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Una coxinha o un' arancina?


Mtchallenge ai tempi della quarantena causa Covid-19 si chiama Mtc Smart, perchè sfida e ricette si condividono nella pagina Facebook ma anche credo perchè dobbiamo tutti diventare ancora più intelligenti e fantasiosi in cucina, arrangiandoci con gli ingredienti che abbiamo a disposizione in casa.
Io sto vivendo questo periodo con un molta preoccupazione. Ho dei momenti di sconforto, che sfogo principalmente in cucina e a fare qualche passaggio a baseball in giardino con i ragazzi.
Per il resto sono in ufficio,facendo slalom pazzeschi per cercare di non entrare in contatto con i colleghi, passo più tempo a lavarmi le mani e disinfettare la tastiera del PC e il resto che a lavorare a momenti.. poi non mi ricordo mai se ho toccato questa o quella cosa con quale mano, ma allora la devo rilavare? disinfettare? che casino...!!
Ma soprattutto, quando finirà? Per come la vedo io sarà molto lunga e non torneremo alla normalità in tempi brevi (mesi) ma ci vorrà di più. E  dobbiamo ritenerci fortunati a non essere contagiati o malati in un letto di ospedale, o peggio, intubati ad un respiratore.
Con tutta questa allegria, meno male che ci sono le ragazze di Mtchallenge che mi distraggono con le loro ricette e racconti pazzeschi di cucina.
Alessandra poi addirittura ci regala ogni settimana delle chicche di sapienza legate al cibo, alla sua storia e alle sue origini attraverso dei video pubblicati dall'Accademia 1953 di Singapore, dove vive ormai da diversi anni. Come sei lontana, Ale! In questi giorni di lockdown, mi sembra che i chilometri che ci dividono non sono più 8 mila e rotti ma almeno il doppio, forse perchè siamo tutti "rinchiusi" ognuno nelle proprie case e chissà quando si potrà ritornare a viaggare e allora questa forzatura mi fa sentire ancora di più la lontananza. Mi consolo però vedendoti in video, un appuntamento che aspetto sempre con grande trepidazione.

Se non si puà viaggiare fisicamente, almeno virtualmente non ci sono limiti.
Questa volta l'MTChallenge Smart ci propone di rivistare una ricetta estera di pollo e farla italiana, adattandola e modificandola non solo con la fantasia ma anche e soprattutto con quello che abbiamo in casa.

Sono andata in Brasile, dove ho trovato questa ricetta delle Choxinhas (piccole cosce) crocchette ripiene di pollo impanate e fritte dalla forma appunto di una coscia di pollo. E' un popolare street food brasiliano, ma quello che mi ha divertito di più è conoscere la storia di come sono nate.
In pratica, tutto è iniziato da un capriccio del piccolo erede al trono della famiglia reale brasiliana che pretendeva di mangiare cosce di pollo anche quando non erano disponibili. Se fosse nato in casa mia, due smatafloni di mia mamma avrebbero risolto in breve tempo l' "empasse", ma ovviamente il piccolo reale non si poteva deludere e così lo chef di corte si inventò questa ricetta, costituita da pollo tagliuzzato, insaporito e modellato a forma di coscia di pollo, impanato e fritto.  Un successone.

Io ho pensato di farlo diventare un'arancina siciliana, altro street food famosissimo ma di casa nostra, della bellissima Sicilia (Katia just for you! :)) . Sono partita dalla marinatura del pollo, l'ho bollito per ottenere il brodo ed in ultimo l'ho affumicato (volevo dargli un sapore extra, un twist) in onore di Greta che ci insegnò la tecnica dell'affumicatura in una sfida di un paio di anni fa. Volevo dargli ancora sapore e una certa cremosità e l'ho unito, invece che al cream cheese previsto dalla ricetta originale (ovvove!!) ad una vellutata fatta col brodo di pollo ottenuto (per la ricetta ho sempre attinto all'immenso archivio Mtchallenge) - che mi è servito anche per cuocere il riso - per avvolgere il pollo (anche qui la sfida delle arancine siciliane di Mtchallenge si è rivelata preziosa!).
Tutto qui, semplice e divertente. Spero di non essere andata fuori tema.
Le coxinhas erano gustose e saporite, morbide e tutto 'sto ambaradan ha permesso al pollo di non risultare stopposo o asciutto.
L'unica cosa che non ho fatto è la vignetta. Mi succede spesso, quando sono un pò giù o in un periodo non facile, di avere come un blocco. Non mi vengono idee, non mi viene da ridere e quindi non c'è verso di fare una vignetta delle mie, insomma. Perdonatemi, se mi verrà in futuro lo aggiungerò qui.




250 g di petto di pollo
Per la marinata
1 notte di tempo
2 foglie alloro
2 spicchi aglio schiacciati
2 foglie di basilico
qualche grano di pepe nero
1 rametto di rosmarino -
noce moscata grattugiata
2 cucchiai olio d'oliva extravergine
il succo e la scrza di mezzo limone
Per il brodo
tutta la marinata
1 cipolla piccola
(non avevo nè carote, nè sedani ..ebbene sì)
1 litro d'acqua circa 
(il pollo deve essere coperto almeno di un paio di centimetri)
sale grosso a fine cottura
Per l'affumicatura del pollo metodo a freddo
le bucce dell'aglio 
le foglie d'alloro asciugate e un rametto
il rametto di rosmarino asciugato
i grani di pepe asciugati
la scorza di limone idem
un cucchiaio di riso

Per la vellutata
metà del brodo ottenuto
50 g di burro
50 di farina 
la cipolla usata nel brodo
Parmigiano grattugiato q.b.
sale, pepe e noce moscata
Per il riso
150 g di riso circa
olio evo
l'altra metà del brodo ottenuto
burro e Parmigiano per mantecare
Per la panatura
pangrattato
Per la lega
100 g di farina
200 g di acqua 
(o anche brodo se ve ne è rimasto)
Per friggere
Olio di arachidi
Strutto


La sera preparate la marinata unendo il petto di pollo a fette e tutti gli ingredienti in una ciotola di vetro, coprite con pellicola e lasciate in frigo 1 notte.

Brodo: Il giorno dopo mettete tutto in una pentola (fuorchè il basilico che l'ho tritato e aggiunto al pollo alla fine), aggiungete l'acqua e fate sobbollire a fiamma bassa per mezz'ora. Salate a fine cottura e fate raffreddare.
Filtrate il brodo e asciugate gli ingredienti.
Per l'affumicatura asciugate anche il pollo tamponandolo con carta assorbente e mettetelo in un  cestello per la cottura a vapore.
Sul fondo di una pentola che lo possa contenere mettete un cestino fatto con due fogli di alluminio, all'interno mettete tutti gli ingredienti per l'affumicatura e accendete la pentola a fuoco vivace. (io ho agginto anche qualche altro ramo di rosmarino senza foglie o aghi) Quando si vede il filo di fumo coprite col coperchio in modo che la pentola si riempa di fumo.

Ora con uno scatto felino inserite velocemente il cestello col pollo dentro la pentola. Richiudete e spegnete il fuoco. Lasciate così per una mezz'ora.

Nel frattempo preparate la vellutata rosolando la cipolla (presa dal brodo) tritata col burro, unite la farina e fate un roux, aggiungete il brodo e fate cuocere per ottenere una vellutata piuttosto densa e compatta. Regolate di sale, pepe e noce moscata, unite il Parmgiano alla fine e fate raffreddare.

Preparate anche il riso come fosse un risotto: tostatelo qualche minuto in pentola con un filo d'olio evo, aggiungete il brodo man mano che viene assorbito dal riso, fino a fine cottura (non deve essere al dente) mantecate con burro e Parmigiano.
Fate raffreddare completamente.

Ora tritate il pollo al coltello, aggiungete la vellutata e se occorre regolate di sale, pepe e noce moscata.
Preparate tutto l'occorrente per fare le vostre coxinhas-arancine: mettete in un piatto grande un bello strato di pangrattato, in una ciotola capiente mescolate la farina e l'acqua fino ad ottenere una pastella (la lega), mettete il riso in una ciotola e la mistura di pollo in un'altra.




Con le mani bagnate prendete una quantità di riso che vi riempi il palmo della mano, aggiungete la mistura di pollo dandogli una forma allungata come una coscia di pollo, coprite con altro riso e pressate aggiustando la forma. Bagnate la coxinha nella lega di acqua e farina e impanate nel pangrattato. Appoggiate su un piatto coperto con carta forno. Continuate allo stesso modo fino alla fine degli ingredienti.



Fate riposare in frigo le coxinhas mentre in una pentola non troppo grande ma dai bordi alti scaldate l'olio e lo strutto a fiamma vivace. Quando saranno a temperatura (verificate con lo stecchino immerso se fa le bollicine attorno è ok) friggete le coxinhas massimo una/due alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell'olio. 

Friggete fino a doratura (qualche minuto) fate asciugare su carta assorbente e servite ben calde su foglie di insalata.
Sono buonissime così, non serve la salsa perchè la vellutata dentro il pollo con la cottura si ammorbidisce e fa da salsa al pollo. Tutto in uno, pratico e veloce. Proprio uno street food!!
 



8 commenti:

  1. la cosa che più mi affascina della tua versione è la somma di citazioni MTC che racchiude: una scuola di cucina che ci ha segnato tutti più che positivamente. E che in questo caso ti ha permesso di trasformare un piatto semplice in un capolavoro. Poi magari in quale ricetta hai trovato il cream cheese in provato me lo spieghi... ovvvvvvvvvove!!!!

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    1. guarda il link che ho messo! in effetti mi pareva strano.. forse mi sono documentatata poco ma anche quell'ovvove :) è servito a farmi trovare un'alternativa migliore per dare cremosità al pollo!

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  2. Lo street food non tradisce mai! E questa contaminazione siculo-carioca dev'essere golosissima

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  3. deliziose queste coscine/arancine!! Ma sai che guardando la prima foto in alto e l'ultima in fondo, ci vedo delle faccine, guarda bene...due pallini di pepe per gli occhi e una scorza di limone a mezzaluna a mo' di bocca. Le metti sopra alle coscine e il gioco è fatto, quasi una vignetta! hahahahaha
    ti abbraccio!

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  4. Tesoro mio bello, son due giorni che vorrei commentare e invece scappo via col magone. Anche io mi sento così, lontana e "strappata" via da tutto- e credo che la decisione di riprendere l'mTC sia nata proprio dal bisogno di tornare alle cose importanti della mia vita e a fottermene del resto. E che l'mtc lo sia lo vedo da questo tuo post e ti giuro che se anche giocassimo solo io e te, questo sarebbe comunque sufficiente a ripartire. Non ultimo, per le genialate che tiri fuori ogni volta, confermandoti fra le blogger più creative e più brave del web- e l'amica che tutti vorrebbero avere. Grazie, grazie, grazie!

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  5. Trovo questo piatto davvero creativo! Mette di buonumore anche senza faccine

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  6. ecco cos'è il genio, basta venire qui e lo trovi dappertutto...dai, resisti, e te lo dice una che ha le lacrime in tasca. Un abbraccio Franci

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  7. Sono felice perché hai pensato alla Sicilia ed a me, Franci, ma ancora di più perché hai creato un piatto divertente ed inaspettato. Hai richiamato temi e tecniche di cui Mtc si è fatto promotore negli anni, ma con la solita voglia di giocare che ti contraddistingue.Grazie di cuore! E' questa capacità di andare oltre il grammo che cerco nella cucina contemporanea e che, purtroppo, ho difficoltà a ritrovare. Avresti forse potuto aggiungere qualche profumo in più, ma è solo un dettaglio. Vedi che alla vignetta non rinuncio, anzi... L'aspetto!

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