fra, come stai? volevo farti i compplimenti per questa bellissima lasagna, particolare ma molto molto rassicurante, che sa di casa e di cose buone! Un bacione!
RispondiEliminaSei fantastica tu non deludi mai anzi da te c'è sempre qualcosa da imparare, questa versione della lasagna è una vera delizia!
RispondiEliminabaci
Alice
Questa lasagna è perfetta. Buffo come certe persone abbiano gli stessi gusti e lo stesso modo di procedere. L'amore che hai messo nella preparazione, lavoro paziente in cui hai provveduto a tre diverse cotture, la scelta della farina, la vellutata...tutto vien fuori! Vedi che l'esperienza delle mamme-nonne ha sempre il suo perché? per il roux sempre usato liquidi freddi: ora ne conosco la ragione! Un bacio ed in bocca al lupo!
RispondiEliminaPrima di tutto complimenti per il blog e per i contenuti di qualità!
RispondiEliminaIn seconda battuta trovo la tua ricetta davvero esaltante e ne vorrei un bel pezzo proprio ora. Mi è piaciuto moltissimo l'omaggio al cibo contadino così pieno di sapore e di genuinità. Un'ottima lasagna, brava!
la canzone mi è piaciuta molto :-) anche nel mio post sono finite le "pugnatt" di mia nonna, non le traduciamo, vero? ;-)
RispondiEliminama la tua lasagna è meravigliosa, sarà la mia metà emiliana ma la sento davvero nelle mie corde, con quegli animali da cortile che erano non a caso il classico della domenica della cucina della mia nonna, e il pignoletto che a casa dei miei parenti emiliani non manca mai.
bellissime, e davvero appetitose!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBrava!!! Applausi :-)))))))
RispondiEliminaUna super vittoria!!! FELICISSIMA ME!! Non immagini quanto!!!!
RispondiEliminaCongratulazioni :D
RispondiEliminaTe lo sei magnato il lupo!!!!! Brava!| Vittoria strameritata!
RispondiEliminaSì, ma adesso chi le fa le vignette?!!!!!!!!!!!!!!;))))))))
RispondiEliminaSe non c'è la tua vignetta io "non gioco" eh!!!!!
Lo sai che quel momento per me è speciale!!!!! Va che aspetto.
Complimenti per la vittoria! Una lasagna splendida, la tua.
RispondiEliminaGrande grande grande Francy! Sono troppo felice! Bravissimaaa!! :)
RispondiEliminaMa bravissima Francy!!! Una lasagna stupenda in tutto .. È la salsa al Pignoletto poi, un tocco da maestro (a) :)
RispondiEliminaVittoria meritatissima
Meritatissima!!! Brava bravissima!
RispondiEliminaMi invito a pranzo e me la riprepari per farmi gustare l'opulenza e lo spirito di Bologna. Complimenti!
RispondiEliminaClaudette
E che ti avevo detto? Ma io sono una maga! Ma quanto sono contenta? Non si può dire, inimmaginabile! Goditela tutta Francy, questa vittoria, e un consiglio, non ti agitare troppo se no ti perdi tutto il bello :)
RispondiEliminaUn abbraccio grande grande!
Complimentissimi Francy!! Come giá ti dicevo,la tua lasagna é splendida!!
RispondiEliminaVera
Francy bella, non sai quanto sia felice della tua vittoria!!!
RispondiEliminaCongratulazioni!!!
Francesca cara nessuna parola,nessun aggettivo,nessuna espressione può tradurre la mia felicitá per la tua vittoria che tra l'altro ha un valore ancora più grande visto con quale livello ti sei misurata.Sará un mese impegnativo per te ma ti assicuro che le gratificazioni saranno molto più grandi
RispondiEliminaTi abbraccio forte
francescaaaaaaaaa!!!!! complimenti, questo è il tuo momento!!!!! quante soddisfazioni e tutte strameritate!!! un abbraccio grande
RispondiEliminaComplimenti di cuore, una lasagna strepitosa
RispondiEliminauna vittoria meritatissima !!!
"....Se l'altra volta eri con un piedi sul podio, questa....."
RispondiEliminaEd ecco !!!! Non sai quanto sono felice, non lo sai!!!!
ps. che ne pensi se questa volta ti disegniamo noi? Insieme alla ricetta postiamo un nostro disegno di come ti vediamo!!! Io ci stò, e te lo meriti assolutamente!!!
besos!!!!
assolutamente siiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!! un disegno da voi!!!!!!! da te.... MAGARIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! CI STO! smuack!! ♥
EliminaSono strafelicissima per te Francy, goditi tutto questo folle mese :D
RispondiEliminaGRANDISSIMA FRANCY! Sono felicissimo per la tua meritatissima vittoria. Sei anche tu nell'olimpo dell'MTC ;-)...ora sotto con la nuova sfida, sono proprio curioso di conoscere la tua proposta...EVVIVA LA FRANCYYYYYYY!!!!!
RispondiEliminaLeggo adesso la tua ricetta perché questa volta non ho avuto il tempo di leggerne neanche una ma sulla scelta di Sabrina mi allineo, perché il tuo post è un canto a questo piatto e la scelta degli ingredienti da groppo in gola...o dovrei dire da acquolina in bocca?
RispondiEliminaSono talmente felice che non puoi sapere. Congratulazioni cara Francy. Sei grandissima!
Grazie a tutti per il vostro affetto!!!!! spero vi divertirete con la prossima sfida!! un bacione!!
RispondiEliminaChe meravigliaaaa!
RispondiEliminaSi si, questa è la lasgana che più merita. Non avevo commentato, ma la vignetta con la lasagna-coperta, mi aveva folgorato.
EliminaDico io, ma come ti è venuta? Ehehe
Sono contentissima per la tua vittoria, come al solito meritata e che come al solito fa venire mille dubbi alle neofite come me, insieme ad un senso di inadeguatezza non indifferente - da cui non farsi abbattere ma imparare-.
Chiudo qui il mio pippardone e ti lascio elaborare la prossima sfida, anche se ahimè non credo di poter partecipare...
Un grosso abbraccio e di nuovo complimentoni!!!
complimenti Francesca!
RispondiEliminameravigliosa lasagna e stupendo post!
cosa avrai in serbo per noi ora???
non vedo l'ora di scoprirlo!
un abbraccio
Ma complimenti!!! Ottimi gli ingredienti scelti e che meraviglia l'assemblaggio!! Da vera Bolognese.... è l'inizio del riscatto dell'Emilia!!! Bravissima!!!!
RispondiEliminaLo sapevo,lo sapevo, lo sapevo! subito dopo aver letto questa meraviglia, sapevo che non poteva esserci altro vincitore se non tu! In bocca al lupo per questo novembre impegnatissimo!
RispondiEliminaun bacio
spery
Complimenti, la vittoria te la meriti alla grande. Bellissima ricetta ero già passata di qui quando l'avevi postata, perché mi aveva subito incuriosita. Una lasagna di grande classe. Adesso non vedo l'ora arrivi la tua proposta!!!un bacio, Chiara
RispondiEliminaCongratulazioni per la vittoria Francesca, te la seri meritata!
RispondiEliminaLasagna particolare la tua, la definirei ricca e bilanciata ;)
Illustrazione bellissima, sei forte!!!!!
Vi ringrazio tutti per i vostri commenti, siete speciali!! spero la mia proposta vi piaccia e vi divertiate insieme a me questo mese!!! un bacione a tuttiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!! love love :-) ♥
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