Estate 1992 anno dell'Europa Unita delle mie delle tue
vacanze
Come ogni caldo agosto
In giro per l'Italia a farci il culo arrosto
Dove andiamo?
Come ogni caldo agosto
In giro per l'Italia a farci il culo arrosto
Dove andiamo?
Ostia Fregene Rimini Riccione
Un'altra abbronzatura ed un'altra canzone
Legata ad una storia d'amore passeggera
Nata sopra il bagno-asciuga gi finita la sera
Dell'addio del ci sentiamo, ti penso, ti chiamo,
Scrivimi, ricordati, ti prego, ti amo
Un'altra abbronzatura ed un'altra canzone
Legata ad una storia d'amore passeggera
Nata sopra il bagno-asciuga gi finita la sera
Dell'addio del ci sentiamo, ti penso, ti chiamo,
Scrivimi, ricordati, ti prego, ti amo
…
Automobili giù tutti i finestrini
Anche i più grandi che ritornan bambini
E il gioco prende sopravvento sulle cose serie
Ed il lavoro si trasforma, si trasforma in ferie
Lo studio, lo studio diventa vacanza
E il cielo li che ti aspetta fuori dalla stanza
Ma che caldo ma che caldo ma che caldo fa
Ma che caldo in questa città
Automobili giù tutti i finestrini
Anche i più grandi che ritornan bambini
E il gioco prende sopravvento sulle cose serie
Ed il lavoro si trasforma, si trasforma in ferie
Lo studio, lo studio diventa vacanza
E il cielo li che ti aspetta fuori dalla stanza
Ma che caldo ma che caldo ma che caldo fa
Ma che caldo in questa città
Così cantava Jovanotti un paio di decenni fa, con questa canzone che sa di estate, mare e sole.
E l'estate, il mare e il sole io li ho sempre associati, dal '78 in poi :-), alla rivera Romgnola, alle file di ombrelloni, al biliardino in spiaggia, al piadinaro di Zadina di Cesenatico.
Ricordi che sono legati fra di loro in modo indissolubile e per me non è estate senza "un giro al mare" a Cervia, Milano Marittima, Riccione o Marina di Ravenna: un tempo con le amiche di sempre a tirar l'alba in qualche discoteca, ora con i bimbi in spiaggia alle 8 a far compagnia al bagnino mentre sistema gli sdrai :-) o a seguire qualche tedesco raccogliere arselle sul bagnasciuga.
Ma la Romagna non è solo mare, c'è un entroterra meraviglioso da scoprire, con dolci colline e borghi meravigliosi dove il tempo sembra essersi fermato.
E poi c'è lei, la mitica piadina, o piada, e non finirò mai di ringraziare Tiziana, che per questo MTC n.40 ci ha regalato la sua ricetta, svelandoci tutti i segreti della vera piadina romagnola.
E a lei dedico questa vignetta
Ingredienti per 6 persone
Per 6 piadine
500 g di farina 00
125 g di latte fresco parzialmente scremato
125 g di acqua
100 g di strutto
1 bustina di lievito per salati
10 g di sale fino
un pizzico di bicaarbonato di sodio
un pizzico di bicaarbonato di sodio
Per il ripieno
500 g di sardoncini da pulire
1 limone
olio evo q.b.
1 spicchio d'aglio
sale e pepe nero
peperoncino frantumato q.b.
100 g di pangrattato
prezzemolo fresco q.b.
olio evo q.b.
sale fino q.b.
600 g di cipolle borettane
1/2 bicchiere aceto balsamico
40 g burro
50 g zucchero
un pizzico di sale fino
2 mazzetti di rucola
Scaldare leggermente l'acqua e il latte fino a che non saranno tiepidi (trucco # 2)
Setacciare la farina su un tagliere, formare un buco al centro e aggiungere lo strutto spezzettato, il sale, il bicarbonato, il lievito e a poco a poco anche i liquidi. Cominciare ad amalgamare prima con una forchetta poi proseguire ad impastare a mano per almeno dieci minuti. Inizialmente il composto sarà appiccicoso poi diventerà sempre più lavorabile. Quando avrete ottenuto un impasto liscio ed omogeneo formate una palla e mettetelo dentro ad una ciotola sigillata con pellicola.
Come detto, occorre far riposare questo impasto 48 ore al fresco massimo a 20°C o, in alternativa, in frigo.
Se ha riposato in frigo prendetelo fuori almeno 2 ore prima di cuocere le piadine.
Dividete l'impasto ottenuto (saranno circa 840 g) in 6 pezzi da circa 140 g, formate dei dischi che appiattirete sul tagilere prima con le mani poi col mattarello fino ad ottenere uno spessore di 5 mm e un diametro di 20 cm circa.
Cuocete sul tipico testo romagnolo o su una padella antiaderente precedentemente riscaldata a fiamma medio-alta.
Cuocete ciascuna piadina un paio di minuti per lato, mettetele sovrapposte su un piatto man mano che le cuocete, in questo modo resteranno calde.
Preparate in anticipo i sardoncini che dovranno marinare:
pulite i sardoncini con un coltello affilato, eliminate la testa (staccandola verranno via anche le interiora) apriteli a metà praticando un taglio lungo la pancia, togliete ancora se ci sono dei residui di interiora, la spina e la coda. Sciaquateli bene e tamponateli leggermente con carta assorbente.
In una ciotola amalgamare l'olio evo, il succo di limone, sale, pepe e peperoncino e l'aglio.
Mettete i sardoncini uno accanto all'altro in una teglia e cospargete con l'emulsione.
Lasciate marinare in frigo almeno un paio d'ore, oppure una notte come ho fatto io che ho voluto prepararli la sera prima.
Pre-riscaldate il forno a 180°C
Preparate un composto con pangrattato, sale, olio e prezzemolo.
Tirate fuori dal frigo i sardoncini, scolateli dalla marinata e sistemateli su una teglia rivestita di carta forno, cospargete la superficie con il composto di pangrattato e infornate per circa 20-30 minuti.
Preparate le cipolle tuffandole brevemente in acqua bollente.
Scolatele e asciugatele e tagliatele a metà in senso orizzontale (riuscirete a farcire meglio la piadina).
In un tegame su fuoco medio fate sciogliere lo zucchero col burro, lasciate caramellare poi unite l'aceto balsamico e fate restringere per 5-10 minuti poi unite le cipolle fate cuocere fino per altri 15-20 minuti fino a che non saranno ben glassate e tenere.
Lavate e asciugate la rucola.
Per farcire sistemate le foglie di rucola su una metà della piadina, sistemate sopra i sardoncini ancora tiepidi e guarnite con qualche cipolla glassata.
Buon appetito!!!
Con questa ricetta partecipo all'MTC di Giugno 2014:
Già te l'ho detto, ma disegno davvero spettacolare!
RispondiEliminaIl bello di questa sfida è che davvero non avrei mai potuto pensare a tante farciture della piadina, davvero una più interessante dell'altra e la tua non fa eccezione. Bravissima.
Fabio
Una piadina mitica! Semplice negli ingredienti poveri ma ricercata per come l‘hai pensata, nella cottura e negli accostamenti. Potrei fare pazzie per un simile ripieno, mi ricorda il savor :))) Bravissima Francy, sempre di più...
RispondiEliminaE ovviamente complimenti per il disegno, azzeccatissimo come sempre. Un bacione!
Sei mitica! Come sempre centri l'obiettivo sia con i tuoi disegni che con le tue proposte!
RispondiEliminaGolosissima e profumata di mare e di terra, anche i colori che occhieggiano fuori dalla piada invitano all'assaggio, brava davvero... ahhhhh le estati in riviera che ricordi...
RispondiEliminaPensa che le cipolle borretane le ho assaggiate per la prima volta qui, a Bath, Ci crederesti? Purtroppo quello che le vendeva non le prende più perchè le mangiavamo solo io e lui....gli inglesi a volte non capiscono un tubo! Con le sarde gratinate così, dopo la marinatura, devono essere mitiche!
RispondiEliminaUn bacio
Guarda già solamente leggendo il titolo ( e senza vedere le foto) .... oltre ad uno strepitoso profumo ...sento proprio odore di PODIO, mia cara!!! Un bacione e forza raghezzi!!!
RispondiEliminaCome già scritto su FB il disegno è fantastico, ma questa piadina ancora di più!!!!
RispondiEliminaSarde, sardoncini, sardine...chiamiamole come vogliamo, sono buonissime, con quelle cipolline poi...... sbavo!!!
Complimenti Francy!
Francy innanzi tutto il disegno è strepitoso, sei riuscita a metterci proprio tutto, che fantasia!!!! Ma la paida non è da meno, un'altra farcitura uscita dal tuo cilindro magico, un'altra carrellata di preparazioni perfettamente eseguite, un'idea e un'abbinamento originale, due classici che uniti assieme diventano esplosivi, un mito!!!!
RispondiEliminaAccidenti che super piadina! Ricchissima di ingredienti che solitamente non si trovano nelle farce, ma qui ci stanno di un bene....
RispondiEliminaTienicene da parte due, domani a pranzo facciamo un salto da te :)
baci baci
Spaziale è dire poco!
RispondiEliminaIo amo le sarde fritte, ma quest'idea di marinarle e gratinarle è davvero ottima, soprattutto se poi abbinate alle cipolle profumate al balsamico (fatte in casa: bravissima!!).
Una piada fantastica, non avevo mai pensato di farcirla col pesce, grazie dell'idea!!
wow Francy... idea geniale quella degli sardoncini marinate... conle cipolle in quel modo... io le adoro! Mi piace molto gli abbinamenti che hai fatto! E il disegno è davvero carino, mi-a strappato un mezzo sorriso che in questa mia giornata ci voleva! Grazie del commento lasciato nel mio blog, e alla prossima! Baci :-*
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