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16 settembre 2013

Raviole del plin con robiola di Roccaverano, nocciole e timo



MTC di Settembre, si torna a scuola! Un “back to school” di tutto rispetto con la strepitosa ricetta delle Raviole del Plin che ci propone Elisa , vincitrice della sfida sulle Ceaser Salad con bellissima insalata La seppia le alghe e gli scogli.
Ma cos'è veramente questo MTC? Per me  ha ormai da tempo oltrepassato i confini della sfida -o challenge, o gara che dir si voglia- diventando un'appuntamento molto atteso per  imparare ricette nuove, ma anche per condividere idee, nuovi abbinamenti, ricette di famiglia, talvolta collaborando al blog con approfondimenti e contributi. 
L'MTC lo fanno le persone, dai giudici agli sfidanti, compresi quelli che ci seguono tutti i mesi ma non "osano" partecipare, e lo fanno perfino gli invidiosi, i riottosi, i polemici perchè con la loro livore non fanno altro che compattare il gruppo ancora di più, e si sa, che in cucina un'addensante serve sempre :-)  
Dietro ad ogni blog, ad ogni PC, ad ogni profilo fb, ci sono tante belle persone che non faccio fatica a chiamare amiche, virtuali-certo- ma che spesso hanno dimostrato che talvolta l'amicizia virtuale non ha nulla da invidiare a quella reale. 

Torniamo alla ricetta del mese, con cui Elisa ci mostra e ci racconta la sua terra d'origine, le Langhe, attraverso queste meravigliose raviole del plin, piccoli scrigni di sapori che raccontano di una cucina che in origine, come spesso accade, si doveva arrangiare con i pochi ingredienti disponibili, una cucina dove "non si butta via niente" e il fondo di cottura della carne del ripieno diventa il sugo di condimento. 
L'argomento è particolarmente attraente, e prevedo una cascata di PLIN PLIN da far impallidire la Chiabotto e Del Piero, uccellino compreso. :-)






Io vi propongo le mie raviole di magro, con robiola di Roccaverano, un formaggio tipico delle Langhe che segue un rigido disciplinare, ma che fra le tante caratteristiche quella che più mi ha colpito è il grande rispetto e attenzione per le capre, che come cita un produttore sul suo sito sono "animali felici che scelgono le erbe migliori nei prati dove vanno ogni giorno al pascolo fin che la stagione lo consente".

La robiola di Roccaverano è più consistente della robiola tradizionale, sempre dal gusto acidulo ma con un chiaro sapore di erbe fresche e un gusto molto ricco. 
Per contrastare la nota acidula della robiola ho aggiunto le nocciole del Piemonte e, come omaggio ad Elisa e alla sua Dogliani, un condimento al Dolcetto di Dogliani DOC.



Raviole dël plin con robiola di Roccaverano, nocciole e timo

Ingredienti per 4 persone 
Per la pasta:
200 g. di farina di grano tenero 0
1 uovo intero grande
2 tuorli grandi
Per il ripieno
200 g. di Robiola di Roccaverano DOP
40 g. di nocciole del Piemonte IGP
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
qualche rametto di timo fresco
sale e pepe al mulinello q.b.
Per la cottura dei ravioli
1 bustina di garza, spago per arrosti
1 cucchiaio di mix di erbe secche (timo, basilico, erba cipollina)
Per il condimento
100 ml di Dolcetto di Dogliani DOC
20 g. di burro
qualche bacca di pepe rosa
1 cucchiaio di Parmigiano Reggiano grattugiato
qualche rametto di timo fresco
Per guarnire
1 cucchiaio di nocciole del Piemonte IGP  tritate grossolanamente
foglioline di timo fresco




Preparare la pasta setacciando la farina su un tagliere di legno, praticare un largo buco e mettere l'uovo e i tuorli all'interno. 










 
Con l'aiuto di una forchetta cominciare a sbattere le uova fino a che siano tutti ben amalgamati. A quel punto, sempre con la forchetta, iniziare ad incorporare 
la farina dei bordi. Man mano che l'impasto prenderà consistenza abbandonare la forchetta e proseguire ad impastare a mano.
La quantità di farina è indicativa, dipende da quanta saranno in grado di assorbirne le uova. Se userete uova grandi dovreste indicativamente utilizzare tutta la farina indicata.
Continuate ad impastate fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica. Avvolgetela in un tovagliolo e mettetela in frigo a riposare almeno mezz'ora.



Nel frattempo preparate il ripieno: in una ciotola media lavorate la robiola con un cucchiaio di legno fino a che si sia ammorbidita (la Robiola di Roccaverano è più consistente di quella "tradizionale"), unite le nocciole tritate al mortaio e le foglioline di timo fresco. Regolate di sale e pepe e mettete da parte.







Stendete la pasta molto sottile e ricavatene dei rettangoli.

















Disponete mucchietti di ripieno (grandi pressapoco come una nocciola) lungo i rettangoli e coprite con un lembo di pasta premendo delicatamente verso il ripieno per fare uscire l'aria poi premere bene i bordi per sigillare. 






Pizzicate in corrispondenza degli spazi vuoti fra un mucchietto di ripieno e l'altro .. IL PLIN! 
















Attenzione, i plin devono essere piccolini, massimo 2 cm!
















..e con una rotella dentellata tagliare i ravioli.


FOTO DI GRUPPO: DITE "PLIIIIIIN"!! :-)

In un pentolino mettere il vino e qualche bacca di pepe rosa schiacciata col coltello, accendere il fuoco e farlo ridurre di circa la metà, fate raffreddare, filtratelo e poi tenetelo da parte.




In una pentola capiente portare ad ebollizione l'acqua salata, immergere la bustina  con il mix di erbe secche chiusa con lo spago. 













Buttare i ravioli in acqua e cuocere fino a quando non saranno venuti tutti a galla.












Mentre cuociono i ravioli, in una padella sciogliere il burro con qualche rametto di timo fresco, quando inizia a spumeggiare unire il vino, amalgamare e spegnere subito.

Impiattare i ravioli sopra qualche rametto di timo, condire con la salsa al Dolcetto di Dogliani e guarnire con delle nocciole tritate e qualche fogliolina di timo. 


Con questa ricetta partecipo all'MTC di Settembre:

44 commenti:

  1. che meravigliaaaaaaa!!! la foto di gruppo è troppo forte :D :D
    complimentissimi, davvero brava!

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  2. Bravissima!!!! Ma che voglia di assaggiarli!!!! Ma che voglia di quella sfoglia!!!!

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    1. Grazie Sara, ci potremmo trovare un giorno a mangiar raviole!

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  3. ahahah bellissimo il disegno! Anche ilmetro hai preso, non ci credo!
    Beh, la selezione dei prodotti è sicuramente ottima come il risultato.

    Fabio

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    1. Grazie ragazzi! Ehehehe :-D un controllo qualità ci voleva e a occhio faccio disastri!

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  4. Ecco che mi incanto a guardare anche questi! Mi sono messa a far la dieta nel periodo sbagliato... ed ho cominciato oggi!!!!
    Il condimento con il vino è uno di quelli che il mio Martirio apprezza di più, ed il Dolcetto è il vino che mio padre adora.
    Si potrebbe dire che sono *venuta grande* a Dolcetto (e qui si spiegherebbero taaaante cose!!!) ed ecco perchè mi piace la tua proposta.
    Il disegno poi... uno spasso!
    Brava Franci!!
    Nora

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    1. Ciao Nora! Sai che ho scoperto il Dolcetto di Dogliani solo ora? E me ne sono innamorata, oltre che ‘mbriacata! È un’ottimo vino e lo userò ancora in altri piatti!
      Un bacione e grazie!

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  5. Secondo me, elisa si emoziona, quando passa di qui.. e non solo perchè è troppo uguale alla foto del profilo... ma perchè le hai proprio intessuto un inno alla sua terra, che ha emozionato moltissimo anche me. Al di là della tua innegabile abilità in cucina, quello che rende speciali le tue ricette è questo fondo di rispetto e di amore per il cibo, per le materie prime, per il prodotto e le tecniche di produzione e, in ultima analisi, per la natura e l'ambiente: è il leit motif sotteso a questo blog ed è quello che ti spinge anche a cercare abbinamenti equilibrati e, passami il termine, generosi, altruisti, quasi che ogni ingrediente venisse scelto per valorizzarne un altro. Il risultato son questi piccoli capolavori di armonia, in un richiamo costante a questa tua visione del mondo, che rende la tua cucina assolutamente speciale. Esattamente come te.
    Grazie infinite

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    1. Grazie Ale, il mio intento era proprio quello di omaggiare una terra che ahimè non conosco ma che ho potuto apprezzare proprio attraverso alcuni ingredienti usati in questa ricetta.
      Ci sono tantissimi prodotti fatti ancora con impegno serietà e amore, anche poco conosciuti se non nelle zone di origine ed è un peccato, perché meriterebbero una grande popolarità.

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  6. Ma che nel post. Passione, amicizia, creatività e talento. E poi le tue vignette sono sempre così eloquenti ^_^ io vi seguo, un po' in silenzio ma vi seguo. E non ho resistito a i tuoi plin plin ;-)

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    1. Vaty, tu saresti perfetta per l’MTC. Non insisto, ma pensaci! Grazie e un bacione!

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  7. "Bel". Perdonami francy solo dal Cell (e anche un po' stanca a quest'ora:)

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  8. "...che in cucina un'addensante serve sempre ..." solo tu lo potevi scrivere, in modo così aggraziato e veritiero!!!!
    E poi, l'allegria della musica che accompagna questa ricetta, mi trasporta in quelle feste di paese dove tutto è verace, autentico, genuino! Come gli ingredienti che hai usato!

    P.s: sul disegno non parlo... perché parla da solo!

    "mua t'ador a l'infinit"

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    1. Grazie Mai! Per dire: chi c’ammazza a noi? Siamo un bel gruppo e io sono contenta di farne parte! Un bacione!
      Ps: piace molto anche a me la musichetta langarola :-D

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  9. Ammazza se sei precisa, pure la riga per misurare i ravioli.
    Mia figlia sta ballando da un quarto d'ora mentre leggo il tuo post, solo che ora vuole vedere Mickey Mouse :-)
    Un bacio

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    1. Solitamente non lo sono affatto, precisa, ma qui si richiedeva plin piccolini e dovevo controllare! :-D bella eh la canzoncina? Mette allegria! Un bacio a te e alla piccola!

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  10. Tu sei sempre speciale: quello che scrivi, come lo scrivi, quello che cucini, sempre pensato, ponderato,equilibrato. Bravissima :)

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    1. Grazie Valentina! Anche tu col tuo post ci hai regalato bellissime emozioni, oltre che dei plin grandiosi!

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  11. Cara Francesca, una ricetta davvero da incorniciare, la ricerca di quegli ingredienti, rende questi ravioli speciali e preziosi.
    Mi sono emozionata solo scorrendo la preparazione, pensa se potessi assaggiarli! :)

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    1. Grazie Loredana! Trovare la Robiola di Roccaverano qui a Bologna non è stato per niente facile, diverse telefonate, contatti su internet e finalmente è stata mia!! È un prodotto fantastico, dal sapore unico, niente a che vedere con la robiola tradizionale. Costa anche un botto, a dirla tutta, ma ne vale assolutamente la pena.

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  12. Ehi Francy, scommetto che quel righello era tua quando andavi a scuola: ce l'ho uguale anche io!!!
    Che dirti della ricetta? Ripeterei uguale tutto ciò che già ha espresso Alessandra: è proprio quello che traspare dalla tua ricetta e che è un po' il filo conduttore del tuo blog.
    Questo Mtc è uno di quelli che mi attira tanto, perché siamo finalmente ritornati in Italia, senza nulla togliere alle proposte precedenti.Qui possiamo spaziare tanto con la fantasia, pur rispettando i prodotti del territorio. La Robiola di Roccaverano la utilizzo spesso nei miei antipasti abbinata alla frutta secca e questa idea di portarla in un primo piatto te la rubo alla prima occasione!!!!

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    1. Grazie cara! davvero la conoscevi già la robiola di Roccaverano? sarà mica un'altro esempio della nostra famosa telepatia? :-D ma quant'è buona? il righello era proprio il mio!!! bacioni !

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  13. francesca oddio che bel post parole per l'mtc che mi emozionano perche' è cio' che penso anche io....
    e i plin plin sono uno spettacolo ingredienti unici complimenti
    chissa' se io riusciro' as criver il mio post domani

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  14. Parliamone: ma che piatto pazzesco hai creato???? Uh quanto mi sto divertendo a guardare questa raviolata in giro per i blog ^_^
    Comunque la tua versione rimane tra le mie preferite!! Bravissima. Quel ripieno poi.... mmmmhhh!! ; )

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  15. L'addensante in cucina... mi ha fatto sorridere come il tuo disegno!
    La proposta che fai per questo MTC è davvero ottima, mi piace da matti la robiola di Roccaverano e l'abbinamento con la nocciola mi smepre perfetto. A presto

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    1. un gruppo che più è attaccato più si unisce dimostra un carattere e una forza rari. Io penso che siamo così, quindi occhio!!
      grazie Marina, un bacio!

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  16. che dire..da piemontese, so che ci vuole tanto tempo e tanta costanza a farli.ottima la tua proposta con abbinamenti sempre piemontesi

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  17. Eccomi! Dopo aver smesso di ridere per il magnifico disegno che mi ha dedicato...no aspetta non ce la faccio...non riesco a smettere di ridere quando apro questo post :D
    Ok ora mi concentro e leggo bene la ricetta.
    ...
    Rieccomi. Ora sono seria. E seriamente emozionata. Sì perché ha ragione Alessandra: già a partire dalle materie prime mostri un incredibile rispetto per i piatti che proponi e per la cucina. Inoltre sfoglia e forma son perfetti, il ripieno dev'essere buonissimo con il tocco croccante delle nocciole, l'idea di cuocere i plin in questa specie di infuso è veramente fantastica e la salsa? Complimenti davvero e grazie per questa ricetta, per questo post e per il disegno :D

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  18. Che meraviglia! Avevo pensato agli stessi abbinamenti! Immagino siano deliziosi. Bravissima!

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  19. Voglio provarla anch'io!!
    Grazie per la condivisione!

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  20. A parte il disegno che è super, questi ravioli sono delicatissimi, mi piacciono! Baci

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  21. sei troppo forte!!! il disegno è fantastico!! ahahahahhah i plin sono fantastici e che bella l'idea del sacchetto di garza con le erbette...li assaggerei volentieri

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  22. I prossimi li misuro anch'io...bella idea! Bravissima

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  23. Francy te sei un genio!!! ^_^
    al di là della gola per i tuoi plin (da amante dei latticini, me ne mangerei una vagonata con ripieno di robiola!!!!), fantastico tutto il resto: la vignetta, la foto di gruppo, addirittura il righello per misurarli :D
    sei troppo forte!!!
    baci

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  24. ahahah !!! il tuo mitico disegno è divertentissimo e le tue raviole perfette e per me golosissime con quel ripieno!
    bacioni
    Alice

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  25. Dieci minuti ben spesi....mi è tornato il buonumore grazie a te, prospetto una magnifica serata.....questi sì che sono piccoli, preziosi regali:)))))))))))))))

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  26. stupendi!!!!!! stupendiiiiiii!!!!! :-)))))

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  27. assolutamente sublimi, un abbraccio SILVIA

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  28. Tu sei sempre più brava!!! Questa ricetta mi piace tutta, dall'inizio alla fine, sei rimasta nel Piemonte e hai fatto bene, utilizzando ingredienti ottimi e preziosi.
    E i tuoi plin sono perfetti.
    E poi ti devo confessare che una delle cose che mi mancavano dell'MTC erano le tue vignette, sempre così divertenti ed azzeccate.
    Un bacione cara Francy!

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  29. Profumi, sapori, consistenze...veramente tutto PERFETTO.
    Cristian

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