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Torta di mele al latte condensato.. un'orfanella ha trovato casa!

Foto: mia, e si vede :-(  

Discorso semi-serio fra me e i miei figli.
"Mamma, adottiamo un cane?" "No, sporca"
"Allora adottiamo un gatto?" "No, rovinerebbe il divano"
"Un nonno?" "Neanche, ci bastano quelli che abbiamo" :-)
"Bimbi, facciamo così, adottiamo una ricetta!" 
"Ehhhh???? "

Ovviamente ho vinto io :-), e la ricetta adottata è la Torta di mele al latte condensato con glaçage royale alle mandorle  di Alessandra Gennaro, che posta sulla pagina Facebook "Ricette Orfane", le sue ricette in attesa di adozione, appunto. 
Inutile dire che sono tutte ricette una più bella dell'altra!  Io ho adottato questa torta di mele, che spazza via ogni altra versione sotto questo nome.  Scordatevi le varie torte modello Nonna Papera, vostra nonna, vostra mamma, la zia ecc.. Una torta di mele più morbida e guduriosa non esiste, credete a me, che di torte di mele ne ho provate, assaggiate e testate almeno una trentina, non scherzo. Questa è LA torta di mele e tale resterà in sæcula seculorum. 
La finitura con ghiaccia reale alle mandorle le dona quell'aspetto e quel gusto particolare e raffinato che la rendono perfetta anche per un dopocena, magari con un ricciolinoONE di panna montata fresca e non zuccherata a fianco.
Preziosissime note di Mrs Gennaro a fine ricetta completano il capolavoro.
foto: Alessandra Gennaro
TORTA DI MELE AL LATTE CONDENSATO 
CON GLACAGE ROYALE ALLE MANDORLE
Ricetta orfana 
Di Alessandra Gennaro

(per uno stampo da 20 cm di diametro)

per la torta

3 mele

180 g di farina

1 tubetto di latte condensato
4 uova (tuorli e albumi)
100 ml di olio neutro
1 pizzico di sale
facoltativo: Calvados o altro vino similare

Montare i tuorli con il latte condensato; aggiungere la farina, il sale, l'olio e infine le mele a pezzetti, senza buccia. Montare a neve le chiare e incorporarle delicatamente al composto. Versare in una tortiera precedentemente imburrata e infarinata, meglio se a cerniera, e infornare a 180 gradi per 40-45 minuti. Lasciate raffreddare 10 minuti, poi sformate e fate raffreddare completamente su una gratella .
* l'aggiunta del vino è roba mia (di Alessandra G.): sono andata ad occhio (ho finito la bottiglia :-)), grosso modo sui 50 ml, dopo le mele, prima degli albumi. 

Glacage Royal alle mandorle
250 g di zucchero a velo
1 albume
gocce di limone
100 g di mandorle a lamelle

Far tostare le mandorle sul fornello. Mescolare lo zucchero a velo con l'albume e poche gocce di limone, in modo da formare una glassa piuttosto densa, non liquida. Rimettere la torta nello stampo, versarvi sopra la glassa e distribuirla in modo uniforme sulla superficie del dolce. Cospargervi poi le mandorle a lamelle e, infine, altro zucchero a velo. 
Note di Alessandra Gennaro:
- le quantità di latte condensato non sono indicate: un tubetto ne contiene 170 g, io ne avrò usati circa 200, tenetevi su queste cifre qui e non sbaglierete
- il montaggio delle uova: fruste elettriche, naturalmente, ma non aspettatevi grandi risultati. Non montano granchè, intendo, e questo a causa del latte condensato che non ha la struttura dello zucchero. Forse, a bagnomaria si sarebbe ottenuto di meglio, ma il risultato finale, sul piano della morbidezza, è stato più che soddisfacente anche così.
-idem per gli albumi: montateli a neve ben ferma, ma intanto un pochino smonteranno, quando si tratterà di incorporarli ad un composto piuttosto consistente come questo (ci son tre mele, dentro...)
- l'aggiunta di vino, secondo me, è fondamentale, ancor più che facoltativa. Dà mordente ad una torta altrimenti troppo sbilanciata fra il troppo dolce dell'impasto e l'acidulo della mela. In questo modo, invece, si crea un ponte fra i due estremi, a totale vantaggio della personalità di questa torta. Ovvio che ci voglia un signor vino- astenersi cancaroni. 
- lo stampo: sarebbe meglio quello a cerniera, non tanto per la cottura della torta, quanto per la copertura con il glacage: se lo fate sul piatto da portata, come ho fatto io, vi si sporca tutto quanto. D'altronde, in uno stampo classico potrebbe essere un problema sformare il dolce, una volta glassato: ma se usate uno stampo a cerniera, non dovrebbero esserci problemi di sorta. 
- la cottura: mezz'ora è stata più che sufficiente nel mio forno, a modalità statica. La ricetta dice dieci minuti di più, vedete voi. Tenete conto che è una torta umida, per via delle mele, per un'eventuale prova stecchino
- le mele: le migliori sarebbero le renette o le golden- e comunque, NON quelle che ho usato io, che sono piuttosto dure e acidule, ma più fotogeniche 
- il glacage royal altro non è che la nostra glassa reale, quella che si fa con lo zucchero a velo e l'albume. Valgono le solite raccomandazioni: setacciate lo zucchero a velo, aggiungete l'albume poco per volta, meglio se alternandolo alle gocce di limone. La glassa non deve essere nè liquida e trasparente, nè compatta come quella che si usa per decorare i bigné, ma densa, tanto da poter essere stesa con un po' di resistenza sulla superficie della torta. Usate una spatola o un coltello a lama larga per questa operazione. 
- per tostare le mandorle, scaldate una padella a fiamma media e fatevi scaldare le mandorle, per pochi minuti. Appena iniziano a spirgionare profumo, ci siamo.
Foto: mia, come precedente :-(

7 commenti:

  1. bella idea adottare una ricetta, questa torta è una vera delizia, un bacio e felice fine settimana

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  2. Bella questa idea del latte condensato.
    Io, sebbene abbia la mia torta di mele che mi da sempre delle grandi soddisfazioni, penso che proverò anche questa.
    Grazie per la segnalazione delle Ricette Orfane!!!

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  3. Ho tanto la sensazione che adotterò presto anch'io una torta di mele...QUESTA torta di mele :) La glassa alle mandorle mi ha dato il colpo di grazia! Un bacione, buona domenica

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  4. Gia che a me la torta di mele piace da morire, gia che tu mi tenti con le tue bellissime foto...poi ne parli anche così bene..che altro si può fare? Condividiamo questa adozione, la proverò anche io :)

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  5. Trovo questa torta molto molto interessante!!! La proverò!!!!

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  6. di certo non è la classica torta di mele, intriga parecchio!! ci vediamo in spagna ^___^

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  7. Adoro le torte di mele in tutte le loro mille versioni, ma tu parli di questo dolce talmente tanto estasiata che mi hai messo una mega curiosità addosso, peccato non avere in dispensa il latte condensato se no andavo subito ad infornarla!
    baci
    Alice

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