Dove sei mamma? Dove te ne sei andata?
Che ne è della mia mamma, quella che cucinava con allegria, con passione, che asciugava le lacrime dei miei piccoli dolori di bambina, che mi difendeva sempre e comunque, che era paziente, sorridente e che cantava i Pooh a squarciagola?
Quella che mi ha insegnato a fare le crostate, che sfornava le più buone lasagne di Bologna e provincia, che faceva finta di niente se spariva metà del ripieno mentre stendevi la sfoglia dei tortellini.
Ti sei a poco a poco trasformata in una persona che non riconosco più. Forse la vita non è andata proprio come te l'aspettavi -ma chi può dire di essere pienamente soddisfatto della propria?- e sei diventata astiosa, scontrosa, distante.
Eppure sei tu che mi hai insegnato a vedere le cose belle della vita, che mi hai resa la donna che sono oggi, nel bene e nel male, pregi e difetti - e hai fatto un discreto lavoro, mi sembra..
Sei sempre tu che mi hai fatto scoprire sapori nuovi, apprezzare il cibo semplice, che mi hai insegnato ad assaggiare e annusare tutto, con curiosità.
Uno dei primi ricordi che mi legano a te è proprio il sapore del pane, burro e acciughe che ci preparavi in attesa che cuocesse la pasta (ecco poi perchè ero una bambina cicciottella :)
Sapori che sono impressi nella mia mente ancor prima che nel palato.
Tre ingredienti così diversi e lontani, ma che messi assieme danno vita ad una delizia unica.
Anche noi siamo lontane, da tanto, troppo tempo. Ma i ricordi sono sempre lì, a tenermi unita a te in qualche modo, nella speranza che la mia mamma sia lì da qualche parte e che prima o poi tornerà fuori.
(p.s.: ho scritto tutto questo sapendo che non lo leggerai mai, perchè non sai accendere un pc e non hai internet nel cellulare. Forse lo volevo solo raccontare a me stessa. Psicoterapia del piffero.)
Per rivivere quei momenti felici, in cui tutto sembrava perfetto, caldo, accogliente e confortante, ho voluto usare questi tre ingredienti: le acciughe, il burro e il pane per la pasta da proporre a Cristina, la Nostra Signora della Acciughe. La mitica Cristina di Poveri ma belli e buoni - Insalatamista (che poi un giorno mi spiegherai questo nome :)) vincitrice della sfida dei rolls.
Essendo Cristina una vera esperta di pesce, la sua sfida n. 67 è sulle paste col pesce. Ed essendo lei un'amante, una vera e profonda conoscitrice e "domatrice" di acciughe, ho pensato che la mia idea cadesse a fagiuolo :)
Ho voluto proporre un'"acciugata" come l'ha definita lei in una sua ricetta, usando sia alici fresche per dare consistenza al piatto e anche per mettere in mostra la mia abilità :) col pesce fresco, sia acciughe sott'olio per dare un twist di gusto e qualche goccia di colatura di alici, per il suo profumo e gusto intenso e poi perchè fa figo. Il lime ha dato una nota di freschezza al piatto, è stata un'idea dell'ultimo momento ma che mi è piaciuta molto.
Ah, non ultimo "acciugata" ci stava benissimo nel titolo al posto di "marmellata" :))
SPAGHETTONI PANE BURRO E "ACCIUGATA "
Ingedienti per 4 persone
350 gr di spaghettoni
600 g di acciughe fresche
6/7 filetti d'acciughe sott'olio
2 cucchiaini di colatura di alici
Pane grattugiato grossolanamente
1 spicchio d'aglio
1 noce di burro
scorza e succo di mezzo lime
un paio di mestoli di Fumetto di pesce fatto con
teste e lische delle alici
odori (sedano, carota,cipolla)
qualche grano di pepe nero schiacciato
una noce di burro
Preparate il fumetto (potete farlo anche il giorno prima): in una casseruola fate rosolare a fuoco dolce le teste e le lische delle alici con una noce di burro. Aggiungete gli odori finemente tritati (1 costa di sedano, 1 carota e 1 cipolla piccola), il pepe e circa 1 litro di acqua fredda a coprire il tutto. Fate sobbollire per circa 40/50 minuti. Filtrate, fate raffreddare e riponete il fumetto in frigo fino al momento di servirvene. Se volete sapere tutto sui fumetti di pesce e bisque leggete il bellissimo articolo di Maria Pia Bruscia QUI.
Pulite e sfilettate bene le alici fresche come insegna Cristina in questo video realizzato per la Giornata Nazionale delle acciughe secondo il Calendario del Cibo Italiano.Togliete le teste, incidete la pancia estraendo le viscere, aprite l'alice e togliete la lisca centrale e in ultimo la pinna posteriore. Ponete via via le alici così pulite in una pirofila con acqua ghiacciata. Asciugate le alici tamponandole delicatamente con carta assorbente.
via la testa |
incido la pancia |
tolgo la lisca |
voilà! |
in acqua ghiacciata |
tamponare bene |
Mettete le acciughe in un contenitore e fatele marinare per un paio d'ore con un pò del fumetto preparato e il succo di mezzo lime.
In una pentola portate a bollore abbondante acqua POCO salata, (ho aggunto anche all'acqua di cottura un pò di fumetto)
In una padella larga dai bordi alti, preferibilmente in allumino e non antiaderente- fate sciogliere la noce di burro e fate rosolare lo spicchio d'aglio schiacciato. Aggiungete le acciughe sott'olio e farle
sciogliere poi aggiungete il fumetto, le acciughe fresche tagliate a pezzetti e la colatura di alici.
Prima di aggiungere le acciughe, prendete un poco del burro fuso insaporito con l'aglio per tostare il pangrattato, regolate di sale e pepe nero macinato al momento, una volta pronto (deve diventare bello dorato) spegnete la fiamma ed aggiungete la scorza grattugiata di lime.
Riporto una nota di Cristina: volendo le acciughe fresche si potrebbero lasciare quasi
spappolare per avere un effetto ancora più cremoso, in ogni caso
l'importante è lasciare il sughetto ben fluido in modo che la pasta lo
assorba bene ma rimanga al contempo umida.
Coprite e fate cuocere 5 minuti, aggiungendo del fumetto se occorre, il sugo deve essere abbastanza liquido per consentire la mantecatura con la pasta.
Mentre il condimento cuoce, buttate gli spaghetti e scolateli 4-5 minuti prima del tempo di cottura, devono essere piuttosto al dente e terminare la cottura in padella, mantecando nel sugo.
Scolate la pasta dalla pentola con delle pinze o un forchettone e mettetela direttamente nella padella col sugo.
Per una mantecatura corretta, seguite i consigli di Greta in questo bellissimo articolo.Una volta pronti, impiattate e servite cospargendo all'ultimo col pangrattato precedentemente preparato.
Umilmente :) partecipo all'MTC n. 67 dedicato alle paste col pesce:
Felice io :-)
RispondiEliminaAdoro il ritratto mentre cavalco l'acciuga!! Sono proprio io, e ti perdono persino la palpebra un po' calante dell'occhio sinistro (in realtà sarebbe il destro ;-) :-D grazie davvero, troppo simpatico! E poi felice per questa pasta, la adoro, dal titolo all'idea, alla realizzazione e quel tocco di lime meraviglioso e fresco. Grazie grazie grazie Franci!!
tutta colpa della matita :)) grazie a te, per avermi insegnato a pulire le acciughe!
Eliminacara Franci, purtroppo la vita ti cambia e ti porta da tutt'altra parte rispetto a dove volevi andare, troppe le cose da affrontare, da superare, che ti tolgono il sorriso e la spensieratezza. Tu però cerca di conservare il tuo cuore bambino in un cassetto della memoria, per poterlo ascoltare quando ne avrai bisogno. E ogni tanto dillo alla tua mamma che le vuoi bene, magari non ti verrà facile ma se lo fai, farà bene ad entrambe e ritroverai un po' di quell donna che è stata. La ricetta chettelodicoaffà....fantastica quella crema, fa venire voglia di mangiarsela così, col pane e basta, alla bruta. Un abbraccio.
RispondiEliminaseguirò il tuo consiglio prima o poi.. grazie <3
EliminaL'avevo capito sin dall'inizio che in questo post e in questa ricetta c'era molto cuore.
RispondiEliminaUn abbraccio, sei unica!
grazie Mari. Di solito non racconto mai niente di me, ma pane burro e acciughe è legato a lei e quindi...
Eliminaun bacione!
Solo tu, Francy, potevi rielaborare pane, burro e acciughe in un Signor Piatto come questo!!!
RispondiEliminaNon avrei mai osato fare un fumetto con le acciughe, eppure in questa ricetta ci sta tutto, ma proprio tutto!!!
Il tuo post mi ha emozionata profondamente: sarebbe bellissimo se la tua mammetta potesse leggerlo! <3
Mitica come sempre la vignetta, ma questo lo sai già. :-)))
Un abbraccio fortissimo!
a me non sarebbe mai venuto in mente di farlo con altri pesci :))) volevo stare su tre ingredienti tre :) anche nelle preparazioni "collaterali" :) grazie Mapi cara, un bacione!
EliminaFranci sei una donna davvero speciale e lo si sente tutto in questo post. Che emozione forte leggerti. E la ricetta, era anche la mia idea. Io adoro proprio in modo smisurato pane burro e acciughe. E a questo punto devo cambiare! Ti bacio e abbraccio forte Carlo!!! 😊
RispondiEliminanoooo davvero? allora prossima volta che ci vediamo facciamo un pane burro e acciughe-party!
Eliminaun abbraccio anche a te Dondiiiii!
Franci i nostri cari dobbiamo ricordarceli per quello che ci hanno insegnato, per i bellissimi giorni trascorsi assieme la vita purtroppo a volte è crudele e cambia le cose e facciamo fatica a farcene una ragione che sono gli stessi dei nostri ricordi.
RispondiEliminaIl piatto è meraviglioso, pane burro e acciughe lo adoro e tu hai fatto una vera delizia
Cristina che cavalca l'acciuga poi è geniale chissà se nasce prima l'idea del disegno o del piatto 😉
Manu, il "dove sei" era metaforico, lei abita a un chilometro da casa mia.. è che non la riconosco più, diciamo che per ora la sopporto sapendo che là dentro da qualche parte c'è la mia mamma per come la vorrei
Eliminanasce quasi sempre prima il disegno, la ricetta può influenzar il cambiamento dell'idea iniziale ma più o meno va così! grazie
ti abbraccio perché in questa ricetta hai il dolce della memoria, l'amaro della consapevolezza ed il brio della persona fantastica che sei. Ed hai preparato un piatto in cui pesce e burro, una delle mie golosità, hanno un loro, immenso perchè
RispondiEliminagrazie Annalena, mi era piaciuta l'idea anche se mai provata nella pasta, e devo dire che è stata una bella sorpresa ritrovare tutti i sapori netti e distinti, pronti a commuovermi. un bacione!
EliminaNon credo di aver conosciuto una persona più cazzutamente positiva di te. E l'insistenza è tanto sull'avverbio quanto sull'aggettivo. Perché nel tuo modo di guardare alla vita con allegria,c'è anche la determinazione di chi ha imparato il peso di certe scelte e il coraggio sempre più raro della lealtà. Se fra le amiche che conto sulle dita di una mano (e non arrivo a 5) ci sei tu, è proprio per questo tuo non tirarti mai indietro e avanzare con coraggio lungo le salite della vita. E sicuramente dietro alla immensa Franci c'è stata una mamma altrettanto immensa, che ora annaspa sotto il peso di chissà quali fardelli. Prova a parlarle, tesoro, a volte basta poco. Anche un pane e burro e acciughe, che il tuo cuore ha trasformato in un piatto cosi appetitoso e cosi buono. Ti voglio bene
RispondiEliminaIl mio bicchiere è sempre mezzo pieno.. di vino :D
Eliminagrazie Ale per le tue parole e per essermi sempre vicina,
ti voglio bene anch'io, un mondo!
Una ricetta gustosa!!!
RispondiEliminaComplimenti!
Che splendido piatto, complimenti!
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