Il post di oggi è un omaggio ad una persona per me speciale, Antonietta Golino del blog La Trappola Golosa.
E' un'amicizia virtuale nata quando ho aperto il blog, a Settembre del 2011 ed il suo è stato il primo commento che ho ricevuto in assoluto.
Era il 23 Settembre 2011 e il suo commento fu questo:
Mi chiesi chi
fosse questa ragazza che mi scriveva, e soprattutto come aveva fatto a
lasciarmi un messaggio? Della serie: più alle prime armi di così!!
Comunque, da
quel giorno non ci siamo più "lasciate", ci seguiamo costantemente
nelle nostre avventure culinarie e negli alti e bassi della vita di tutti i
giorni.
Antonietta è
mamma, moglie e una cuoca esperta.
Vive a Marcianise,
in provincia di Caserta, in un territorio che, oltre ad un patrimonio
artistico, culturale e geografico unico in Italia, offre una quantità di
prodotti gastronomici d'eccellenza che Antonietta propone nelle sue ricette con
abile sapienza e con tutto l'amore che ha per la sua terra. Inoltre, lavora nel caseificio di
famiglia, Bellopede &
Golino, ed è a contatto quotidianamente con prodotti di assoluta qualità
che tutto il mondo ci invidia: la mozzarella di bufala campana DOP,
la provola di bufala affumicata DOP, la ricotta di bufala, il
caciocavallo... che delizie!
Risultato? La tradizione
culinaria è ben custodita fra le sue mani ed ogni ricetta è una garanzia
di riuscita e di bontà assoluta, nel rispetto di stagionalità, territorio e
procedimenti sapienti.
Per rendervene
conto potete provare a leggere uno qualsiasi dei suoi post, vi accorgerete come
l'amore per la cucina e per la sua terra, l'amore per le cose fatte bene,
come una volta, traspare in ogni riga. Dal post dettagliatissimo sul lievito
madre, a quello per ottenere dei perfetti bucatini
cacio e pepe, quello per un secondo originale da proporre ai ns ospiti,
come l'arista
di maiale all'ananas, o quello per ottenere una golosa marmellata
di arance e cardamomo, oppure quando ci ha regalato la ricetta di un piatto tipico di Marcianise, le Pettole e fagioli e che dire delle ricette sfiziosissime che inventa col Provolone del Monaco DOP, tipo questa torta rustica? Una meraviglia dietro l'altra, credete a me!
Antonietta,
inoltre, l'anno scorso è stata la vincitrice del contest
organizzato da MSC Crociere e Le Strade della
Mozzarella, quest'ultimo è un progetto che mira alla valorizzazione dei
territori d'origine della mozzarella Dop Campana.
Una ricetta originalissima
e inedita, che lascia intatto il sapore meraviglioso della mozzarella
di bufala, così come dev'essere, senza orpelli inutili o condimenti che
confondono invece che esaltare. Non per niente ha vinto il primo premio, fra tante altre ricette di tutto rispetto!
Per non farsi mancare niente ha pure trovato tempo ed energie per un'altro progetto: l'Associazione Food Blogger Campani e per farvi ben capire che grande cosa è, vi cito le esatte parole dei fondatori, tra i quali cito Pasquale del blog I Sapori del Mediterraneo e Valeria di Murzillo Saporito: "Abbiamo dato il via alla costituzione di un’associazione di Food Blogger Campani, con l’intento di riunire membri(campani e di origine campana sparsi in tutto il mondo) con la stessa passione, per mettere in comune le proprie abilità e conoscenze e realizzare dei progetti concreti: eventi di beneficenza, serate di degustazione, laboratori pratici, esaltando e promuovendo le eccellenze del nostro territorio, alla scoperta di prodotti di nicchia e alla ricerca di segreti preziosi custoditi da pochi."
Questa è
Antonietta, una persona vera, sincera e onesta. Come ne esistono poche, sia in
rete che nella vita reale.
Trascrivo la
ricetta con il link e le note di Antonietta, sempre preziose.
In fondo alcune
mie considerazioni.
(per due teglie
tonde Ø28)
Scorze di
arancia e limone bio
Olio di semi per
ungere le dita
Zucchero a velo
per la superficie
Mettere in una
pentola l’acqua, il latte, il sale e un cucchiaio di sugna e far scaldare a
fuoco lento. Appena inizia a bollire versare la semola a pioggia girando
vigorosamente con una frusta, e far cuocere per 4/5 minuti; spegnere e versare
lo zucchero, continuando a rimestare per farlo sciogliere.
Far intiepidire,
aggiungere le uova e la ricotta. A questo punto è preferibile frullare il
composto per renderlo omogeneo e sciogliere eventuali grumi della ricotta. In
alternativa passare la ricotta al setaccio e amalgamare al resto degli
ingredienti.
Aggiungere ora
gli aromi: le scorze di agrumi grattugiate, la cannella e il limoncello.
Versare il
composto in due stampi di 28 cm di diametro, precedentemente unti di sugna,
livellare la superfice con le mani unte di olio di semi. Infornare a 180° e
cuocere per 45 minuti e comunque fino ad ottenere un aspetto dorato.
Spoleverizzare
la superficie con zucchero a velo.
Nel migliaccio
quello che ci metti ci trovi; per quanto riguarda gli aromi e le varie aggiunte
ogni famiglia ha la sua tradizione. Al posto del limoncello si usa mettere
anche la Strega o il Rhum; c’è chi omette completamente la componente alcolica
e preferisce solo l’acqua di fiori d’arancio. C’è chi aggiunge la frutta
candita o l’uva passa o le gocce di cioccolato fondente. Inoltre per renderlo
ancora più ricco si può chiudere in un guscio di pasta frolla completandolo con
le strisce come fosse una crostata.
Infine la sugna
si può sostituire con burro.
Un tempo si
faceva ad occhio; quindi se si vuole variare le quantità di zucchero o di
ricotta o di uova risulta comunque, ovviamente, buono!
Il migliaccio è
stata una meravigliosa scoperta. Eh sì, non l'avevo mai assaggiato. La foto di
Antonietta mi aveva rapita, un dolce così morbido e vellutato, con aromi che
ricordano la terra d'origine: il limoncello, la scorza grattugiata d'arancia e
limone.. insomma, dovevo provarlo!
E la prova
assaggio ha confermato tutta la sua bontà.
Il dolce è
meravigliosamente morbido e compatto. Gli aromi si avvertono tutti e legano
benissimo con il resto.
E' un dolce
perfetto in qualsiasi momento della giornata, io l'ho mangiato a colazione e
pure come dolce a fine cena.
Tenuto in
frigorifero si mantiene morbido come appena fatto e anzi, se possibile,
migliora nel gusto.
Per concludere,
un saluto a tutti , nella speranza che anche voi abbiate una
"vostra"
Antonietta nella vita!