Una delle cose che mi "confortano" di più in cucina è vedere un’impasto lievitare. Non nel senso che lo si deve fissare per tutto il tempo, ma quando , a fine lievitazione, corro a togliere il canovaccio da sopra la ciotola mi sento come da bambina (e daje!) la mattina di Natale quando correvo a vedere sotto l’albero se Babbo Natale mi aveva lasciato dei regali… ho reso l’idea?
Comunque, era già qualche giorno che non riuscivo a fermarmi a comprare il pane, i crakers erano finiti da un pezzo, e per non restare ancora con la cesta del pane vuota l’altra sera ho deciso di fare una bella crescenta, poi, avendo ricevuto da mia madre (che non chiede se ne ho bisogno, ma si vede che doveva sfoltire il vaso del rosmarino) almeno diecidicodieci rametti di rosmarino, roba da farci arrosti per un esercito, ho deciso di usarne un po’ nella crescenta.
Ed ecco qui:
300 gr farina 00
200 gr farina Manitoba
1 bustina di lievito di birra disidratato
1 cucchiaino di zucchero
5-6 cucchiai di olio evo
sale, acqua tiepida q.b. … e… Olio di gomito! ;-))
In una ciotola grande mescolare le due farine, il lievito, lo zucchero, salare, aggiungere l’olio evo e un po’ d’acqua e cominciate ad impastare con le mani. Aggiungere altra acqua ed impastare fino ad ottenere una pasta elastica e morbida. Trasferitela su di un tagliere infarinato e lavoratela energicamente per almeno 10 minuti. Formate una palla e rimettetela nella ciotola coperta con un canovaccio in un posto caldo della casa (io la lascio nel forno spento) a lievitare per almeno 5-6 ore (o anche tutta la notte).
Vedrete che l’impasto è raddoppiato di volume. Rilavoratelo brevemente sulla spianatoia infarinata e stendetelo della forma desiderata (io qui tonda) con uno spessore di circa 1 cm. Se avete tempo lasciate lievitare per altro tempo altrimenti versatevi dell’olio evo e spalmatelo con le mani affondando leggermente le punta delle dita nell’impasto, oltre che terapeutico darà alla crescenta l’aspetto tipo quella genovese. Cospargere con aghi di rosmarino un po’ di sale ed infornate a 180 °C per 10-15 minuti.
GNAM!
Un’idea in più:
Se, come è successo a me, vi avanza dell’impasto, tagliatelo a tocchetti da cui ricavare dei cilindretti che disporrete sulla teglia foderata di carta da forno, spennellate con un poco d’olio e cospargete con semi di sesamo, otterrete dei bei grissoni rustici! GNAM!
buona la focaccia e buonanotte a te
RispondiEliminaMolto invitante questa focaccia, mi copio la ricetta.
RispondiEliminaHo visto che sei di San Lazzaro... che nostalgia... ci ho abitato per 10 anni, non che ora io ci abiti così tanto lontano, in effetti tra due ore sarò lì... va beh... via Jussi era un incanto..
Ciao, Sara
@Antonietta: grazie ! vedo che anche tu fai le ore piccole..
RispondiElimina@Sara: ciao e grazie per la visita! ho visto che sei di Pianoro, quindi siamo vicine! quando ripassi da San Lazzaro se vuoi vienimi a trovare!
ahahahah anche il papà del mio ragazzo ci ha sommersi di rametti di rosmarino e lo stiamo mettendo ovunque!!!:D ecco questa idea mi piace tanto, domani faccio la crescenta pure io!!!
RispondiElimina@Rebecca: grazie, dopo allora dimmi se ti è piaciuta! baci
RispondiEliminaIo ho il rosmarino sempre, tutto l'anno in giardino!! La crescenta la devo fare asso lu ta men te! E anche i grissini rustici mi sono piaciuti assai assai!!
RispondiElimina